Siglato un importante accordo Ucraina-Italia in previsione del summit generale di primavera
La formula di pace di Zelensky alla base della risoluzione del conflitto
Continuano i criminali bombardamenti nazizaristi russi contro i civili. A Odessa il presidente Zelensky e il premier greco Mitsokatis sfuggono alle esplosioni
L’eroica resistenza ucraina infligge dure perdite all’aggressore
Cinque persone sono morte in seguito all'attacco russo lanciato il 6 marzo contro le infrastrutture portuali di Odessa. Esplosioni sono avvenute a pochi metri dal convoglio di auto che trasportava il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, pochi minuti prima che i due leader si incontrassero indenni nella città. Secondo la televisione privata SKAI, le esplosioni sono avvenute a soli 150 metri dal convoglio e sono state causate da un attacco di un drone russo. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato sui social media che l'operazione ha preso di mira un “hangar in una zona portuale di Odessa in cui venivano preparati droni marini per l'uso in combattimento da parte delle forze armate ucraine".
"Abbiamo sentito e visto questo attacco oggi (a Odessa, ndr). Vedete con chi abbiamo a che fare. A loro non importa dove colpire. So che ci sono state delle vittime. Non conosco i dettagli, ma so che ci sono morti e feriti": lo ha detto il presidente ucraino Zelensky nella conferenza stampa con il premier greco Mitsotakis, come riportato da “Rbc Ucraina”. "Alla fine (della visita), abbiamo sentito il suono delle sirene dei raid aerei e delle esplosioni molto vicino a noi. Non abbiamo avuto il tempo di andare nei rifugi", ha affermato Mitsotakis, parlando di "un'esperienza impressionante". L’ennesimo crimine di guerra dei nazizaristi russi, con civili innocenti morti dilaniati.
Morti e feriti anche il giorno dopo a Sumy, nel Nord dell'Ucraina, per un attacco missilistico russo. Lo hanno reso noto fonti di Kiev senza poter fornire un bilancio preciso delle vittime, mentre hanno riferito che sono stati danneggiati una scuola e un ospedale. “Quello che stiamo vedendo – ha affermato il presidente ucraino rispondendo a Bruno Vespa nella trasmissione “Cinque minuti” - sono i colpi contro i civili e il terrore contro la popolazione ucraina. I messaggi degli aggressori russi ci dicono che il loro obiettivo non sono alcuni territori ma è annettere tutta l'Ucraina".
Sul piano diplomatico va segnalato il raggiungimento da parte di Kiev di nuovi accordi bilaterali, tra cui quello con l’Italia, firmato il 24 febbraio, mentre si prepara ad affrontare il primo vertice di pace che potrebbe tenersi questa primavera in Svizzera. Nell’ambito di questo summit verrà elaborato un piano a partire dalla Formula in 10 punti di Zelensky, successivamente verrà preparato un documento comune che sarà poi consegnato alla controparte russa.
L’accordo italo-ucraino prevede misure di cooperazione militare e civile, sostegno militare in caso di futuri attacchi e sin da ora misure per respingere la Russia entro i propri confini. Stabilisce l’imposizione di sanzioni alla Russia, il congelamento e la confisca di beni di privati cittadini russi all’estero e l’addebito dei danni di guerra, compresi quelli causati dai bombardamenti nel Donbass che è la zona che ha subito i danni più gravi. L’accordo decennale ricalca nei concetti e nelle parole quelli bilaterali già firmati dall’Ucraina con gli Usa, altri Paesi europei Nato e, in particolare, con la Gran Bretagna. L’Italia si impegna a collaborare con l’Ucraina sulla sicurezza per i prossimi dieci anni. Oltre due miliardi di euro sono già stati forniti in diversi settori - aiuti umanitari, sviluppo, sostenibilità energetica -, e Roma si impegna a mantenere lo stesso livello di sostegno nel futuro. Inoltre, c’è l’accordo per un concreto aiuto al settore militare, oltre a nuove sanzioni e la richiesta che la leadership Russia sia ritenuta responsabile per i crimini che ha compiuto.
Igor Zhovkva, consigliere diplomatico di Zelensky e vice Capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina, ha le idee chiare sugli accordi bilaterali e sul summit di primavera. “Da quello che vedo – ha dichiarato in un’intervista post accordo - mi sembra che la narrativa russa sia ancora molto presente nel vostro Paese. Quindi, come la combattiamo? Intanto nell’accordo siglato con Roma c’è proprio un capitolo dedicato alla lotta alla falsa informazione russa, perché la diffusione di notizie false o di narrative distorte è assolutamente in grado di dividerci, quindi bisogna fermarla. Per quanto riguarda la guerra, ad esempio, chiedo agli italiani: per favore, controllate le fonti, andate a vedere cosa sta succedendo veramente in Ucraina, fidatevi dei testimoni, dei giornalisti che stanno sul campo, di quelli che parlano con i civili. Cercate di sentire anche la nostra versione dei fatti, mettetela a confronto con quella russa”.
