Comunicato stampa della Cellula “Il Sol dell’Avvenir” isola d’Ischia del PMLI
Requisire e trasformare in un bene popolare l'antico e famoso maniero Il Maschio del Castello
Il silenzio, le inadempienze e la sordità del sindaco d’Ischia sono fra le cause che hanno costretto la Sovrintendenza e la Polizia locale dello stesso Comune d’Ischia, ad emettere l’ordinanza che impone ai proprietari del Maschio del Castello d’Ischia, lavori per l'eliminazione di pericolo crolli.
Il Fronte Unito dell’Ambientalismo, sorto ad Ischia nel mese di agosto e che riunisce associazioni ambientaliste, culturali e partiti, aveva chiesto al sindaco, sin dallo scorso mese di agosto un incontro per avere chiarimenti sulla situazione in cui versa il Faro e il Maschio siti sul Castello, antico e famoso maniero. Ma niente.
Ora, dopo una latitanza di vari mesi, arriva l’ordinanza. Un intervento tardivo, estremo, necessario, analogo a quello che ha portato al sequestro del parcheggio della “Siena”, interrato di tre piani, uno scempio che si protrae da oltre undici anni sotto gli occhi delle varie amministrazioni, con la complicità di qualche politico, nonostante denunce e interventi popolari.
I marxisti-leninisti dell’isola, come hanno già chiesto di acquisire al bene pubblico quel parcheggio, ritengono necessario l’intervento dell’amministrazione per sottrarre un bene di interesse storico a ulteriori tentativi di speculazione privata. È tempo di requisire e trasformare in un bene popolare un cespite che conta oltre cento stanze, saloni, scuderie, cappelle nobiliari, sotterranei, un fossato di oltre tremila metri, ampi terrazzi che offrono panorami mozzafiato, un patrimonio di inestimabile valore che il ministro della Cultura finge di non vedere.
Cellula “Il Sol dell'Avvenir” isola d’Ischia del PMLI
Il Segretario, Gianni Vuoso
Ischia, 11 maggio 2024