Saluto di Monica Martenghi ai partecipanti alla commemorazione per il 33° della scomparsa di Mao
Ci auguriamo che l'ennesimo appello antifascista del PMLI non cada nel vuoto

Care compagne e compagni, care amiche e amici,
a nome del Comitato centrale del nostro Partito e dei compagni dirigenti seduti alla presidenza con alla testa il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, porgo un saluto caloroso a tutti voi, specie ai compagni che vengono da molto lontano, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia.
Un saluto particolare ai compagni delle province di Agrigento e Padova, di Catania, di Roseto degli Abruzzi, di Pontedera, di Borgo San Lorenzo, che partecipano per la prima volta alla commemorazione di Mao. Alcuni di loro hanno già presentato - o si accingono a presentare - la domanda per essere ammessi al PMLI.
Ringraziamo chi, pur impossibilitato a partecipare, ha voluto comunque esserci vicino inviando messaggi di saluto alla commemorazione.
Sono idealmente con noi anche i compagni Nerina "Lucia" Paoletti, Vincenzo Falzarano, Ferruccio Panico e Marco Marchi che ci hanno lasciato fisicamente e prematuramente ma che rimarranno sempre al nostro fianco con il loro esempio di dedizione al Partito e alla causa del proletariato e del socialismo.
Ringraziamo di cuore il Comitato provinciale di Firenze, che ci ospita con tanta premura, e i militanti, i simpatizzanti e gli amici di Firenze e provincia e Prato che hanno collaborato con la Commissione di organizzazione del Comitato centrale in modo fattivo e concreto per la realizzazione di questa iniziativa.
Ogni anno commemoriamo Mao non solo per assolvere l'impegno che il CC del PMLI si è preso subito dopo la sua scomparsa; non solo per rendergli onore per tutto quello che egli ha fatto per il popolo cinese e per tutti i popoli del mondo; non solo perché il PMLI è nato sotto la sua influenza e quella della Grande Rivoluzione culturale proletaria, ma anche per imparare da Mao a combattere la borghesia e il revisionismo e a legarci alle masse. Noi non faremo mai come i rinnegati del cricca revisionista e fascista di Pechino che quest'anno per la prima volta hanno ignorato l'anniversario della scomparsa di Mao.
Il Segretario generale del nostro amato Partito, compagno Giovanni Scuderi, nell'editoriale non firmato che ha scritto su "Il Bolscevico" n. 32, ha sottolineato che "il pensiero di Mao è una miniera inesauribile di insegnamenti, di esperienza, di indicazioni, di idee e di stimoli. Per noi marxisti-leninisti, esso è assolutamente indispensabile per acquisire la concezione proletaria del mondo, la corretta concezione del Partito del proletariato, l'analisi marxista-leninista del capitalismo e dell'imperialismo, i metodi di lavoro marxisti-leninisti, la via rivoluzionaria e quella dell'edificazione del socialismo. Esso costituisce uno sviluppo dei pensieri di Marx, Engels, Lenin e Stalin. Solo se lo acquisiamo a fondo possiamo capire quanto sia importante e fondamentale il marxismo-leninismo e ciò che occorre fare oggi per essere degli autentici marxisti-leninisti, combattere la borghesia e il revisionismo, legarci alle masse, abbattere il governo del neoduce Berlusconi e la terza repubblica e conquistare l'Italia unita, rossa e socialista. Gli scritti e i discorsi di Mao, come quelli degli altri quattro Maestri, sono così densi di contenuto che ogni volta che li rileggiamo ci troviamo qualcosa che ci serve alla ricerca che stiamo facendo in base ai compiti che ci ha assegnato il Partito o ai problemi che stiamo studiando e affrontando nella pratica. Ovviamente non vi troviamo delle ricette ben confezionate e valide sempre e dovunque, ma un metodo di analisi e delle indicazioni e degli spunti per risolvere i problemi che si presentano nella lotta di classe e nella costruzione del Partito".
