Col pretesto di combattere il terrorismo L'Ue si blinda e si fascistizza D'accordo governi di "centro-destra" e "centro-sinistra". Clausola della solidarietà in caso di attacco terroristico Prodi: "Da stasera Europa più forte" L'atteso vertice di primavera dei capi di Stato e di governo della Ue, doveva rilanciare l'agenda di Lisbona, che prospetta l'ambizioso obiettivo, entro il 2010, di fare dell'Europa la "più competitiva economia del mondo, basata sulla conoscenza e la piena occupazione", discutere della Costituzione su cui permangono forti contraddizioni interimperialistiche, preparare la "festa" per l'allargamento a 25. Temi questi che sono scalati in secondo piano, nelle conclusioni del 26 marzo della presidenza del Consiglio europeo. A Bruxelles i Quindici hanno dedicato tutta la prima giornata del vertice alla "lotta al terrorismo", incamerando, puntualizzando e rafforzando quel crogiuolo di misure fasciste annunciate dai ministri degli Interni e della Giustizia dell'Ue nell'incontro del 19 marzo svoltosi sempre nella capitale belga. Il pretesto degli attentati di Madrid dell'11 marzo è chiaro ed evidente. A tambur battente i Quindici hanno ufficializzato un accordo che c'era già, preparato da tempo, almeno da dopo l'11 settembre americano. La "Dichiarazione sulla lotta al terrorismo", adottata dai capi di Stato e di governo dell'Ue, annuncia infatti al mondo che la superpotenza europea si blinda e si fascistizza, e chi la tocca da ora in avanti dovrà fare i conti con un apparato repressivo di prima grandezza. Il documento si apre con una serie emblematica di dichiarazioni: "La minaccia ci riguarda tutti. Un atto terroristico contro un paese riguarda l'intera comunità internazionale. Non ci deve essere nessuna debolezza e nessun compromesso nell'affrontare i terroristi. Nessun paese al mondo può considerarsi immune". Di seguito l'adozione solenne della clausola di solidarietà, già prevista dalla bozza di Trattato costituzionale all'articolo 42: "Gli Stati membri e aderenti agiscono in spirito di solidarietà se uno di essi è vittima di un attacco terroristico. Essi mobilitano tutti gli strumenti a loro disposizione, incluse le risorse militari, per prevenire le minacce terroristiche sul territorio di uno di loro". "Prevenzione del terrorismo", i Quindici fanno propria dunque la teoria dell'Hitler di Washington, Bush, e si dicono disposti a scatenare anche una guerra per schiacciare, con questo pretesto, rivolte e ribellioni sia nei paesi dell'Ue che fuori, come aveva ricordato il solerte ministro degli Interni italiano Pisanu il 19 marzo a Bruxelles. Nella stessa Dichiarazione si legge altresì che all'Alto rappresentante per la politica estera e di difesa, Javier Solana, viene dato mandato di "integrare nel Segretariato del Consiglio una cellula di intelligence su tutti gli aspetti della minaccia terroristica" e che "Il Consiglio europeo è d'accordo con la creazione della posizione di un coordinatore antiterrorismo" che lavorerà nell'ambito dello stesso Segretariato del Consiglio e coordinerà il lavoro del Consiglio. L'incarico è stato affidato all'olandese Gijs de Vries, 48 anni, attuale ambasciatore olandese dell'Ue, è stato sottosegretario agli Interni di Amsterdam nel periodo 1998-2002. Tra il 1984 e il 1998 è stato deputato al parlamento europeo, dove ha ricoperto nel 1994 il ruolo di presidente del gruppo liberale. Nel periodo tra l'ottobre 2002 e luglio 2003 è stato rappresentante del governo olandese presso la Convenzione incaricata di elaborare la bozza di Costituzione europea. Ha avuto anche un ruolo importante nella campagna europea per la creazione dell'inaccettabile╔ Tribunale penale internazionale. Ma non è finita qui. La Dichiarazione dei Quindici sentenzia che l'Agenzia europea per il controllo delle frontiere dovrà essere operativa entro il primo gennaio 2005 e che va accelerata alla fine del 2004 l'adozione delle proposte reazionarie per l'introduzione dei dati biometrici (scansione del volto e impronte digitali) nei visti e nei permessi di soggiorno e successivamente nei passaporti dei cittadini dei paesi Ue. Inoltre il Consiglio dovrà individuare le misure per "migliorare l'efficacia e l'efficienza del meccanismo creato per congelare i beni dei terroristi e per individuare i veri beneficiari dei conti bancari", mentre verranno creati un registro europeo dei passaporti rubati, una banca dati europea delle condanne e delle interdizioni collegate al terrorismo, un archivio europeo del materiale giudiziario. Infine saranno introdotti standard comuni per la conservazione dei dati telefonici e Internet e saranno varate misure per rafforzare la sicurezza nei porti e sulle navi. L'esito del vertice di Bruxelles ha rimarcato piena identità di vedute tra i governi di "centro-destra" e "centro-sinistra". Per Berlusconi "è uscita la volontà di tutti di coordinarsi per combattere questa guerra che è la guerra di tutti". Entusiasta il presidente della Commissione Prodi: "Da stasera l'Europa è un po' più forte contro il terrorismo". |