ECCO QUELLO CHE DICEVANO DI STALIN IERI I REVIONISTI E FALSI COMUNISTI MASCHERATI

TOGLIATTI Segretario del PCI
"Invano avremmo sperato di andare avanti per riportare successi, se non avessimo avuto VOI, dirigente, animatore, capo geniale (...)
Noi sappiamo che senza di Voi, compagno Stalin, il popolo italiano si troverebbe oggi in condizioni incomparabilmente più dure (...)
Voi ci avete insegnato ad essere comunisti, a lottare in tutte le condizioni, ad essere fedeli sino all'ultimo ai principi del marxismo-leninismo, a servire la causa della emancipazione dei lavoratori. Ci impegnamo ad essere fedeli al vostro insegnamento (...)
Salutiamo in voi la forza invincibile della classe operaia, la realizzazione dei più alti ideali dell'umanità.
Vi auguriamo lunghi anni di vita e di salute, per il bene dei popoli dell'Unione Sovietica, per il bene della classe operaia e dei popoli del mondo intero. Gloria a Voi, compagno Stalin!''
(da "Rinascita'' n. 12 del 21 dicembre 1949 - Messaggio per il 70• compleanno di Stalin)

"Difficile è a me parlare oggi di Stalin; l'animo è oppresso dall'angoscia per la scomparsa dell'uomo più che tutti gli altri venerato ed amato, del maestro, del compagno, dell'amico. Giuseppe Stalin è un gigante del pensiero e dell'azione, con il suo nome verrà chiamato un secolo intero''.
("Commemorazione di Stalin'' alla Camera dei Deputati - "l'Unità'', 7 marzo 1953)

"(...) A voi, e prima di tutto al vostro grande capo il compagno Stalin, siamo debitori dei progressi compiuti dalla dottrina marxista in questo nuovo periodo della storia dell'umanità''.
(dal saluto dei comunisti italiani al XIX Congresso del PCUS, 1952).

"Non esiste al mondo un solo tribunale la cui composizione, le cui leggi, la cui procedura offrano una completa garanzia di equità non soltanto formale ma essenziale, pari a quella del Tribunale sovietico proletario, opera di una rivoluzione che ha troncato le radici di tutte le ingiustizie e di tutti i privilegi (...)
Nessuno può mettere in dubbio l'autenticità di fatti confermati da una riprova che è sempre stata considerata, da quando esistono al mondo una giustizia e dei giudici, come decisiva e irrefutabile: la confessione degli accusati''.
(da una collaborazione di Togliatti su "Il complotto contro la rivoluzione russa'')

NENNI Segretario del PSI
"La morte di Stalin priva l'Unione Sovietica del suo Capo e i lavoratori di tutto il mondo di una guida ferma e sicura. Stalin entra nella storia avendo dietro di sé una mole imponente di lavoro e di opere. Egli è stato l'organizzatore dell'Unione Sovietica dopo che la rivoluzione d'ottobre aveva scrollato dalle fondamenta la vecchia società russa. E quando lo Stato socialista ha dovuto affrontare la prova tremenda della guerra, che Stalin aveva tentato con ogni mezzo di evitare, si è visto che egli aveva costruito non sulle sabbie dell'utopia ma sul granito.
Con la certezza che l'opera di Stalin sarà portata a compimento, con profonda commozione noi socialisti ci inchiniamo di fronte alla salma del successore e continuatore di Lenin, esprimendo al governo sovietico e ai popoli sovietici le nostre profonde condoglianze''.
(da "l'Avanti!'' del 6 marzo 1953)

''Nessuno tra i reggitori di popoli ha lasciato dietro di sé, morendo, il vuoto che lascia il compagno Stalin. Da ieri manca qualcosa all'equilibrio del mondo. In questa constatazione, che è comune a tutti, amici e avversari, è il riconoscimento unanime della grande personalità che scompare (...)
Ogni uomo in buona fede deve correggere l'errore di credere che Stalin fosse un dittatore sostenuto da un sistema di forza (...)
(dalla commemorazione tenuta alla Camera dei deputati - "l'Avanti!'' del 7 marzo 1953)

