Lettera di una studentessa universitaria a Diliberto
"Il socialismo è sparito dal vostro vocabolario come la lotta di classe"
Per questo ho annullato la scheda alle politiche e mi sono avvicinata al PMLI l'unico Partito che crede nel socialismo

Cari compagni,
ho scritto a Diliberto, gliene ho volute dire quattro, in fondo è anche grazie a me se sono stati lì nel palazzo borghese. Esprimere tutto il mio risentimento mi pareva il minimo, ovviamente ho parlato anche di voi.
Eccola la mail, ve la inoltro.

"Buonasera Oliviero, mi chiamo Sara, ho 28 anni, sono una studentessa universitaria e lavoro come tutor (ovviamente sono precaria); ho pensato di scriverLe perché vorrei esprimere tutta la mia rabbia, delusione ma anche paura, paura della deriva di destra che sta attraversando l'Italia e paura del governo del neoduce Berlusconi che sicuramente ci peggiorerà ancora di più la nostra vita di tutti i giorni, difficile con tante rinunce.
Sono figlia di un operaio che ha lavorato 40 anni e che oggi si trova una misera pensione di 700 euro e lo costringe ancora oggi a lavorare anche di notte dopo 40 e dopo aver perso la salute (faceva il fabbro) per arrotondare; mia madre ha lavorato in fabbrica ha fatto il '68 e le battaglie per il tanto desiderato "Statuto dei lavoratori" del '70, già c'era anche lei a lottare. I miei nonni erano tutti e quattro contadini, antifascisti e partigiani oggi ne rimane solo una, mia nonna che riceve una pensione di 400 euro dopo un lavoro che l'ha fatta invecchiare ancora di più.
Ho sempre votato Rifondazione comunista ma non alle ultime elezioni dove ho annullato la scheda. A parte l'esperienza del governo Prodi, ciò che mi fa più arrabbiare è il fatto che manca un vero partito comunista che torni a parlare di socialismo quello vero! È questo quello che vorrebbero i sinceri comunisti! È sparito dal vostro vocabolario, è sparita la lotta di classe e adesso? togliete pure il simbolo! È vero che le generazioni cambiano, che il lavoro fordista non esiste più, ma è anche vero che le esigenze di un lavoratore di allora e uno di oggi sono le stesse e la sinistra ne è responsabile a partire dagli exDs che del trasformismo e del revisionismo hanno fatto la loro bandiera politica!
Il comunismo non ha sbagliato è stato il revisionismo che ha rovinato il grande sogno del proletariato, certo la borghesia non lo ammetterà mai e preferirà mettere sullo stesso piano Mao a Deng, Stalin a Krusciov, Lenin a Fidel, non dicendoci però che alcuni di loro erano i veri continuatori dell'ideologia marxista, mentre gli altri erano solo revisionisti! Ma questo non conta, il proletariato deve rimanere ignorante così chi è al potere continuerà sempre ad ingannarci!
Ultimamente mi sono avvicinata al PMLI gli unici che parlano da veri comunisti, gli unici che parlano di socialismo, gli unici che credono ancora nella lotta di classe, è questo quello che gli elettori delusi di sinistra vogliono, glielo dice una che si sente comunista al 100%. Non rinneghiamo il '900, la nostra storia, non andiamo a cercare nuovi socialismi del XXI secolo, non è questa la via d'uscita, il '900 ha fallito dove hanno vinto i revisionisti.
Spero che capisca questo mio sfogo forse di rabbia ma anche di speranza perché anche la mia voce possa essere d'aiuto e possa far capire a voi dirigenti che il popolo di sinistra vuole questo perché cambia il mondo ma le esigenze dei lavoratori sono sempre le stesse.
Grazie per la Sua attenzione".

Sara - provincia di Viterbo

18 giugno 2008