Lanciato in occasione della inaugurazione della nuova sede della Cellula "G. Stalin'' di Forlì

L'INVITO DI SCUDERI AI GIOVANI

Cinque anni fa, esattamente il 5 luglio, se ricordo bene, di cinque anni fa, proprio a Forlì nella prima sede della Cellula "Stalin'' lanciai sei inviti ai giovani militanti del nostro Partito esortandoli a rafforzare il Partito e a prepararsi a prenderne le redini, man mano che i fondatori e le generazioni più anziane del Partito andranno a trovare i maestri lasciando questo mondo, e così assicurare ad esso un avvenire proletario rivoluzionario.

Questa sera, in occasione dell'Inaugurazione della nuova sede del PMLI a Forlì, rivolgo un invito alle ragazze e ai ragazzi ad aprire gli occhi, a rivolgere lo sguardo verso il nostro Partito, a prendere delle decisioni solenni per quanto riguarda il loro impegno politico. Chiediamo loro di rovesciare il vecchio mondo e costruire un nuovo mondo.

Non si tratta di fare del volontariato, non si tratta di fare gli infermieri rossi; si tratta letteralmente di distruggere di sana pianta tutto ciò che opprime a livello economico, a livello statale, a livello morale, a livello giuridico, a livello culturale la classe operaia e le masse. Il nostro Partito si rivolge a tutti i giovani rivoluzionari italiani affinché partecipino alla grande e titanica impresa di rovesciare il vecchio mondo e realizzare un mondo nuovo. Un mondo nuovo, il socialismo, che abbia al centro e al potere la classe operaia.

Guardando la storia vediamo che tutte le classi sfruttatrici che si sono succedute al potere sono state sconfitte, è rimasta al potere solo la classe sfruttatrice borghese. La quale è riuscita in Italia, in Francia e nel mondo a sconfiggere e abbattere dal potere la precedente classe sfruttatrice del feudalesimo. Adesso c'è bisogno che al potere vada una nuova classe, la classe operaia, che è l'unica classe che non sfrutta le altre classi, è l'unica classe che mira all'emancipazione di se stessa e di tutta l'umanità.

Se i giovani vogliono avere un presente degno di essere vissuto e un grande avvenire bisogna che si stringano al nostro Partito, bisogna che abbraccino la cultura proletaria rivoluzionaria, bisogna che seguano la strategia della via dell'Ottobre e si mettano seriamente a lavorare per costruire un grande, forte e radicato PMLI.

4 luglio 2002