Stalin: Lettera al compagno Etcin

Compagno Etcin!

Non ho potuto leggere il vostro opuscolo (non ne ho avuto il tempo!), ma posso comunque rispondere brevemente alle vostre quattro domande.
1) Sulle "contraddizioni interne di partito". Dai tempi di Engels è diventato un assioma il principio secondo cui lo sviluppo dei partiti proletari avviene nel superamento delle contraddizioni interne di partito. Ed espressione di queste contraddizioni sono le divergenze aperte o velate che siano. Ossovskij qui ha sbagliato, poiché Ossovskij ha erroneamente considerato, per esempio, il nostro partito come il blocco di due classi antagoniste, cioè come la rappresentanza di queste classi, allorché il nostro partito (come le altre sezioni del Komintern) è in realtà la rappresentanza di una sola classe, e propriamente della classe operaia. Per cui da noi il discorso deve riguardare i partiti comunisti quali rappresentanze di una sola classe (quella proletaria).
2) Sul leninismo. Non può esserci dubbio che il leninismo rappresenta la tendenza più a sinistra (senza virgolette) presente nel movimento operaio mondiale. Nel movimento operaio si hanno tendenze d’ogni tipo, da quelle monarchico-feudali (del tipo della "Unione del popolo russo") e apertamente capitalistiche (del tipo dei cadetti), fino a quelle velatamente borghesi (come i socialdemocratici, - in particolare quelli di "sinistra" - anarchici, anarco-sindacalisti) e ultra "comunisti" di sinistra. Di tutti essi il leninismo rappresenta la tendenza più a sinistra e l’unica rivoluzionaria fino in fondo.
3) Sulle radici delle deviazioni di "sinistra" e di destra. In esse la radice è comune, nel senso che esse riflettono la pressione di classi a noi estranee. Le forme e i mezzi della lotta contro il partito sono differenti a seconda della diversità di quegli strati sociali che esse, cioè le deviazioni, rappresentano.
4) Sulla lotta su due fronti. Qui non c’è niente da chiarire. Non capisco perché il compagno Kantor non sia d’accordo con voi.
Saluti comunisti.

I. Stalin

27 febbraio 1931