Carenza di alloggi popolari, affitti in nero, prezzi alti, discriminazioni
Manifestazione per la casa a Forlì
La casa è un diritto
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Forlì
Sabato 13 aprile si è svolta a Forlì una manifestazione in Piazzetta della Misura, in centro, per protestare contro la cronica mancanza di alloggi indetta da una serie di associazioni che hanno risposto all’appello di “Forlì Città Aperta” e UDU Forlì, tra le quali l’Anpi, l’Arci, la Cgil, Forum Delle Donne, e molte altre.
Al centro del problema casa, molto diffuso e che si protrae da lungo tempo, vi è da una parte l’ingente numero di abitazioni sfitte, si parla di ben 2.000 immobili, dall’altra una lista d’attesa per gli alloggi popolari che tocca i 700 nuclei familiari (“I soldi ci sono e vengono utilizzati per le guerre”, la denuncia). Le case e gli appartamenti vengono tenuti sfitti anche per speculazione (alzare il prezzo) oltre che per gli affitti in nero, soprattutto agli studenti, che si ritrovano a dover pagare cifre esorbitanti per stanze minuscole e condivise, e che a loro volta non trovano alloggi disponibili negli studentati in una città con un’università sempre in crescita.
Un altro problema ancora è la discriminazione che esclude spesso lavoratori anche in grado di pagare gli affitti ma che vengono loro negati per una questione razziale. Su tutto, in una città che ancora sta facendo i conti con la disastrosa alluvione del maggio scorso, la politica dell’amministrazione comunale in quanto “Le cause alla radice di questo problema sono molteplici e negli ultimi 5 anni la situazione si è aggravata ulteriormente: non esistono progetti sull’abitare di medio-lungo periodo portati avanti dalle Amministrazioni”.
Queste sono le denunce principali emerse nella manifestazione, che ha evidenziato anche come “Tutto viene lasciato nelle mani del mercato, la casa non viene trattata come un diritto, un tassello fondamentale per poter condurre una vita degna, ma come un qualsiasi bene di mercato che risponde alle sole dinamiche del profitto, portando i prezzi per gli affitti a cifre sempre più inaffrontabili per le famiglie di lavoratorə… persone senza casa in una città piena di case vuote”.
La manifestazione è quindi stata una “presa di posizione collettiva che ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza allargata sull’argomento, sostenendo l’urgente necessità di un’apertura di un confronto e di un dialogo che ascolti le istanze della società civile e promuova un tavolo tra tutti i soggetti, primo fra tutti il Comune” e, promettono gli organizzatori, “solo un primo passo, continueranno le assemblee sul diritto all’abitare e continuerà questo percorso affinché la città si doti di un serio piano abitativo… la casa è il primo passo di radicamento di una comunità”.
24 aprile 2024