SALUTO DI MONICA MARTENGHI AI PARTECIPANTI ALLA COMMEMORAZIONE DI STALIN
Compagne e compagni, amiche e amici,
in un momento in cui soffiano forti i venti di guerra e gli imperialisti con alla testa il nuovo Hitler, Bush, con a fianco il nuovo Mussolini, Berlusconi, si accingono ad aggredire l'Iraq, noi siamo qui, su invito del Comitato centrale del PMLI, a rendere onore a un grande e imbattuto campione antimperialista, Stalin, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa.
Prendendo esempio dal suo coraggio e applicando i suoi insegnamenti, i marxisti-leninisti italiani faranno fino in fondo la loro parte nella lotta del popolo italiano contro gli imperialisti che vogliono sottomettere l'Iraq, impadronirsi del suo petrolio e dominare il Medioriente e il mondo.
Noi appoggiamo fermamente e in maniera militante i manifestanti che bloccano, con encomiabile coraggio e spirito di iniziativa e sacrificio, i treni carichi di armi per la guerra all'Iraq. Inoltre salutiamo con immensa gioia i sindacati e i ferrovieri che collaborano per il successo di questa nobile iniziativa per la pace, e i portuali e la Filt Cgil che hanno già dichiarato la loro indisponibilità a imbarcare le armi nelle navi.
L'unità delle masse in lotta e i lavoratori coinvolti nei trasporti è fondamentale per sabotare la macchina da guerra dell'imperialismo.
A nome del Comitato centrale, vi saluto calorosamente e in maniera militante. In particolare saluto le compagne e i compagni, le amiche e gli amici che sono venuti da tanto lontano, persino dalla Sicilia e dal Trentino Alto Adige. Un saluto speciale alla più folta delegazione, quella napoletana.
La vostra partecipazione a questa commemorazione è un merito storico incancellabile. Sia per chi è venuto a rendere onore a Stalin perché già lo conosce e lo ammira, sia per chi è venuto a conoscere questo grande maestro del proletariato internazionale, sia anche per chi è venuto solo a testimoniare la propria solidarietà al Partito di fronte ai vili attacchi della teppaglia fascista e governativa che imbestialita voleva impedire questa commemorazione.
Volevano fermarci in tutti i modi. Hanno cercato di imporlo al governo i deputati di AN guidati dal capogruppo Ignazio La Russa, e ancora i dirigenti fascisti toscani e fiorentini guidati da Achille Totaro, Maurizio Bianconi e Simone Gnaga, i neofascisti di Forza Italia guidati dal nemico giurato del PMLI Paolo Amato e da Rodolfo Cigliana e i nazifascisti di Forza Nuova che sono giunti a mettere in piedi provocatorie contromanifestazioni. A Reggio Emilia, a Massa e a Forlì gli eredi di Mussolini hanno chiesto che il comune rimuovesse i manifesti della commemorazione dagli spazi delle pubbliche affissioni. La stampa di regime ha dato vita a una vera e propria canea contro Stalin e il PMLI, a cominciare dal quotidiano di Vittorio Feltri, "Libero", legato al "Movimento monarchico italiano" che ha fatto da apripista, e poi "Il Secolo d'Italia", "Il Giornale" e "Il Giornale della Toscana", "Il Quotidiano nazionale" (La Nazione-Il Resto del Carlino-Il Giorno), il "Roma". Anche giornali borghesi cosiddetti indipendenti come "La Stampa", "La Repubblica" e il quotidiano on-line "Il Nuovo" si sono prestati a questa ignobile canea. Vergognoso e vomitevole l'atteggiamento de "l'Unità-Toscana" che, anziché difenderci, in sintonia con i fascisti, avrebbe voluto che non ci fosse stato concesso il Palazzo dei Congressi. La falsa stampa comunista come "Liberazione", "il manifesto" e "La Rinascita della sinistra" ha invece tenuta ferma, anche di fronte a questa grave circostanza, la strada del silenzio. Un silenzio grave che suona sinistramente come un via libera agli attacchi fascisti contro Stalin e il PMLI, ma anche contro il diritto di manifestare il proprio pensiero e in fondo un via libera a mettere a tacere ogni opposizione a questo governo, questo regime e a questo sistema capitalistico, neofascista, presidenzialista, federalista e guerrafondaio.
Volevano fermarci, ma non ci sono riusciti, grazie al PMLI, grazie a voi.
