Convocazione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Successo del test nucleare della Repubblica democratica popolare di Corea
I paesi imperialisti con alla testa Usa, Cina e Russia condannano Pyongyang
"In linea con la richiesta dei nostri scienziati e tecnici, la nostra Repubblica ha condotto con successo un test nucleare sotterraneo il 25 maggio, come parte delle misure volte a rafforzare le sue capacità nucleari di autodifesa", dichiarava un funzionario nordcoreano all'agenzia ufficiale Kcna a conferma dell'esperimento deciso dal governo di Pyongyang.
Un esperimento annunciato a fine aprile dal governo nordcoreano in risposta alla condanna da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu dopo il successo di un altro test, il lancio di un missile a lunga gittata del 5 aprile. Pyongyang aveva deciso inoltre di abbandonare i negoziati sul nucleare.
I paesi imperialisti con alla testa Usa, Cina e Russia condannavano il test nucleare. Il presidente americano Barack Obama affermava che "la Corea del Nord sta sfidando direttamente e in modo sconsiderato la comunità internazionale. Il programma nucleare nordcoreano e i test missilistici rappresentano una grave minaccia alla pace e alla sicurezza del mondo, e io condanno queste irresponsabili azioni. Gli Stati Uniti e la comunità internazionale sono chiamati a reagire".
Rispondeva prontamente all'appello degli Usa il governo cinese che si dichiarava "fortemente contraria" all'esperimento e accusava Pyongyang di aver "ignorato le obiezioni della comunità internazionale" al proseguimento del suo programma nucleare. Il club delle potenze nucleari militari imperialiste vuole il monopolio delle armi nucleari e il diritto di concedere deroghe a chi gli pare, vedi il caso di Israele o di India e Pakistan.
La sera del 25 maggio il Consiglio di sicurezza dell'Onu, convocato in riunione straordinaria su richiesta del Giappone, condannava all'unanimità il nuovo test nucleare e decideva di preparare una risoluzione che potrebbe comportare nuove sanzioni nei confronti di Pyongyang. La condanna era espressa dall'ambasciatore russo Vitaly Churkin, a nome del Consiglio che presiede nel mese di maggio.
Il governo di Pyongyang rispondeva alle minacce il 26 maggio con l'annuncio di un nuovo esperimento, il lancio di due nuovi missili a corto raggio, quale preparazione in caso di "attacco preventivo" da parte degli Stati Uniti. Secondo l'agenzia stampa sudcoreana Kcna, si tratterebbe di due missili, uno terra-aria e un altro antinave, con una portata di 130 chilometri che sono stati lanciati dalla costa orientale, vicino alla città di Hamhung. In una nota diffusa dall'agenzia di Stato della Repubblica democratica popolare di Corea si afferma che "il nostro esercito e il nostro popolo sono pronti per la battaglia contro qualsiasi sconsiderato tentativo degli Stati Uniti di attacco preventivo".

27 maggio 2009