La Valdisieve in piazza contro tutti gli inceneritori
Oltre 2.000 manifestanti bocciano il piano interprovinciale di Firenze e chiedono l'adesione al Movimento "Rifiuti zero". Volantinaggio del PMLI
Le giunte PD duramente criticate dalla popolazione

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Rufina del PMLI
Forse neanche la Rete Ambientale della Valdisieve (Comitato Valdisieve, Associazioni Valdisieve e Vivere in Valdisieve), si aspettava una così grande risposta della popolazione alla manifestazione organizzata per sabato 13 aprile a Pontassieve (Firenze).
Fin dal primissimo pomeriggio i promotori erano all'opera per predisporre al meglio il concentramento dell'iniziativa in piazza Cairoli; banchini informativi, un plastico che evidenzia l'impianto di Selvapiana (chiuso nel 2010) a fronte del progetto del nuovo mega inceneritore grande otto volte l'attuale, assieme a tantissime bandiere blu con su scritto "Verso rifiuti Zero", due "totem" con esposti alcuni estratti dei documenti informativi proposti che illustravano gli elevati costi dell'impianto, la sua dannosità per salute pubblica e ambiente, e le alternative alla pratica dell'incenerimento.
In anteprima nazionale (la campagna ufficialmente è iniziata domenica 14 aprile), a Pontassieve erano presenti banchini di raccolta firme per la proposta di legge "Rifiuti Zero".
Il corteo, dopo aver attraversato la frazione di San Francesco a Pelago, ha percorso il ponte mediceo e ha risalito il borgo di Pontassieve per terminare nella piazza antistante il palazzo comunale. Da segnalare il grande dispiegamento di "forze dell'ordine", oltre alla polizia municipale anche carabinieri e polizia di Stato, assolutamente ingiustificato per un'iniziativa del genere.
Una serie di grandi striscioni apriva il corteo, componenti la frase "Salviamo la Valdisieve dal Mega Inceneritore", accompagnata da un'auto con altoparlanti che per tutto il percorso ha illustrato le motivazioni della battaglia; subito dietro i numerosissimi abitanti della Valdisieve con le bandiere riportanti il nome della giornata "Verso rifiuti zero", alcune bandiere dei movimenti No TAV, dei comitati per l'acqua pubblica, dei No Tunnel di Firenze e dei CUB Toscana. All'iniziativa hanno partecipato anche i comitati ambientali del Mugello, della Versilia e di Prato; fra i cartelli e gli striscioni più significativi citiamo "Ricicla gli spazi, Rifiuta gli inceneritori" del gruppo locale Voci dalla Macchia e gli striscioni degli organismi promotori. Durante il corteo, oltre alla musica che l'ha accompagnato in due punti ben distinti, sono stati lanciati alcuni slogan d'opposizione all'incenerimento e per la strategia Rifiuti Zero ed altri di critica alle amministrazioni locali, tutte targate PD, ed in particolare verso i sindaci Mairaghi di Pontassieve e Pinzani di Rufina, accusati di irresponsabilità sul tema e di antidemocraticità per non aver mai voluto ascoltare la popolazione.
Assenti ufficialmente le bandiere dei partiti, così come richiesto dagli organizzatori, alla manifestazione hanno partecipato militanti del PRC, del Movimento 5 Stelle e di SEL, alcuni dei quali riconoscibili dalle spille indossate. I compagni delle Organizzazioni di Rufina e di Vicchio del Mugello del PMLI hanno diffuso oltre 400 volantini sul tema dell'inceneritore di Selvapiana, ben accolti dai manifestanti. Il nostro Partito e Il Bolscevico avevano aderito ufficialmente all'iniziativa, che ha raccolto numerose altre adesioni.
A conclusione del corteo si sono susseguiti alcuni interventi fra i quali la lettura del comunicato stampa degli organizzatori sulla manifestazione (che pubblichiamo integralmente). La piazza poi è stata teatro di numerosi spettacolini teatrali con attori improvvisati e divertenti scenette sul tema della giornata, musica ed altro.
La manifestazione è stata la prima dai tempi del secondo dopoguerra direttamente organizzata dalla popolazione della Valdisieve in opposizione alle scelte delle giunte; maggior valore assume quindi la grande partecipazione di lavoratori, pensionati, donne e soprattutto giovani e bambini, in una zona da sempre "ovattata" dall'elettoralismo della "sinistra" parlamentare che qui come altrove si trova in piena crisi, divisa fra le strategie per poter trovare credibilità e consensi alle elezioni amministrative del prossimo anno nelle quali sarà rinnovato il Consiglio comunale col sindaco Mairaghi in scadenza di secondo mandato, e la necessità conseguente di far credere che nel PD esiste una corrente progressista che avversa gli inceneritori, capace di essere indipendente dalla volontà dei suoi vertici provinciale e regionale, consapevole che l'inceneritore di Selvapiana sarà il tema principale sul quale si giocherà gran parte della futura campagna elettorale alla prossime amministrative.
La popolazione però è sempre più cosciente e a ben vedere siamo certi che dopo la manifestazione odierna sarà capace di lottare fino in fondo in barba ai tentativi "soporiferi" dei politicanti locali; consapevole che solo la lotta di massa potrà liberare la Valdisieve (e poi l'Italia intera) dallo spettro dell'inceneritore e dei suoi annessi danni all'ambiente e alla salute, alle potenzialità agricole, turistiche e occupazionali.
Uniti e con la lotta di massa si può vincere questa battaglia.

17 aprile 2013