Un grande e caloroso ringraziamento vogliamo rivolgere ai simpatizzanti e agli amici che hanno espresso al PMLI la loro solidarietà contro il tentativo dei deputati fascisti di AN di impedire la commemorazione di Stalin attraverso telefonate, messaggi, lettere ai giornali fra cui l'Unità, Liberazione e il manifesto che si sono ben guardati dal pubblicarle.
Un grazie di cuore a tutte le compagne e ai compagni di Rifondazione e del PdCI che ci hanno espresso la loro solidarietà. In particolare a Bernardo Fallani, segretario del Circolo del PRC "Feliks Dzerzinskij" di Firenze, alla Sezione PdCI di Fuorigrotta, alla sezione PdCI di S. Liborio e al circolo PRC "Enzo De Waure" di Fuorigrotta di Napoli. Alla Federazione giovani comunisti italiani dell'Aquila, a Simone Faini segretario del Circolo "A. Gramsci" del PRC di Grassina di Firenze e ad Alessio Nincheri, segretario della federazione del PRC di Prato. Ed anche al Comitato antifascista "Vincenzo De Waure" di Napoli.
Ricambiamo il saluto fraterno e gli auguri per la commemorazione di Stalin da parte dell'ex partigiano Enio Sardelli, presidente della sezione Anpi dell'Oltrarno di Firenze.
La loro solidarietà al PMLI contro l'attacco fascista e in difesa dell'art. 21 della Costituzione è un atto di coraggio che fa loro onore e una prova concreta di spirito militante antifascista. Di fronte agli attacchi fascisti e al governo del neoduce Berlusconi, occorre essere tutti quanti uniti e solidali.
Dobbiamo altresì registrare e denunciare il silenzio connivente delle direzioni del PRC, PdCI, DS e Verdi nonostante avessimo loro inviato una lettera in cui chiedevamo di prendere posizione e stigmatizzare la gravissima iniziativa dei deputati di An in modo "chiaro e pubblico", non certo in difesa di Stalin che sappiamo essi non digeriscono al pari di Berlusconi, ma in difesa del diritto del PMLI di manifestare liberamente il proprio pensiero, in base all'art. 21 della Costituzione.
Ringraziamo con grande riconoscenza tutti i simpatizzanti e gli amici che hanno sottoscritto per questa commemorazione. Un atto politico, ancor prima che economico. Tutti sono stati generosi in base alle rispettive possibilità, qualcuno particolarmente generoso, nella consapevolezza che il nostro è un partito estremamente povero, che conta esclusivamente sulle sue forze e sul contributo dei suoi meravigliosi militanti, simpatizzanti e amici.
Ringraziamo con spirito internazionalista proletario il Comitato centrale del Partito comunista (marxista-leninista) di Grecia, il Partito marxista-leninista di Germania e i compagni messicani Marco e Marianne che hanno inviato messaggi di saluto a questa commemorazione.
Ringraziamo la Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI e i compagni di Firenze per aver organizzato la commemorazione e l'addobbo della sala.
Ringraziamo chi ha lavorato duramente e per più di un anno per realizzare la prima biografia marxista-leninista di Stalin la cui pubblicazione su "Il Bolscevico" è iniziata col numero speciale uscito in occasione del 50° anniversario della scomparsa di Stalin e proseguirà per diversi mesi.
Noi non siamo nostalgici di un glorioso passato. Siamo pionieri arditi della tempra di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao che lavorano nel presente per un futuro luminoso, il socialismo.
Abbiamo imparato la lezione del passato, soprattutto nei confronti del revisionismo alla Krusciov, alla Deng Xiaoping e alla Trotzki, e la mettiamo a frutto nel costruire un grande, forte e radicato Partito marxista-leninista, nel difendere gli interessi del proletariato e delle masse, nel combattere il capitalismo, l'imperialismo e il governo guerrafondaio del neoduce Berlusconi e realizzare l'Italia unita, rossa e socialista.
Fascisti, con in testa Fini, La Russa, Bocchino e Totaro, neofascisti con in testa Berlusconi e il suo tirapiedi Guzzanti, nazifascisti di Forza Nuova con in testa Roberto Fiore, Massimo Torsello e Massimiliano Lalli, borghesi, rinnegati, traditori della causa del proletariato e del socialismo con in testa D'Alema e Cofferati, falsi comunisti con in testa Bertinotti e Cossutta, trotzkisti come Pintor che oggi su "il manifesto" ha vomitato veleno su Stalin, datevi pace. Stalin vive, è in mezzo a noi, e opera ancora attraverso le nostre azioni e le nostre battaglie.
Nessun compagno, maestro, dirigente, semplice militante morirà mai. Il suo esempio, la sua opera, i suoi insegnamenti si tramanderanno da una generazione all'altra dei marxisti-leninisti.
