Linea morbida sull'evasione fiscale
Il vertice straordinario dell'Ue rimanda ogni decisione all'incontro di giugno
Il lavoro ai giovani può aspettare per i governanti borghesi e imperialisti
Mercato unico sull'energia entro il 2014

Il vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell'Unione Europea (Ue) che si è svolto il 22 maggio a Bruxelles aveva all'ordine del giorno quali argomenti principali il tema della lotta all'evasione fiscale con la definizione di regole di trasparenza bancaria e fiscale e l'avvio del mercato unico europeo dell'energia. Per iniziativa del nuovo presidente del consiglio italiano Enrico Letta, o almeno così l'ha venduta nella conferenza stampa a fine vertice, è calato sul tavolo il tema della lotta alla disoccupazione, in particolare giovanile, che per effetto combinato della crisi economica e degli interventi dei governi centrati solo sulle politiche di tagli ai bilanci e sui salvataggi delle banche è diventata una questione drammatica in molti paesi europei e non solo.
La discussione tra i rappresentanti dei 27 paesi Ue ha prodotto un intervento morbido sull'evasione fiscale, la decisione di dare il via al mercato unico sull'energia entro il 2014 per ribattere al "vantaggio competitivo" acquisito dalla concorrente Usa nelle nuove tecniche di ricerca e sfruttamento del gas, il rinvio al vertice ordinario di giugno del problema di come affrontare la questione della disoccupazione. Il lavoro ai giovani non è un tema urgente e può aspettare per i governanti borghesi e imperialisti.
Il presidente del Consiglio europeo Hermann Van Rompuy "ha accolto la nostra proposta e ha comunicato ai leader che al summit di giugno la lotta alla disoccupazione giovanile, l'incubo del nostro tempo, sarà uno dei punti qualificanti", annunciava Letta, che rendeva noto l'appuntamento del 31 maggio con Van Rompuy a Roma per preparare il vertice del 27 e 28 giugno, "per riempirlo di contenuti". Forse sarà più importante l'esito dell'incontro bilaterale tra la Merkel e il francese Hollande del giorno precedente il vertice, ma tanto basta a Letta per sbandierarlo come un suo successo. La Cancelliera, che già guarda alle elezioni politiche tedesche del prossimo settembre, ha rilanciato e annunciato l'intenzione di ospitare il prossimo 3 luglio a Berlino un incontro tra i ministri del lavoro che permetta uno scambio di idee sulla lotta alla disoccupazione. Incontri, chiacchiere e niente misure concrete.
Poche anche quelle in merito alla lotta all'evasione fiscale che era stata discussa il 14 maggio in sede Ecofin, il vertice dei ministri delle Finanze dell'Unione Europea. Il ministro tedesco Wolfgang Schaeuble aveva annunciato "l'accordo unanime sul mandato alla Commissione europea per negoziare con i paesi terzi sulla questione fiscale", ossia il mandato per "cominciare a negoziare" con i paradisi fiscali europei, i cosiddetti paesi terzi e cioè Svizzera, Monaco, Liechtestein, Andorra e San Marino, le regole per lo scambio delle informazioni fiscali. Una definizione di nuovi accordi che potrebbe aprire la strada anche all'abolizione del segreto bancario.
A dire il vero a mantenere attivo il segreto bancario vi sono in Europa anche Lussemburgo e Austria, che fanno parte della Ue e che hanno dichiarato di accettare le proposte del vertice solo in presenza di un accordo con i cinque paesi a loro limitrofi. Secondo i due paesi le regole di maggiore trasparenza o valgono per tutti o altrimenti chi le può mantenere è avvantaggiato nell'attirare e nascondere capitali leciti e illeciti da sottrarre al fisco. Capitali che se lasciano i paradisi europei possono scegliere tra un numero ancora maggiore a spasso per il mondo. Tanto che l'inglese Cameron ha confessato che nella lotta all'evasione fiscale si fa poca strada se la questione non è decisa almeno a livello del G8 o del G20, dai maggiori paesi capitalisti. Come dire dai maggiori beneficiari dei paradisi fiscali. Una presa in giro.
Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha invece aperto i lavori tuonando che "è ora di rafforzare la lotta all'evasione", la lotta contro "pratiche inaccettabili" che permettono di evadere milioni di euro di tasse
E al termine del vertice il premier lussemburghese Jean-Claude Juncker ha annunciato le tappe degli interventi: "Ci sarà lo scambio automatico delle informazioni bancarie a partire dal primo gennaio 2015". Indipendentemente da come andranno i negoziati coi paesi terzi ma solo sugli "interessi di risparmio". Mentre l'estensione sugli altri tipi di redditi "dipenderà dai negoziati con la Svizzera". E mentre multinazionali come la Apple, il cui caso era scoppiato alla vigilia del vertice, continueranno a fare maggiori profitti con l'elusione fiscale grazie alla possibilità di scegliersi le sedi legali nel paese dove pagano meno tasse, le controllate irlandesi in questo caso.
Riguardo alla questione energetica gli interessi dei paesi imperialisti europei sono toccati più nel vivo e nel comunicato finale del vertice si afferma che "resta cruciale intensificare ulteriormente la diversificazione delle forniture energetiche dell'Europa e sviluppare le risorse energetiche locali", e si affida alla Commissione Ue il compito di "valutarne un ricorso più sistematico" all'uso del gas di scisto in Europa, nell'ottica di uno "sfruttamento sicuro, sostenibile e (soprattutto, ndr) redditizio". Tra i capi di stato e di governo dell'Ue "vi è forte consapevolezza che scoperte recenti e shale gas (gas di argilla, ndr) negli Usa stanno creando asimmetria di competitività" nel settore energetico "che preoccupa tutti", ha spiegato Letta secondo il quale il più avanzato livello di utilizzo che gli Stati Uniti stanno facendo di questo gas prodotto da un certo tipo di giacimenti di argille ha assicurato agli Usa "un vantaggio competitivo". L'Ue imperialista deve correre ai ripari e a Bruxelles ha deciso di arrivare al "completamento del mercato unico interno dell'energia" entro il 2014, con l'obiettivo di sviluppare le interconnessioni delle reti di distribuzione dentro la Ue nel 2015.

29 maggio 2013