"Settimana degli scioperi" nella scuola greca

Scioperi in tutte le categorie del pubblico impiego contro i tagli del governo Samaras
Con un'alta partecipazione allo sciopero generale e numerose combattive manifestazioni in molte città degli insegnanti delle scuole medie e delle superiori si è aperta il 16 settembre la "settimana degli scioperi". Una settimana di mobilitazione dell'intero settore pubblico della Grecia contro le politiche del governo conservatore di Antonis Samaras e in particolare contro il licenziamento di 25 mila lavoratori nel settore pubblico entro la fine di quest'anno e di altri 15 mila entro la fine del 2014 in applicazione dei tagli imposti dalla Troika che hanno messo in ginocchio le masse popolari.
Erano in diecimila i lavoratori che hanno sfilato in corteo nella capitale Atene e poco di meno a Salonicco, Patrasso e Irakelio, a Creta. Secondo il sindacato dei lavoratori pubblici della scuola Adedy e di quelli delle scuole private Olme che aveva indetto uno sciopero di 48 ore, la partecipazione allo sciopero è stata altissima, con una media del 90% degli adetti e con punte del 99% come a Xania, nell'isola di Creta. Durante la manifestazione di Atene un centinaio di custodi delle scuole hanno tentato di fare irruzione nella sede del ministero delle riforme amministrative; bloccati dalla polizia hanno impegnato gli agenti in duri scontri che si sono conclusi con un bilancio di una dozzina di feriti.
La mobilitazione è proseguita con lo sciopero di 48 ore, il 18 e 19 settembre proclamato dal sindacato Adedy degli insegnanti e del personale delle scuole materne statali, dei docenti e del personale delle università e degli addetti dei fondi per l'assistenza sociale. In sciopero anche i dipendenti degli ospedali e per tre giorni anche il personale medico del settore pubblico. Alle manifestazioni che si sono svolte in molte città hanno aderito e partecipato anche i sindacati degli odontotecnici e dei fotografi mentre in solidarietà si è mossa la confederazione dei commercianti "Pasebe" con uno sciopero di 24 ore. Nelle stesse giornate si è fermato per quattro ore il trasporto ferroviario e sono rimasti chiusi i tribunali
Il 18 settembre porte sbarrate anche a diversi siti archeologici e musei per lo sciopero di 24 ore indetto contro il licenziamento di 250 dipendenti del ministero della Cultura.
Le mobilitazioni degli insegnanti sono proseguite nell'ultima settimana di settembre, altre sono in programma da parte dei sindacati in base alle decisione che scaturiranno dalle assemblee dei lavoratori.

25 settembre 2013