I presunti "crimini" di Stalin sono solo nella mente malata dei fascisti, degli anticomunisti e dei loro alleati trotzkisti. Di coloro cioè che hanno ricevuto da Stalin una lezione che non si scorderanno mai.
Una lezione che noi marxisti-leninisti e gli antifascisti non anticomunisti dobbiamo tenere presente per il conto finale con i fascisti e gli oppressori e gli sfruttatori del proletariato, dei lavoratori e del popolo.
Come ha scritto il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, nel 115° anniversario della morte del grande maestro del proletariato internazionale: "Stalin ha segnato profondamente il XX secolo e rimarrà in eterno una grande bandiera rossa di combattimento per tutti gli sfruttati e gli oppressi del mondo. Divenuto marxista in giovanissima età, per tutta la vita è rimasto fedele alla causa del proletariato, del socialismo e dell'emancipazione dell'umanità acquisendo dei meriti che lo collocano a fianco di Marx, Engels, Lenin e Mao... I fatti in Urss, in Italia e nel mondo - prosegue Scuderi - hanno ampiamente dimostrato che seguendo Stalin si avanza speditamente e con sicurezza sulla via dell'Ottobre, del socialismo e dell'emancipazione dell'umanità. Mentre seguendo Bucharin, Trotzki, Krusciov, Breznev, Gorbaciov ed Eltsin, e quindi Gramsci, Togliatti, Longo, Berlinguer, Natta, Occhetto, D'Alema, Cossutta e Bertinotti, il capitalismo, l'imperialismo e il fascismo hanno completo campo libero e il proletariato rimane subalterno alla borghesia e non riesce a conquistare il potere politico. Teniamo sempre alta la grande bandiera rossa di Stalin, sicuri che coi maestri vinceremo!".
Non disponendo di intellettuali rossi e di esperti rossi, abbiamo fatto quanto ci è stato possibile per rendere il massimo degli onori a Stalin. Certamente in avvenire faremo di più e meglio per far conoscere alle nuove generazioni questo grande maestro del proletariato internazionale, via via che aumenteranno le nostre forze e che gli intellettuali del popolo usciranno dal pantano del riformismo, del revisionismo, dell'elettoralismo, del parlamentarismo e del pacifismo in cui si trovano e si uniranno a noi. Noi abbiamo bisogno di un grande esercito della cultura proletario per sbaragliare quello della borghesia.
Il video su Stalin che vedremo tra poco è stato prodotto dalla Commissione per il lavoro di stampa e propaganda del CC del PMLI. Un'opera artistica marxista-leninista che illumina la mente e che riscalda i cuori e che dà un'idea emozionante della ciclopica impresa di Stalin di valore mondiale.
Questo video si colloca degnamente accanto a quello su Engels e Mao. Un giorno faremo anche i video su Marx e Lenin.
Il video su Stalin, realizzato senza strumenti professionali adeguati e personale specializzato, dimostra che niente è impossibile a chi serve con tutto il cuore il popolo, il Partito e la causa del socialismo e applica una corretta linea proletaria marxista-leninista.
Lo dobbiamo in primo luogo all'amore e alla dedizione verso Stalin, il Partito e la causa e alla sensibilità artistica proletaria rivoluzionaria del compagno Mino Pasca, che ha avuto come più stretto collaboratore il compagno Giancarlo, primo fotografo e grafico storico del nostro amato Partito. Ad essi vanno il nostro più forte applauso e la riconoscenza eterna.
Dopo il video ascolteremo una sintesi del discorso del compagno Mino Pasca che non si è risparmiato anche in questo campo per assolvere il compito che gli ha assegnato il Comitato centrale. Il testo integrale sarà pubblicato sul prossimo numero de "Il Bolscevico".
Il brillante discorso di Pasca su Stalin, l'appassionante video su Stalin e la chiarificatrice biografia di Stalin sono tre opere fondamentali per capire e apprezzare Stalin e da cui trarre ispirazione e forza nella lotta per trasformare il mondo e se stessi.
Compagne e compagne, amiche e amici, guardiamo con fierezza alla grandiosa opera dei marxisti-leninisti, del proletariato e del popolo sovietici diretti da Stalin, prendiamo esempio da Stalin e applichiamo i suoi insegnamenti
per costruire un grande, forte e radicato PMLI e per lottare contro la guerra imperialista all'Iraq.
Buttiamo giù il governo del neoduce Berlusconi!
Lottiamo per l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi maestri vinceremo!
Con Stalin per sempre!