Un editoriale che ha aperto di fatto la celebrazione del 40° anniversario della fondazione del glorioso organo del PMLI, "Il Bolscevico", alla quale ci auguriamo sarete tutti presenti.
Ringraziamo sentitamente, fraternamente e con spirito internazionalista proletario il Nucleo marxista leninista in Messico che ci ha inviato un caloroso e importante messaggio di saluto. In esso i marxisti-leninisti messicani, fra l'altro, affermano che: "Nel 33° anniversario della scomparsa del nostro tanto amato Grande Maestro Mao, vi inviamo un saluto proletario rivoluzionario e ci complimentiamo con voi per questa importante iniziativa che con tenacia rivoluzionaria continuate a realizzare ogni anno affinché il suo pensiero e la sua opera siano conosciuti da più operai, lavoratori e masse popolari... Il NML non dimenticherà mai che è stato il PMLI che ci ha dato l'impareggiabile opportunità di conoscere il pensiero di Mao e per noi marxisti-leninisti messicani, pensare a Mao è pensare al PMLI, parlare di Mao è parlare del PMLI, scrivere di Mao è scrivere del PMLI. Per noi, il PMLI è la linea diretta che conduce al nostro Maestro Mao, di cui siamo fedeli e veementi allievi.
Con Mao per sempre!
Viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao!
Viva l'internazionalismo proletario!
Viva il socialismo!
Viva l'unità militante tra il PMLI, Faro del XXI secolo, e il NML!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!".
C'è bisogno di Mao per fare bene la lotta di classe, e c'è bisogno della lotta di classe, della lotta cosciente per il socialismo per dare un futuro al proletariato e alle nuove generazioni italiane e internazionali.
L'imperialismo ha mostrato interamente il suo fallimento storico su ogni piano, anche su quello economico e finanziario.
Il governo Berlusconi, grazie all'opposizione di un PD ammutolito e ammaliato dal nuovo Mussolini, sta letteralmente massacrando sul piano economico, sociale, sindacale la classe operaia, i lavoratori pubblici e privati, le masse popolari, gli studenti delle famiglie proletarie e popolari facendo ricadere esclusivamente su questi l'intero peso della crisi finanziaria generale dell'imperialismo.
Esprimiamo la nostra solidarietà militante a tutti i lavoratori attualmente in lotta contro i licenziamenti e la chiusura delle fabbriche tra cui quelli della Lasme di Melfi, della Alcatel di Battipaglia, della Sat di Catania, della Esab di Mesero nel milanese, dell'Eni e della Delphi di Livorno, della Cnh di Imola, della Italcementi di Civitavecchia. Esprimiamo la nostra solidarietà agli insegnanti precari in lotta per il posto di lavoro.
Noi non abbiamo preclusioni verso alcuna forma di lotta, purché collettiva, non lesiva per sé e che non intacchi la dignità personale. Tuttavia riteniamo centrali lo sciopero, l'occupazione delle fabbriche, le manifestazioni di piazza, i blocchi stradali, ferroviari, navali e aerei, i picchetti, i presidi.
Le lotte in corso, che prevedono anche quelle contro il salario differenziato e il depotenziamento del contratto nazionale a favore di quello aziendale, vanno unificate e perciò chiediamo ai sindacati confederali e non confederali di proclamare unitariamente lo sciopero generale nazionale di 8 ore con manifestazione a Roma sotto Palazzo Chigi. Se non ci sta nessuno, che si muova almeno la Cgil, subito!
Vivamente indignati esprimiamo la nostra solidarietà militante al giovane gay fiorentino vigliaccamente massacrato di botte poco dopo la fine della fiaccolata contro l'omo-transfobia. Ultimo episodio del dilagante squadrismo fascista, tutelato dal governo, che colpisce anche i migranti e persino chi indossa magliette con simboli comunisti.
