Discorso di chiusura del Congresso pronunciato da Scuderi
Il 5° Congresso ha aperto una nuova fase della vita del PMLI e l'ha messo in sicurezza per il futuro
Care compagne, cari compagni,
i tre giorni rossi, fra i più belli, entusiasmanti e indimenticabili della nostra vita, che hanno inciso profondamente nella nostra coscienza politica, ormai stanno per concludersi. Tocca a me il compito di ringraziare con tutto il cuore, anche a nome della presidenza, tutte le compagne e i compagni che, con tanto amore di classe verso il Partito e ciascuno di noi, hanno lavorato duramente ed esemplarmente per farceli godere. Non scorderemo mai quello che hanno fatto con grandi sacrifici, prima e durante il Congresso, per permetterci di vivere, nelle migliori condizioni possibili, in un ambiente e in una scenografia rossi conformi alla linea e allo stile del Partito, l'esperienza del Congresso.
Il 5° Congresso nazionale del PMLI costituisce una pietra miliare della storia del nostro amato Partito. Esso ha messo in sicurezza per il prossimo futuro il PMLI al quale ha dato tutte le armi ideologiche, politiche, programmatiche e organizzative perché diventi un Gigante Rosso anche nel corpo, capace di conquistare la classe operaia e le nuove generazioni al socialismo.
Tutto ciò è merito di tutti le delegate e i delegati, dirigenti nazionali e semplici militanti. Alla luce del dibattito e dei lavori congressuali, possiamo senz'altro dire che, in generale, ciascuno ha fatto molto bene la sua parte, in base alle proprie competenze, compiti, ruoli, responsabilità ed esperienze. Fin da prima del Congresso nazionale, con l'elaborazione delle Tesi e degli emendamenti allo Statuto e con i congressi di base e del Comitato provinciale di Firenze. Un lavoro collettivo, con rimarchevoli apporti personali, che ha dato dei buoni frutti e che ha raggiunto in pieno i suoi obiettivi.
Il 5° Congresso nazionale del PMLI ha aperto una nuova fase della vita del Partito, quella del suo sviluppo nazionale e del radicamento locale e nazionale. Questa nuova fase richiede il massimo impegno individuale e collettivo sui piani ideologico, politico, organizzativo e giornalistico; il massimo rispetto dello Statuto del Partito con particolare riferimento al centralismo democratico, alle procedure e alle regole interne del Partito; il massimo sforzo per applicare correttamente e intelligentemente sul piano tattico il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la linea proletaria rivoluzionaria del Partito nel proprio ambiente di lavoro, di studio e di vita; il massimo della concentrazione sul movimento operaio e sindacale e sul movimento studentesco.
Il fronte operaio e sindacale e il fronte studentesco sono i fronti principali sui quali dobbiamo concentrare attualmente i nostri sforzi per dare al Partito un corpo da Gigante Rosso, per sviluppare la lotta di classe contro la classe dominante borghese, il governo del neoduce Berlusconi, l'incombente terza repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista, i falsi partiti comunisti, per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse, per marciare concretamente e più speditamente verso l'Italia unita, rossa e socialista.
Lavorando su questi fondamentali fronti con perseveranza, con le idee tattiche, strategiche e programmatiche chiare e ben definite dal Congresso e applicando i tre elementi chiave e le 4 indicazioni, riusciremo a coinvolgere, e attirare a noi, anche le masse femminili, essenziali per lo sviluppo della lotta di classe e del PMLI. In ciò contiamo soprattutto sui nostri operai, lavoratori e studenti di ambo i sessi che devono divenire dei leader sindacali e studenteschi.
Le officine, le fabbriche e ogni altro luogo di lavoro, le scuole e le università devono essere i principali ambienti del nostro lavoro di massa, nel tempo devono diventare delle fortezze del Partito in cui dobbiamo essere presenti con delle Cellule, soprattutto nei luoghi di lavoro.