“La formula di pace, - ha proseguito il consigliere di Zelensky - che ovviamente non è il menù di un ristorante, dove si può scegliere un piatto piuttosto che un altro, prevede dieci capitoli, ma in questo momento, in vista del Summit globale sulla Pace, stiamo lavorando su alcuni temi, in primo luogo sulla sicurezza nucleare: c’è un consenso totale sul fatto che una potenza nucleare come la Russia non possa ricattare altri Stati minacciando di usare armi atomiche o occupando la più grande centrane nucleare d’Europa, Zaporizhzhia... Oltre a questo discuteremo della sicurezza alimentare e della libertà di navigazione. Questi sono solo i primi due punti, e su questi sappiamo ci sarà consenso globale. Sugli altri potrebbero esserci ancora posizioni diverse. Penso al ritiro delle truppe russe e al processo che porterà Mosca a essere giudicata per le proprie responsabilità. Ma una cosa è certa, sono tutti d’accordo che la nostra formula di pace è l’unico piano possibile per l’Ucraina. Per questo abbiamo bisogno di questo summit, per sviluppare una road map e arrivare - una volta completata la discussione - a un’altra conferenza di pace”. Al primo summit non potrà partecipare la Russia. “Mosca – ha continuato Zhovkva - sta violando qualsiasi principio, sta distruggendo tutto. Viola la sicurezza ambientale, alimentare, nucleare, viola la Carta delle Nazioni Unite, la convenzione di Ginevra. La Russia propone una cosiddetta pace attraverso l’imposizione di un cessate il fuoco immediato, il congelamento del conflitto, così da inglobare con un’annessione i territori ucraini occupati. Se la Russia partecipasse ora ai negoziati sa con che proposta si presenterebbe? Con un cessate il fuoco e il riconoscimento della ‘realtà attuale’, che significa che i territori sotto occupazione diventerebbero russi. Quindi, con queste premesse, come potete chiederci di sedere a un tavolo dei negoziati con loro? La Russia deve immediatamente ritirare le sue truppe dall’Ucraina. Guardiamo cosa è successo nel 2014, quando si è annessa illegalmente la Crimea e parte del Donbass, sa quanti round di negoziati abbiamo fatto? Ne abbiamo fatti 185, 185 round di negoziati che hanno portato all’invasione su larga scala del 2022. Questa volta non ripeteremo questo modello, non faremo questo errore, non ci sarà un Minsk 3, 4 o 10. Ci sarà un piano di pace sviluppato insieme, dal presidente Zelensky, il presidente Biden, la premier Meloni e da altri 80-90 Paesi”.
Per questo rimanete contrari al cessate il fuoco? “Sì, sappiamo benissimo che la Russia userebbe una pausa nei combattimenti per riorganizzarsi, rinnovare le risorse, fare altre mobilitazioni, ottenere altri missili dalla Nord Corea, e produrre altri razzi. Poi tornerà ad aggredirci con ancora più forza. Solo dopo che la nostra formula di pace sarà sviluppata assieme a Paesi della comunità internazionale potremo presentarlo ai rappresentanti russi”.
Sul piano militare il conflitto è entrato in una delle fasi più complesse, con una carenza di munizioni ormai difficile da sostenere da parte ucraina e i fondi americani bloccati al Congresso. Ciononostante l’eroica Resistenza ucraina continua ad infliggere dure perdite all’aggressore nazizarista russo. Tanto che l'esercito di Mosca ha perso nella sola giornata del 5 marzo ben 1.250 soldati, un bilancio che porta le perdite complessive dall'inizio del conflitto il 24 febbraio 2022 a quota 420.270: lo ha reso noto su Facebook lo Stato maggiore delle Forze Armate ucraine, come riportato da Ukrinform. Finora, inoltre, le forze ucraine hanno distrutto 6.678 carri armati russi, 12.728 veicoli corazzati da combattimento, 10.308 sistemi di artiglieria, 1.008 sistemi missilistici a lancio multiplo e 701 sistemi di difesa aerea. Le truppe di Kiev hanno anche abbattuto 347 caccia russi, 325 elicotteri, 7.921 droni, 1.918 missili da crociera e hanno distrutto 26 navi da guerra e un sottomarino. In poco più di un mese, da febbraio di quest'anno, l'esercito di Kiev ha abbattuto 15 aerei militari russi, sette dei quali nella prima settimana di marzo: lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dai media locali. "Solo questa settimana siamo riusciti ad abbattere sette aerei militari russi. Proprio quelli che sganciano bombe e uccidono. Dall'inizio di febbraio la Russia ha perso 15 aerei militari: questa è la dinamica corretta delle loro perdite", ha dichiarato Zelensky. "Possiamo abbattere più aerei e distruggere ancora più logistica russi nel nostro territorio occupato: l'unica domanda è quali armi adeguate hanno i nostri partner e come possono essere trasferite in Ucraina", ha aggiunto il presidente. Gli arei abbattuti dalle forze di Kiev sono principalmente caccia Su-34 e Su-35, ma a febbraio l'esercito russo ha perso anche un aereo da ricognizione A-50 che sorvolava il Mar d'Azov.
13 marzo 2024