Nell'ambito della mobilitazione nazionale in concomitanza del voto alla Camera
Presidio a Catania contro l'autonomia differenziata
Intervento in piazza del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Giovedì 13 giugno si è svolto a Catania un presidio con assemblea in piazza Stesicoro per dire ancora una volta No all'autonomia regionale differenziata una legge che divide l'Italia in 21 staterelli, una secessione delle regioni più ricche a danno delle più povere.
A indire una giornata di lotta il Comitato per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l'unità della repubblica e l'uguaglianza dei diritti. Il Tavolo NOAD in un comunicato stampa del 10 giugno fa un appello per una mobilitazione nazionale dal titolo "Roma 13 giugno (S)veglia laica per la repubblica” dove si sollecita per il 13 giugno, dalle ore 17.00, i Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata e il tavolo NOAD a essere Roma in piazza Montecitorio, mentre alla Camera dei deputati si starà discutendo e, molto probabilmente, votato il ddl Calderoli. Le più ricorrenti definizioni - da "spacca Italia" a " secessione dei ricchi" - ne colgono perfettamente senso e pericolosità.
Il comunicato continua facendo chiarezza delle conseguenze e pericoli di questa legge antidemocratica e liberticida, un disegno eversivo, che fa richiami "al ricco patrimonio che la lotta di Liberazione ci ha consegnato, fondamento della Costituzione della repubblica, calpestata e manomessa pesantemente dal DDL Calderoli". Posizione criticata anche della Cei sull'autonomia differenziata, "preoccupata per l'aggravarsi degli squilibri sociali e territoriali" "un patto scellerato, lo scambio tra premierato e autonomia differenziata siglato da Salvini e Meloni”.
Il PMLI da tempo si batte contro il progetto dell'autonomia differenziata, che con la riforma del titolo V della costituzione del 2001, legge introdotta e attuata dal "centro sinistra" ha spianato la strada all'autonomia differenziata, "una riforma che divide il paese, e favorisce il profitto del capitalismo imperialista in lotta per competere mercati e altro, in competizioni con altri imperialismi".
Al presidio catanese hanno partecipato ANPI, CGIL, PRC, PMLI, PCL e associazioni che hanno aderito al "Tavolo NOAD". Tanti gli studenti che hanno preso posizioni contro AD, tutte le sigle partecipanti al presidio hanno preso la parola denunciando la gravità di questa legge con effetti devastanti per sanità pubblica, lavoro, istruzione pubblica, divisione dell'Italia in tanti staterelli.
Il PMLI ha aderito al presidio con spirito unitario con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania, con la bandiera dei Maestri e il manifesto "Affossare l'autonomia regionale differenziata NO alla secessione delle regioni più ricche". Il compagno Sesto Schembri intervenendo a nome della Cellula etnea riferendosi all'autonomia differenziata ha denunciato che siamo in un sistema capitalista fondato sul profitto e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e diciamolo chiaro che tutto gira a favore di questo sistema economico politico che va cambiato con il socialismo con il potere del proletariato che crea tutta la ricchezza.
19 giugno 2024