Lo racconta Secchi, il capo italiano della influente lobby internazionale, a "Il Fatto"
La Trilateral entusiasta di Monti
Il premier italiano era presidente della sezione europea del gruppo "massonico" fondato dal banchiere Usa Rockefeller

"Quando il nostro reggente europeo Mario Monti ha ricevuto l'incarico dal Quirinale e stava per formare il governo noi eravamo riuniti: curiosa coincidenza, non l'abbiamo scelto noi", sostiene in una intervista a Il Fatto del 26 aprile scorso Paolo Secchi, il presidente di Trilateral Italia, la sezione nazionale della influente lobby internazionale di cui appunto Monti è stato presidente della sezione europea.
Monti "è uno dei nostri", ha mantenuto la condivisione dei "principi di fondo su economia, finanza, riforme, bilancio, sviluppo" e nella Trilateral "tutti sono contenti e ammirati" per il suo lavoro afferma Secchi che constata la "continuità" fra "il Monti in Commissione Trilateral e il Monti a Palazzo Chigi". "È un fatto positivo - commenta Secchi - non è l'unico che passa per le nostre stanze, da Jymmi Carter a Bill Clinton, da Romano Prodi fino al greco Lucas Papademos (primo ministro dimissionario ma ancora in carica, ndr)".
Nel governo italiano la Trilateral è presente anche con il sottosegretario agli Esteri Marta Dassù; Monti e Dassù hanno formalmente lasciato le proprie cariche prima di insediarsi nel governo. Ma non sono i soli vicini alla lobby, fra gli "amici" Secchi cita anche i ministri Corrado Passera e Lorenzo Ornaghi.
Ricordiamo che la Trilateral è il gruppo di studio fondato nel 1973 dal banchiere americano David Rockefeller e a cui aderirono personaggi che poi sarebbero divenuti presidenti e consiglieri del calibro di Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski che hanno accompagnato alla Casa Bianca le amministrazioni dei repubblicani e dei democratici. Gli incontri della Trilateral sono privati e soprattutto è secretato il contenuto e le posizioni espresse. Si conosce il numero ristretto dei componenti, massimo 200 in Europa, 18 in Italia.
La sede italiana fu voluta a Torino da Gianni Agnelli e ne fanno parte tra gli altri John Elkann e Marco Tronchetti Provera, il senatore del PDL e ex direttore del Sismi Luigi Ramponi, il vicesegretario del PD Enrico Letta, l'ex ministro Giulio Tremonti. Carlo Secchi era entrato come rettore della Bocconi e come consigliere di diverse società tra le quali Mediaset e Pirelli, in seguito è diventato presidente della sezione. A capo di quella europea, al posto di Monti è stato eletto Jean Claude Trichet, l'ex capo della BCE che ha lasciato il posto a Mario Draghi.

23 maggio 2012