Questo Congresso ha rafforzato, su un piano di classe rivoluzionario e marxista-leninista, l'unità ideologica, politica e organizzativa dell'intero Partito, e ha unito in un sol corpo tutti le delegate e i delegati senza distinzione di origine di classe, di sesso, di età, di regione, di anzianità di militanza, di ruolo occupato nel Partito. In questo corpo vivo e combattivo sono presenti Lucia e Vincenzo i cui interventi al 4° Congresso abbiamo ascoltato e apprezzato con tanta commozione e gratitudine all'inizio dei nostri lavori congressuali.
È stata una grande gioia rivoluzionaria ascoltare il dibattito sul Rapporto che è andato a fondo su tante e attuali questioni. Diversi interventi hanno volato molto in alto e hanno dato le ali al Congresso. Tutti gli interventi hanno dato più forza, più lustro al Rapporto. Abbiamo imparato gli uni dagli altri e ci siamo arricchiti dalle varie esperienze e sensibilità politiche e sociali. Gli interventi delle compagne e dei compagni operai e quelli dei compagni studenti sono stati al centro dell'attenzione della presidenza e di tutto il Congresso. Le sensibilità femminili si sono fuse con quelle maschili. Confermando che nel nostro Partito le donne e gli uomini godono della stessa identica parità, così come gli omosessuali.
Il 5° Congresso ha creato i presupposti affinché il Partito abbia finalmente la Commissione del CC del PMLI per il lavoro giovanile. Non ci arriveremo subito, ma la 1ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI prevedibilmente eleggerà il Responsabile nazionale giovanile, un primo importante passo, ne seguiranno altri se le compagne e i compagni giovani dimostreranno nella pratica di avere i requisiti per essere membri di tale Commissione.
Il 5° Congresso ha riconfermato, con maggior forza, decisione e consapevolezza, quello che abbiamo sostenuto fin dal 1° Congresso, cioè che "solo il socialismo può salvare l'Italia dallo sfacelo, dal fascismo e dalla guerra". E ripetuto nei Congressi successivi, con le seguenti parole d'ordine: "Avanti sulla via dell'Ottobre", "Il socialismo è l'avvenire della classe operaia e dei lavoratori italiani", "Realizzare l'Italia unita, rossa e socialista".
In ogni occasione, interna al Partito o pubblica, non manchiamo di rimarcare che non c'è altra via per il proletariato per prendere il potere politico che quella della rivoluzione socialista e del socialismo. Dobbiamo continuare a sostenerlo e a propagandarlo per tutta la nostra vita, senza mai stancarsi. Alla fine il proletariato ci capirà e si unirà a noi per conquistare l'Italia unita, rossa e socialista.
Il panorama politico italiano, diventa sempre più nitido, non solo a noi ma anche alle masse di sinistra. La cosiddetta "questione morale", che ha investito il PD, dimostra che anche su questo piano non c'è distinzione tra la destra e la "sinistra" borghese. Se non è zuppa è pan bagnato.
I falsi partiti comunisti non hanno futuro. Non hanno una reale proposta di cambiamento sociale, e su questa alla fine si faranno i conti, dovranno scegliere: capitalismo o socialismo.
Nell'immediato però la loro azione ingannatrice continuerà a seminare illusioni. Ma non potranno mai occupare il nostro spazio, che è quello rivoluzionario. Questo ce lo possono contendere solo gli "ultrasinistri" e i terroristi sedicenti rossi. Ancor più i falsi partiti marxisti-leninisti, sempre possibili. Ma forse è troppo tardi, e sarà difficile da parte della borghesia confondere le idee ai sinceri fautori del socialismo creando dei falsi partiti marxisti-leninisti.
È difficile, comunque, che la classe dominante borghese e il suo governo riusciranno a bloccare lo slancio che il 5° Congresso ha dato al PMLI fino al 6° Congresso.
Viva il 5° Congresso nazionale del PMLI!
Viva il 5° Comitato centrale del PMLI!
Viva le delegate e i delegati del 5° Congresso nazionale del PMLI!
Lavoriamo per dare un corpo da Gigante Rosso al PMLI!
Viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao!
Abbattiamo il governo del neoduce Berlusconi e la terza repubblica!
Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Buon lavoro! Buon lavoro! Buon lavoro!

10 dicembre 2008