Stalin: Risposte a domande di Ralph V. Burnes

3 maggio 1932

1. DOMANDA In alcuni circoli dell’America si valuta con insistenza, oggigiorno, la possibilità di inviare a Mosca un rappresentante commerciale americano non ufficiale accompagnato da un corpo di specialisti per incoraggiare lo stabilimento di più stretti legami commerciali tra gli Stati Uniti e l’URSS. Come accoglierebbe il Governo sovietico una tale premessa?
STALIN - L’URSS in generale accetta di buon grado i rappresentanti commerciali e gli specialisti di altri paesi che hanno normali relazioni con noi. Per ciò che riguarda gli USA, credo che il Governo sovietico si rapporterebbe positivamente verso una simile iniziativa.
2. DOMANDA Se alcuni degli ostacoli esistenti oltre oceano Atlantico nei riguardi di una maggiore ripresa del commercio sovietico-americano fossero eliminati, quale potrebbe essere la misura approssimativa degli ordini che 1’URSS sarebbe in grado di situare in America?
STALIN - È difficile dire in anticipo una cifra senza rischiare di cadere in errore. In ogni caso i crescenti bisogni dell’URSS e le enormi possibilità dell’industria degli USA offrono tutte le ragioni perché le dimensioni degli ordini si accrescano di alcune volte.
3. DOMANDA In alcuni circoli responsabili dell’America si ha l’impressione, del tutto determinata, che la reazione dei governi sovietico e americano sugli avvenimenti dell’Estremo Oriente degli ultimi sei mesi abbia una evidente affinità, e che in generale a seguito di ciò la divergenza tra la politica dei Soviet e quella dell’America sia venuta meno di quanto fosse finora.
Qual è la vostra opinione a questo proposito?
STALIN - Non c’è possibilità di dire qualcosa di determinato, perché purtroppo è molto difficile cogliere la sostanza della politica USA in Estremo Oriente. Per ciò che riguarda l’Unione Sovietica, essa si attiene e si atterrà a una ferma politica di mantenimento della pace sia col Giappone che con la Manciuria e, in generale, con la Cina.
4. DOMANDA Tra il vostro e il mio paese si ha una grande diversità, ma c’è anche una evidente affinità. Entrambi occupano un enorme territorio su cui non ci sono ostacoli al commercio come le barriere doganali. Di ottuse tradizioni, certamente, ce ne sono meno ad impedire l’attività economica in URSS e negli Stati Uniti che in altre potenze di primo piano. Il processo di industrializzazione nell’URSS è più simile al medesimo processo degli Stati Uniti che non nelle altre potenze europee occidentali. Nella precedente domanda io ho già indicato che in alcuni casi a Mosca e a Washington la politica non diverge così tanto come ci si potrebbe attendere. Infine, nonostante tutta la evidente differenza, tra i popoli americano e sovietico c’è senza dubbio una profonda simpatia. Dati questi fatti, non si potrebbe creare nelle menti di entrambi i popoli la convinzione che uno scontro armato tra entrambi i paesi non dovrà accadere mai e in nessuna circostanza?
STALIN - Non c’è niente di più facile che convincere i popoli di entrambi i paesi del danno e del delitto di un reciproco sterminio. Purtroppo però non sempre i problemi della pace e della guerra sono risolti dai popoli. Io non dubito che le masse popolari degli USA non volessero una guerra con i popoli dell’URSS nel 1918 (insieme con Giappone, Inghilterra e Francia) né continuare l’intervento militare contro l’URSS fino al 1919. Per ciò che riguarda l’URSS, è poco probabile che sia necessario dimostrare che i popoli dell’URSS, come pure il governo dell’URSS, vogliono che uno scontro armato tra i due paesi mai e in nessun luogo possa accadere.
5. DOMANDA. In America si sono diffuse contraddittorie notizie circa l’effettivo carattere del secondo piano quinquennale. È forse vero che nel periodo che va dal 1° gennaio 1933 fino alla fine del 1937, in maggior volume che finora, si soddisferanno i bisogni quotidiani della popolazione sovietica? In altre parole, si svilupperà realmente, in maggior misura che fino a oggi, l’industria leggera?
STALIN - Sì, l’industria leggera si svilupperà senz’altro in maggior misura di quanto si sia fatto fino ad oggi.