Saluto di Giovanni Scuderi alla riunione allargata della Commissione per il lavoro di massa del CC del PMLI
"Il lavoro sindacale sta al primo posto del lavoro di massa del PMLI''
Care compagne, cari compagni,
vi porgo i saluti affettuosi e riconoscenti dell'Ufficio politico e miei personali. Vi ringrazio per i sacrifici economici e di tempo che avete sostenuto per poter partecipare a questa importante riunione. Ma non si fa mai troppo per il nostro amato Partito e per la nostra nobile causa.
Partecipo a questa riunione per testimoniare che il Comitato centrale e l'Ufficio politico danno la massima importanza al lavoro sindacale. Poiché il PMLI è il Partito del proletariato, il lavoro sindacale sta al primo posto nel lavoro di massa.
Il nostro lavoro sindacale è fondamentale per migliorare le condizioni della classe operaia, dei lavoratori, dei disoccupati e dei pensionati; per sviluppare la lotta di classe; per spostare a sinistra la lotta sindacale, la Cgil e il movimento sindacale; per unire tutta la sinistra sindacale dentro e fuori la Cgil; per realizzare il sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori; per combattere il governo e i padroni; per sviluppare e costruire un grande, forte e radicato PMLI.
Dall'esterno del mondo del lavoro il Partito può fare molto per orientare correttamente la lotta sindacale, ma un ruolo veramente influente e incisivo lo possono svolgere solo i lavoratori, i disoccupati, i pensionati marxisti-leninisti all'interno delle fabbriche, di ogni luogo di lavoro, della Cgil, del movimento sindacale e dei movimenti per il lavoro.
Consapevole di ciò, il Partito chiede a tutti i suoi membri lavoratori, disoccupati e pensionati di impegnarsi in primo luogo nel lavoro sindacale e ai sindacalisti rossi marxisti-leninisti di impegnarsi totalmente in tale lavoro.
Il nostro strumento sindacale organizzativo è la Corrente sindacale di classe (CSC) composta dai militanti e dai simpatizzanti del Partito attraverso la quale dobbiamo tentare di riunire tutta la sinistra sindacale esistente dentro e fuori la Cgil, che continua a essere il nostro principale sindacato di riferimento, su una piattaforma comune e condivisa e di far maturare le condizioni per la creazione del sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori. La CSC non esclude che si possano creare con altri lavoratori - a qualsiasi corrente politica appartengano - dei gruppi e dei movimenti di lotta sindacali.
Per contare e influire dentro e fuori la Cgil e nel lavoro di fronte unito con "Eccoci'', "Fare sindacato'' e "Lavoro società'' dobbiamo avere una nostra forza, un'ampia base. E per costruire questa forza occorre conquistare gli operai, i lavoratori, i disoccupati, i pensionati più avanzati e combattivi.
Grazie alla Commissione per il lavoro di massa del CC del PMLI e personalmente al compagno Emanuele Sala, che la dirige con la massima dedizione da sempre, abbiamo imparato molto per far bene il lavoro sindacale. Oggi il compagno Sala, già operaio e sindacalista, ci darà ulteriori elementi per apprendere altre cose e per far ancora meglio il nostro lavoro sindacale. Sono certo che anche voi apporterete dei buoni contributi alla nostra linea ed esperienza sindacali.
Non finiremo mai di imparare e non dobbiamo stancarci di imparare. Imparare significa studiare e partecipare alla lotta di classe. Studiare, concentrarsi sulle priorità, radicarsi; radicarsi, concentrarsi sulle priorità, studiare. Questa è la parola d'ordine vincente anche per quanto riguarda il lavoro sindacale.
Mai in passato c'è stata una situazione come questa, così favorevole al PMLI. Cresce a vista d'occhio l'odio delle masse verso il governo del neoduce Berlusconi che con i suoi infami atti mostra sempre più la sua natura neofascista, antioperaia, antisindacale, guerrafondaia, imperialista e anticomunista. L'Ulivo è diviso in un triciclo, un tandem, due biciclette e un monopattino portatore d'acqua. Rifondazione trotzkista rifondandosi a destra lascia aperto a sinistra uno spazio ancor più grande del precedente. Mentre le masse con sempre maggior vigore e determinazione scendono in piazza e rivendicano i loro diritti.
La popolazione di Scanzano con la sua lotta contro la pattumiera nucleare ha confermato che quando il popolo è unito ed è disposto ad andare fino in fondo niente e nessuno può fermarlo ed è capace di ottenere quello che vuole.
Gli operai e i lavoratori dimostrano, attraverso la lotta dei tranvieri, che senza averne coscienza di fatto hanno realizzato temporaneamente il nostro modello di sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori, che quando la misura è colma sono capaci di tracimare qualsiasi impedimento, anche organizzativo e sindacale, che si frappone alla loro lotta e ai loro obiettivi.
Se sappiamo lavorare bene in questa potenziale esplosiva situazione entro i due prossimi anni d'oro - dei cinque individuati - potremmo concludere, o arrivarci molto vicino, il primo grande balzo organizzativo e del proselitismo. Dobbiamo solo reggere il passo, non accelerarlo, anche se sarebbe necessario, ma nemmeno arrestarlo. Dobbiamo fare una bella fiammata in occasione delle ormai prossime elezioni europee e amministrative. Anche se, mancandoci le forze e le risorse economiche, saremo costretti a fare meno del passato. Purtroppo non potremo spendere tutti i membri dell'UP. Manderemo avanti i membri del CC residenti nelle varie città, e in certi casi tutto il peso dovrà essere sostenuto dai semplici militanti locali. Niente di drammatico. Nella lotta elettorale si faranno le ossa i nuovi militanti e i potenziali nuovi dirigenti del Partito. Così come fecero i primi quattro pionieri e i fondatori del PMLI. Conserveremo quanto più sarà possibile le energie e le risorse per dare il massimo alle elezioni politiche del 2006.
Ormai tutti i partiti della "sinistra'' parlamentare, ultimo a crollare Rifondazione trotzkista sulla spinta del cacasotto e narcisista Bertinotti, hanno rinnegato apertamente Lenin, il socialismo e il comunismo. Sull'arena politica italiana siamo quindi rimasti soli a difendere l'eredità della storia del proletariato internazionale e nazionale. è dura essere soli, ma in questo caso è meglio così. Poiché ora c'è una maggiore chiarezza tra i due campi, quello della borghesia e quello del proletariato, quello della controrivoluzione e quello della rivoluzione, quello del capitalismo e quello del socialismo.
Come sempre tutto il male non viene per nuocere. Questo accanimento della classe dominante borghese in camicia nera, del governo, del nuovo Mussolini, dei rinnegati, dei revisionisti, dei falsi comunisti, dei media contro i grandi maestri del proletariato internazionale, il socialismo, il comunismo, la Resistenza italiana, alla fine si sta ritorcendo contro di loro, poiché un numero crescente di giovani e giovanissimi si stanno avvicinando al PMLI perché vogliono fare come Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao e gli attuali militanti del Partito.
Non perdiamo mai la fiducia verso il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, il socialismo, il Partito, le masse e in noi stessi. Non c'è nulla che non possiamo fare e ottenere. Il presente è della borghesia, il futuro è del proletariato.
Buon lavoro.
Coi maestri vinceremo!