Rutelli con Fassino a cena a casa del finanziere di "sinistra''
A ciascuno il suo padrone. Berlusconi per il "centro-destra''. De Benedetti per il "centro-sinistra''
Il 21 marzo, di ritorno da un viaggio elettorale in Sardegna, Rutelli ha partecipato ad una cena a Milano su invito del finanziere Carlo De Benedetti. Rutelli era accompagnato dal candidato vice premier, Piero Fassino (DS). L'incontro è avvenuto nella sede milanese della Cir, la holding finanziaria della famiglia De Benedetti.
Alla cena hanno preso parte altri nomi di spicco dell'industria e della finanza milanesi, tra cui l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo; il presidente delle Generali, Alfonso Desiata; il presidente e amministratore delegato della Pirelli, Marco Tronchetti Provera; il giurista di Mediobanca, Piergaetano Marchetti; il presidente di Olivetti, Antonio Tesone; il direttore de "Il Sole-24 Ore'', Ernesto Auci; il direttore de "la Repubblica'', Ezio Mauro.
Fin qui la cronaca dell'evento politico-mondano, come riportato da il "Corriere della Sera''. Che cosa aggiungere a commento di un fatto che ci sembra parli da solo? Diciamo semplicemente che è la dimostrazione lampante che non è solo il "centro-destra'' ad avere con Berlusconi un padrone-magnate dell'alta finanza, ma anche l'altro polo non è da meno. Non solo De Benedetti appoggiava già il governo di "centro-sinistra'' e la campagna elettorale dell'Ulivo attraverso il quotidiano di sua proprietà "la Repubblica'', ma ora risulta evidente che è anche lo sponsor e il finanziatore ufficiale di Rutelli, come capocordata di un gruppo di finanzieri e industriali simpatizzanti per l'Ulivo. Cosicché se Berlusconi è la faccia della destra borghese, ora risulta più evidente che Rutelli è la faccia della "sinistra'' borghese.
Insomma, il capitalismo di "destra'' con il Polo neofascista, il capitalismo di "sinistra'' con l'Ulivo. In entrambi i casi è sempre la classe dominante borghese a farla da padrone e a rimanere saldamente al potere, indipendentemente da quale dei due schieramenti prevarrà dal confronto elettorale.