Esprimiamo la nostra solidarietà a "l'Unità" e a "La Repubblica" contro gli attacchi squadristi di Berlusconi, anche se i suddetti giornali della "sinistra" borghese hanno incoerentemente e discriminatoriamente censurata la solidarietà che hanno loro inviato il PMLI e "Il Bolscevico". Una clamorosa riprova che la destra e la "sinistra" borghese sono uniti per oscurare il PMLI. Questa stessa commemorazione è stata ignorata da tutti i media.
Ciò nonostante noi abbiamo aderito alla manifestazione del 19 settembre a Roma per la libertà di informazione e invitiamo tutti gli antifascisti a partecipare, ma per gridare forte a Berlusconi: vattene!
Come ha affermato l'Ufficio politico del PMLI nel documento del 31 agosto scorso: "Chi ha un minimo di coscienza antifascista e di memoria storica non può tollerare che si continui a nascondere la vera identità di questo governo e a spostare la lotta politica su temi secondari o parziali. La questione centrale è che Berlusconi da quando è al potere si sta comportando come un nuovo Mussolini. Ha restaurato il fascismo sotto nuove forme, nuovi metodi e nuovi vessilli applicando il 'piano di rinascita democratica' della P2.
Sistematicamente e progressivamente assoggetta al governo le istituzioni e cancella le libertà democratiche-borghesi e i diritti sociali, sindacali e civili. Querelando 'La Repubblica', attaccando tramite il suo killer principale Feltri e 'Il Giornale' di famiglia il direttore dell''Avvenire' e proponendosi di normalizzare anche Rai 3, vuol mettere la mordacchia ai media. La Costituzione del '48 è ormai carta straccia. Ciò ha un solo nome: regime neofascista, i cui caratteri sono il presidenzialismo, il federalismo, l'interventismo, il razzismo e la xenofobia.
Gli autentici antifascisti abbiano il coraggio di ammetterlo e di prendere le misure conseguenti. Occorre con urgenza chiamare le masse a scendere in piazza per abbattere la nuova dittatura fascista. Il PMLI non ha la forza sufficiente per farlo, chi l'ha lo faccia senza indugio, altrimenti si assumerà una responsabilità storica che non sarà mai cancellata.
Contiamo sull'aiuto degli intellettuali e dei giornalisti antifascisti non a parole per smascherare la vera natura di questo governo e per far maturare l'idea che non c'è altro modo per liberarsi del neoduce Berlusconi che quello della lotta di piazza e di massa".
Noi ci auguriamo che questo ennesimo appello antifascista del PMLI non cada di nuovo nel vuoto come quello che lanciammo ormai oltre venti anni fa.
Un crimine storico incancellabile della "sinistra" borghese che ha voluto ignorare ciò che stava accadendo sotto i propri occhi e con la loro stessa connivenza, ossia la realizzazione del piano piduista da parte di Gelli, Craxi e Berlusconi. Ancora oggi, nonostante le sberle che sta prendendo, non vuol riconoscere che siamo in pieno regime neofascista e che Berlusconi è il nuovo Mussolini.
Chiunque può constatare che, salvo il disfacimento del PDL, con i partiti della "sinistra" borghese, inclusi PRC, PdCI, Sinistra e Libertà e la costituenda Federazione della sinistra alternativa, Berlusconi e il regime neofascista e la classe dominante borghese possono dormire sonni tranquilli.
L'unico che può smuovere la situazione e imporre un'accelerazione e una svolta alla lotta di classe è il PMLI. Ma le sue forze sono ancora troppo deboli e insufficienti, da qui il dovere rivoluzionario di tutti i fautori del socialismo e del cambiamento sociale, soprattutto le ragazze e i ragazzi che hanno un futuro da conquistare, di dare tutto se stessi, come militanti o simpatizzanti attivi, al PMLI. Insieme conquisteremo l'Italia unita, rossa e socialista e rovesceremo cielo e terra.
Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista.
Con Mao per sempre!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

16 settembre 2009