Rompere le relazioni diplomatiche con Israele
Di fronte all'intensificarsi della violenza e del genocidio palestinese e all'aumento dei crimini giornalieri commessi contro la popolazione civile palestinese da parte del governo nazisionista di Israele è un imperativo categorico schierarsi.Non si può rimanere indifferenti o cadere nell'ignavia se non vogliamo si ripeta oggi quello che accadde ieri con l'olocausto degli ebrei da parte delle belve hitleriana e mussoliniana. Chiudere gli occhi, sottovalutare la mostruosità dei crimini israeliani contro il popolo palestinese e non trarre le dovute conseguenze è esattamente quello che accadde ieri nei confronti della Germania di Hitler e dell'Italia di Mussolini, quando le potenze imperialiste europee si illusero in tal modo di rabbonire quelle belve e di allontanare i pericoli di guerra imperialista mondiale.
Ecco perché chiediamo al governo Meloni che l'Italia rompa senza indugio le relazioni diplomatiche con Israele criminale e assassino mentre gridiamo: Palestina libera! Uno Stato, due popoli!”. Rilanciamo la nostra lotta contro il sionismo e per la creazione di uno Stato aconfessionale per due popoli, quello palestinese e per i coloni israeliani, convinti che solo la distruzione dell'entità statale sionista può impedire che continui la politica imperialista, criminale e colonizzatrice dei sionisti contro il martoriato popolo palestinese che ha il diritto di liberarsi e di lottare per la propria indipendenza e autodeterminazione.
L'Italia è rimasta sola insieme a Gran Bretagna e Germania in Europa nel non riconoscere la necessità della nascita di uno Stato palestinese, il che conferma la sua politica imperialista e interventista nel Mediterraneo e nell'intero continente africano. E non può non commentarsi da solo che gli eredi di Mussolini al governo italiano siano diventati tra i più stretti alleati dei sionisti, che si spacciano per gli eredi delle vittime proprio dell'olocausto scatenato da Mussolini e Hitler.
Oltre i due terzi dei paesi membri dell'Onu riconosce la Palestina, sia pure ancora nell'ambito della fallimentare e per noi inaccettabile parola d'ordine del "Due popoli, due Stati".
È un fatto politico di rilevante importanza che dovrebbe mettere il governo Meloni di fronte al fatto che il genocidio palestinese perpetuato dai sionisti non viene e non può più essere coperto o ridimensionato da nessuno, come invece fanno gli Usa di Biden, la Ue imperialista e come continua a fare l'Italia da stretta alleata dei sionisti israeliani.
Israele e il suo governo appaiono quindi sempre più isolati da parte della comunità internazionale, è ora che anche il nostro Paese rompa le relazioni diplomatiche con l'imperialismo israeliano criminale e assassino. Lo isoli diplomaticamente ma anche dal punto di vista politico ed economico. Col governo neofascista Meloni si è allargata, consolidata e rafforzata l'alleanza imperialista con Israele attraverso strettissimi legami dell'industria militare, sempre maggiori collaborazioni e integrazioni dei loro apparati bellici, un fittissimo interscambio economico-commerciale e lo testimoniano il bando Maeci (ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e i famigerati accordi di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica Italia-Israele contro cui gli studenti universitari italiani si battono con decisione e coraggio.
La lotta più generale contro il sionismo e per la distruzione di Israele e la sacrosanta mobilitazione contro il mostro nazisionista “non ha nulla in comune con l'antisemitismo. Il sionismo è nemico dei lavoratori di tutto il mondo, tanto di chi è ebreo, quanto di chi non lo è
", come disse Stalin. Ecco perché ribadiamo che occorre rompere senza indugio le relazioni diplomatiche con Israele
5 giugno 2024