Sarkozy-Zapatero-Frattini spingono l'Ue a cacciare i migranti

L'ultimo atto del commissario agli interni dell'Unione europea Franco Frattini, prima delle dimissioni per assumere la carica di ministro degli Esteri nel governo Berlusconi, è stato il lavoro per la definizione della proposta di direttiva comunitaria per uniformare "i criteri e i procedimenti da applicare per il ritorno", ossia le espulsioni di clandestini, negli stati membri. La bozza del documento lasciata al Coreper, il Consiglio degli ambasciatori dei Paesi Ue, è stata approvata il 22 maggio; verrà discussa il 5 e 6 giugno a Bruxelles nella riunione dei ministri degli Interni dei 27 e passerà il giorno successivo al voto dell'assemblea di Strasburgo. Con buone possibilità di passare grazie all'intesa anti migranti raggiunta tra Sarkozy e Zapatero, decisi nel portare a conclusione il lavoro di Frattini.
"Questa direttiva - afferma una nota del Consiglio diffusa a Bruxelles - stabilirà una serie di regole comuni applicabili a cittadini di Paesi terzi presenti illegalmente sul territorio degli Stati membri", a cominciare appunto dalla norma della detenzione amministrativa fino a 18 mesi che già applicano Gran Bretagna e Germania e fissando in cinque anni il divieto per gli espulsi di entrare nuovamente sul territorio dell'Unione europea.
Una misura repressiva che potrebbe colpire circa 8 milioni di migranti, molti dei quali lavorano in nero; tanti sono i "clandestini" secondo stime della Commissione europea. Potranno essere detenuti anche bambini, pur solo per "periodi brevissimi" e l'invio presso i centri di internamento può essere deliberato dall'autorità giudiziaria ma anche da quella amministrativa.
La detenzione massima dei 18 mesi è "riservata a casi particolari", spiega la nota. La norma parte da sei mesi, che possono essere prolungati al massimo di altri 12 in casi come la mancanza di cooperazione da parte del Paese di origine del clandestino, con il rifiuto di riprenderlo o "per ritardi nell'ottenimento dei documenti necessari da parte dei paesi terzi". In altre parole il migrante può essere detenuto fino a 18 mesi e cacciato per responsabilità non sue.
La Commissione europea ha messo a punto un detttagliato protocollo comunitario di espulsione per otto milioni di migranti grazie soprattutto a un accordo tra Sarkozy e Zapatero. Il destro Sarkozy vuole aprire in pompa magna il semestre di presidenza francese della Ue, che inizia il primo luglio, il socialista Zapatero ribadire la sua politica della mano dura contro gli illegali; tra il 2004 ed il 2007 Madrid ne ha rimpatriati 370 mila, più di quelli rispediti a casa dal precedente governo di destra di José Maria Aznar.

28 maggio 2008