Catania
In migliaia al Pride con lo slogan “Resistenza Queer”
Duffusione militante del PMLI che tiene alto il cartello sui temi del Pride

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Sabato 15 giugno, nel giorno del Catania Pride, a migliaia hanno raggiunto piazza Cavour dove si formato un partecipato, colorato e combattivo corteo, per sfilare lungo la via Etnea in direzione Sud. Alla testa uno striscione con la scritta "Resistenza Queer-Catania Pride 2024". A seguire un camion amplificato con musica e balli e da dove vengono lanciate le parole d'ordine.
“Lo slogan scelto quest’anno è 'Resistenza Queer', in un momento storico in cui le nostre identità vengono attaccate, in un contesto politico e storico-sociale poco propizio per le nostre rivendicazioni”, dicono gli organizzatori. E denunciano tra l'altro: “Noi, di fronte a questo sistema che è anche economicamente iniquo e insostenibile, nonché violento, vogliamo agire come agenti di cambiamento, come soggettività rivoluzionarie, attraverso un percorso che porti, nell’immediato, a ottenere i diritti d’esistenza di cui abbiamo bisogno; e per arrivare, in prospettiva, al sovvertimento di un paradigma che ha nella discriminazione e nella violenza le note principali della sua composizione e della sua ragion d’essere”. Inoltre il Catania Pride 2024, si caratterizza in senso fortemente antifascista, si schiera contro le atrocità commesse in Palestina e contro tutte le guerre.
Una giornata di lotta per il movimento LGBTQIA+ catanese che prende coscienza delle contraddizioni con il sistema patriarcale e capitalista neofascista, sempre più retrogrado e reazionario.
Il grande corteo dopo aver attraversata la via Etnea fra due ali di folla, si è concluso in piazza Università, con lo slogan "Resistenza, resistenza” e al canto di Bella Ciao. Dal camion si sono tenuti interventi di solidarietà al popolo palestinese, sull'accoglienza dei migranti, contro le discriminazione razziali e altro.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania con i manifesti storici in tema "Estendere i diritti del matrimonio alle unione civili e alle famiglie di fatto, abrogare l'articolo 29 della Costituzione adozioni del figlio del partner". E il manifesto con la parola d'ordine "Contro la violenza sulle donne e di genere, sulle soggettività LGBTQIA+, sui corpi, territori e gli animali, per l'aborto libero, sicuro e gratuito, contro il capitalismo che genera il maschilismo, la famiglia borghese e patriarcale, il femminicidio, gli stupri”, “Basta obiezione sull'aborto, fuori l'articolo 9 dalla 194".
I compagni portavano la rossa bandiera del PMLI e hanno distribuito il volantino "La via maestra è il socialismo e il potere politico del proletariato, abbandonare le illusioni costituzionali, riformiste, elettorali, parlamentari, governative, pacifiste e legalitarie, affossare la controriforma piduista e neofascista del premierato e l'autonomia regionale differenziata, abbattere il governo neofascista Meloni". E il volantino pro Palestina contro il nuovo Hitler Netanyahu.

19 giugno 2024