Rinviato a giudizio il sottosegretario Cardinale per aver truccato un concorso
Non si dimette ma Monti non interviene

La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il sottosegretario al Ministero della Salute, Adelfio Elio Cardinale, per truffa, falso ideologico e usurpazioni di funzioni pubbliche. Secondo i pubblici ministeri pugliesi, Cardinale (imputato con altre 22 persone) avrebbe favorito "mediante artifizi e raggiri" la figlia di un suo collega e numero uno della Società italiana di cardiologia, Salvatore Novo, in modo da farle vincere nel 2005 un posto da ricercatore, "con correlativo danno di rilevante gravità per l'università di Palermo, di circa 347.336 euro lordi".
La vicenda è relativa ad un concorso indetto dall'università nel 2004 dove Novo all'epoca dei fatti era direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell'università siciliana, fa il tifo per la figlia Giuseppina. Una volta bandito il concorso, il consiglio di facoltà, presieduto dall'attuale viceministro, nomina membro della commissione tale Mario Mariani, noto cardiologo toscano, che però viene indagato e messo agli arresti domiciliari: secondo la Procura di Bari è lui la mente che ha organizzato e gestito la truffa dei concorsi truccati, e non solo a Palermo, ma in diversi atenei d'Italia. Inevitabilmente Cardinale si vede costretto a cambiare commissario, costruendo, assieme a Novo e altri, quello che secondo gli inquirenti rappresenta il disegno criminoso, sostituendo il foglio del verbale che designava Mariani con un altro, falso, in tutto identico all'originale salvo che nell'indicazione del nome del Mariani, al posto del quale veniva inserito il nome di Balbarini Alberto, considerato uomo di fiducia di Mariani stesso e poi anche lui iscritto nel registro degli indagati. Secondo i pm baresi ciò ha rappresentato una chiara "manomissione, un'usurpazione di pubblica funzione che inficia tutto l'iter del concorso". Vinto, alla fine, proprio dalla figlia di Novo, Giuseppina, che in questi anni ha lavorato al dipartimento di cardiologia diretto dal padre, anche se la stessa è, per ora, estranea all'indagine ma i magistrati parlano di "ingiusto profitto" e "conseguimento illegittimo della nomina". L'inchiesta si è conclusa con il rinvio a giudizio dell'imputato Cardinale, indicato come autore materiale del falso ed uno delle menti che ha costruito il concorso truccato.
Perpetuando il metodo seguito da Berlusconi e dai suoi capibastone come Formigoni, Cardinale evita con faccia tosta di rassegnare le dimissioni nelle mani di Monti, il quale, peraltro, si è guardato bene dal pretenderle.

24 ottobre 2012