"E' confermato clamorosamente che Stalin non si reggeva su di un sistema di violenza tirannica ma sulla adesione dei popoli sovietici''.
(da "l'Avanti!'' del 15 marzo 1953)

"L'assegnazione ad un italiano del premio internazionale per il consolidamento della pace, intitolato al nome del vostro grande capo Giuseppe Stalin, è qualcosa di più che un onore (...)''.
(per il conferimento del Premio Stalin'' per la pace - "l'Avanti!'' del 12 luglio 1952)

"Stalin, nell'atto in cui prendevo congedo da lui, mi disse, battendomi una mano sulla spalla: `Continuate, compagno Nenni, il vostro utile lavoro'''.
("Ritorno dall'URSS'' - "l'Avanti!'' del 3 agosto 1952)

KRUSCIOV Segretario generale del Partito comunista sovietico e autore del famigerato "Rapporto segreto'' al XX Congresso del PCUS nel 1956
"I `Problemi economici del socialismo nell'URSS' del compagno Stalin rappresentano un nuovo, inestimabile contributo alla teoria del marxismo-leninismo. Il compagno Stalin, sviluppando in modo creativo la scienza marxista-leninista, ha elaborato per il partito e per il popolo sovietico la teoria del carattere delle leggi economiche del capitalismo contemporaneo e del socialismo, la teoria delle condizioni che consentono di attuare il passaggio dal socialismo al comunismo (...)
I capi del Partito, Lenin e Stalin, hanno sempre avuto cura di conservare la purezza delle file del partito. I nemici del partito, i traditori trotzkisti-bukariniani, hanno cercato più volte di portare la divisione nelle file del partito e indebolirne l'unità. Il nostro partito, sotto al guida di Stalin, ha fatto fallire tutti i tentativi dei nemici del leninismo di infrangere l'unità delle file del partito (...)
Evviva il saggio capo del partito e del popolo, l'animatore e l'organizzatore di tutte le nostre vittorie, il compagno Stalin!''
(al XIX Congresso del PCUS - Mosca, ottobre 1952)

BULGANIN Capo del governo russo
"Il nostro Partito è arrivato al suo XIX Congresso unito; strettamente raggruppato intorno al CC leninista-staliniano, attorno al compagno Stalin. Viva la grande, invincibile bandiera del nostro Partito, la bandiera di Lenin e di Stalin. Viva la nostra guida ed educatore, il grande Stalin''.
(al XIX Congresso del PCUS - Mosca, ottobre 1952)

MOLOTOV Ministro degli esteri russo
"Il nome del capo del nostro Partito, il nome di Stalin esprime le migliori speranze ed aspirazioni di tutta l'umanità progressiva. Viva il Partito di Lenin e di Stalin. Possa il nostro caro e grande Stalin vivere in buona salute per molti anni. Gloria al compagno Stalin, grande capo del Partito e del popolo. Viva il caro Stalin!''
(al XIX Congresso del PCUS - Mosca, ottobre 1952)

MIKOYAN Vice presidente del Consiglio dei ministri sovietico
"Il nostro potente partito, riunito nel suo XIX Congresso, rende dovuto omaggio all'uomo che ci ha educati, che ci ha organizzati, che ci ha guidati attraverso tutte le difficoltà e le prove e che ci conduce con sicurezza verso il completo trionfo del comunismo; rende omaggio al genio di Stalin, al grande edificatore del comunismo.
Il compagno Stalin illumina le nostre vite con la vivida luce della scienza. Egli ci dona un programma di azione e guida i nostri vittoriosi sforzi verso l'edificazione del comunismo. Gloria al grande Stalin!''
(al XIX Congresso del PCUS - Mosca, ottobre 1952)

