Sposando la proposta del "contratto unico"
Veltroni attacca l'art.18
La Casa del fascio lo appoggia
Veltroni come Berlusconi? Per quanto riguarda l'attacco all'art.18 dello "Statuto dei lavoratori" che vieta il licenziamento senza "giusta causa" pare di sì! Il neoduce, come è noto, provò a cancellarlo nel 2003 nell'ambito della legge delega n.30 sul "mercato del lavoro" ma la forte protesta lavoratrice e popolare lo costrinse a tornare sui suoi passi.
Ora ci riprova il candidato alla carica di segretario del costituendo Partito Democratico (PD), Walter Veltroni, appoggiando la proposta del senatore della Margherita nonché ex ministro del Lavoro del primo governo Prodi, Tiziano Treu. Una proposta per introdurre il "contratto unico" di assunzione per i giovani, avanzata il 18 settembre in un convegno dedicato, paradossalmente, alla lotta alla precarietà, presenti sia Veltroni che il suo vice Dario Franceschini.
Tale proposta prevede un contratto d'ingresso lungo tre anni nel corso dei quali sono sospese le tutele previste nell'art.18. Suddiviso in tre fasi: la prima legata al periodo di prova più lungo dell'attuale; la seconda riguarderebbe l'inserimento; la terza una fase con tutele che crescono fino a raggiungere quelle dei contratti attuali. Treu parla di contratto a tempo indeterminato e flessibile. La prima affermazione è falsa visto che per ben tre anni il padrone può fare quello che vuole, anche licenziare, senza dover rendere conto a nessuno. La seconda affermazione è vera poiché i giovani assunti con questo "contratto unico" sono sotto ricatto e quindi costretti a piegarsi a tutte le disposizioni aziendali, anche le più odiose e insopportabili.
Tra l'altro questo "contratto unico" andrebbe ad aggiungersi agli altri numerosissimi contratti precari previsti nella legge 30 riconfermata in toto nell'accordo del 23 luglio 2007 su welfare e "mercato del lavoro" sottoscritto da governo, sindacati e associazioni padronali.
Dal momento che le tutele contenute nell'art.18 agiscono solo nelle aziende sopra i 15 dipendenti, pare logico pensare che la proposta di Treu, apprezzata da Veltroni, di sospensione temporale di queste tutele, riguardi proprio queste aziende. Ne sarebbe assai contenta, non ne dubitiamo, la Confindustria che da anni rivendica provvedimenti del genere.
Il leader candidato del PD, Veltroni, ha dato insomma il suo sostanziale sostegno, incoraggiando Treu ad andare avanti. "Parliamone ancora - ha detto - questo contratto può dare sicurezza sia ai giovani sia alle imprese". "Discutiamone - ha aggiunto - perché oggi esiste un problema generazionale, un ragazzo che entra nel mondo del lavoro sa bene che comincia un'esperienza lunga e incerta".
La posizione di Veltroni favorevole a rimettere mano all'art.18, manco a dirlo, è piaciuta alla Casa del fascio che non ha mancato di farlo sapere pubblicamente. Mentre i vertici sindacali confederali si sono mostrati (solo!) scettici.

26 settembre 2007