Comunicato dell'Organizzazione di Biella del PMLI
La nuova legge regionale sulla casa “Prima i piemontesi” è inaccettabile

I nuovi parametri che stabiliscono i punteggi per l’assegnazione delle case popolari in Piemonte risultano palesemente discriminatori. La giunta regionale ha deciso di premiare chi abita in Piemonte da più anni. Tale provvedimento penalizza ingiustamente individui e famiglie che si sono trasferiti di recente in Piemonte per motivi di lavoro, studio o altro.
L'accesso alla casa popolare dovrebbe essere basato unicamente su criteri equi e inclusivi che tengano conto delle reali esigenze abitative dei singoli e delle famiglie, piuttosto che sulla durata arbitraria della residenza. È evidente che tale sistema ostacola lo sviluppo e la crescita della regione, scoraggiando potenziali nuovi residenti e contribuenti alla comunità piemontese. Risulta invece fondamentale promuovere politiche abitative che favoriscano l'integrazione e l'inclusione sociale, anziché creare barriere che alimentano divisioni e discriminazioni.
Noi marxisti-leninisti siamo fermamente convinti che l'accesso equo e universale alle case popolari debba essere garantito a tutti coloro che ne hanno bisogno, indipendentemente dalla durata della residenza. In Lombardia, un provvedimento simile, è stato già dichiarato incostituzionale da una sentenza della Corte Costituzionale. L'atteggiamento dell'assessore leghista alle Politiche per la casa, la biellese Chiara Caucino, sembra rispecchiare la volontà del suo partito di promuovere politiche divisive e discriminatorie, alimentando la “guerra tra poveri”, favorendo coloro che risiedono in Piemonte da molto tempo. È evidente che questa mossa sia motivata principalmente da interessi politici elettorali, piuttosto che dalla reale preoccupazione per la situazione abitativa della regione.
In modo demagogico e opportunista, l'assessore Caucino evita accuratamente di affrontare il grave problema dell'assenza di alloggi popolari in Piemonte sottacendo il fatto che oltre 18.000 famiglie piemontesi sono attualmente in lista d'attesa per un'assegnazione abitativa. Questo silenzio è indicativo della mancanza di volontà politica di avviare un piano concreto di investimenti per l’edilizia residenziale pubblica.
I dirigenti della Lega appaiono orgogliosi di aver negato l'accesso alle case popolari a migliaia di cittadine e cittadini mentre dovrebbero vergognarsi di promulgare leggi restrittive di diritti fondamentali. Un esempio lampante di questa concezione è il pensiero di Alberto Preioni, presidente del gruppo leghista a Palazzo Lascaris, il quale millanta pubblicamente il fatto che la maggior parte degli alloggi vengono assegnati agli immigrati, nonostante rappresentino solo il 9% della popolazione. Preioni, con tono sprezzante, afferma che "dobbiamo fermare i furbetti", ignorando completamente la realtà di chi si trova in situazioni di estrema necessità abitativa. Questo atteggiamento denota una mancanza totale di empatia e rispetto verso coloro che si trovano in condizioni di svantaggio sociale ed economico. Le dichiarazioni di Preioni riflettono una mentalità xenofoba e discriminatoria, che cerca di alimentare divisioni, pregiudizi e stereotipi all'interno della società piuttosto che promuovere la solidarietà sociale.
L'Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) ha sempre sostenuto il diritto alla casa per tutti come uno dei suoi principi fondamentali. Essa ritiene che si debba avviare un considerevole aumento dei finanziamenti pubblici destinati alla politica abitativa rilanciando così l'edilizia popolare volta a sostenere i senza tetto, gli immigrati e le famiglie più bisognose. Inoltre il PMLI propone la creazione di piani comunali mirati a soddisfare il fabbisogno abitativo attraverso il riuso e il risanamento di vecchi edifici, nonché la costruzione di nuove case popolari con canoni di locazione accessibili a tutte e tutti. Queste proposte garantirebbero che nessuno venga lasciato senza un tetto sopra la testa e che il diritto all'abitare sia effettivamente assicurato a tutti, indipendentemente dalla loro situazione economica o sociale.
 
Per il PMLI.Biella
Gabriele Urban
Biella, 13 marzo 2024