"Il compagno Stalin ha sviluppato ed elevato la teoria marxista-leninista ad una altezza senza precedenti (...) Il compagno Stalin è il possente continuatore della causa di Lenin. Il compagno Stalin è Lenin stesso. Il compagno Stalin è il possente architetto del comunismo''.
(dalla "Pravda'' in occasione del settantesimo compleanno di Stalin)
MALENKOV Ministro sovietico
per le centrali elettriche
"(...) Innanzi tutto al nostro capo e maestro, compagno Stalin, il quale ha sostenuto l'unità leninista del partito, il partito deve la incrollabile unità delle sue file''.
"(...) Quanto a quei paesi `liberi' come la Grecia, la Turchia e la Jugoslavia, essi sono già stati trasformati in colonie americane: i dirigenti della Jugoslavia - tutti questi Tito, Karleli, Rankovic, Djilas, Pijade e soci - sono da molto tempo agenti americani, che hanno compiuto atti spionistici e di sabotaggio contro l'Urss e i paesi di democrazia popolare obbedendo agli ordini dei loro padroni americani''.
(dal rapporto sulla attività del CC del PCUS, pronunciato il 5 ottobre 1952)

"(...) ha finito il glorioso cammino della sua vita il nostro Maestro e Capo, il più grande genio dell'umanità, Giuseppe Vissarionovic Stalin.
"(...) la causa di Stalin vivrà nei secoli ed i posteri grati glorificheranno il nome di Stalin come facciamo ora noi tutti''.
(dall'elogio funebre di Stalin pronunciato il 9 marzo 1953 nella Piazza Rossa di Mosca)

SUSLOV membro del Presidium del CC del PCUS
"Il partito di Lenin e di Stalin ha percorso vittoriosamente questo cammino, grazie al fatto che il nostro partito e tutto il popolo sovietico, con inflessibile volontà e grande saggezza, sono stati guidati lungo la via leninista dal genio dell'umanità, dal nostro amato capo e maestro, il compagno Stalin''.
(al XIX Congresso del PCUS - Mosca, ottobre 1952)

THOREZ Segretario del Partito comunista francese
"I nemici del popolo e i loro vari agenti fingono di schernire ciò che loro chiamano il `culto di un uomo solo' (...) non passa giorno in cui questi scellerati non lancino insulti e accuse contro Stalin, il migliore degli uomini, il primo dei combattenti per la libertà e la pace, il gigante del pensiero e dell'azione rivoluzionaria''.
(da "l'Humanité'' del 22 dicembre 1949)

DUCLOS Vice segretario del Partito comunista francese
"I comunisti francesi sapranno restare fedeli ai principi staliniani del partito, della lotta implacabile contro le deviazioni della linea marxista-leninista (...) Gloria immortale a Stalin, guida amata dei lavoratori di tutti i paesi, architetto del comunismo! La sua memoria sarà eternamente nei nostri cuori. I suoi insegnamenti illumineranno sempre il nostro cammino (...) Compagno Stalin, i comunisti francesi saranno degni di Voi''.
(da "l'Unità'' del 7 marzo 1953)

ULBRICHT Segretario del Partito comunista della Germania orientale
"Stalin ha continuato l'opera di Lenin e l'ha portata a nuove elevate sfere di scienza e di sviluppo sociali''.
(da "Il testamento del Grande Stalin'', su tutti i giornali della Germania Est dell'8 marzo 1953)

SCOCCIMARRO membro del CC del PCI
"Scompare con Stalin un gigante del pensiero e dell'azione, una di quelle figure che hanno impresso un'orma che nessuno potrà cancellare. E la sua vita appare a tal punto grandiosa e prestigiosa da colpire non soltanto l'intelligenza ma anche l'immaginazione degli uomini (...)
Il suo spirito, il suo pensiero e la sua volontà sopravvivono ora nei discepoli da lui formati, che continueranno la sua opera e come lui dovranno lottare per la difesa della pace''.
(Commemorazione di Stalin al Senato, da "l'Unità'' del 7 marzo 1953)