Prima intervista dell'eurodeputata di Avs
Salis espone al “Manifesto” trotzkista la sua linea riformista
Ilaria Salis, neoeurodeputata eletta con Avs e antifascista incarcerata in Ungheria per quasi 500 giorni e tornata in Italia il 16 giugno, ha rilasciato un'intervista a Il Manifesto
il 13 giugno scorso nella quale ha esposto la sua linea riformista.
“Il mio risultato è un segnale positivo di fronte al successo dei partiti di estrema destra in vari paesi europei. Ma il segnale più forte è che molti voti arrivano da giovani e studenti: solo loro possono cambiare la direzione del vento che soffia sul paese” ha dichiarato rilanciando ricette e proposte riformiste che metterà in campo da eletta.
“È importante impegnarsi per migliorare le condizioni materiali di vita e stimolare percorsi di crescita. Inoltre la solidarietà, forza coraggiosa e collettiva capace davvero di cambiare il mondo, deve essere il faro che ci aiuta a mantenere la rotta. Infine, bisogna dare vita a una nuova cultura popolare antifascista, che affondi le proprie radici nella gloriosa memoria dei partigiani, ma che si nutra anche e soprattutto del presente. Una cultura viva, sentita e vicina alle grandi questioni di oggi: diseguaglianza sociale, discriminazioni, guerra e cambiamento climatico. Ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire essere in carcere all’estero e sono tuttora detenuta. Nessuno può accettare che si verifichino simili ingiustizie. Finalmente come parlamentare potrò dare voce alle storie e alle condizioni di tutte queste persone. In Italia la situazione è drammatica non solo all’interno delle carceri, ma anche per le condizioni a cui sono sottoposti i migranti trattenuti nei Centri di permanenza per i rimpatri. Mi batterò anche contro discriminazioni, disuguaglianze, sfruttamento, patriarcato e guerra. Per cambiare radicalmente le condizioni materiali di vita delle persone, per i diritti dei lavoratori, delle lavoratrici e dei precari. Per una scuola di qualità che non lasci indietro nessuno e per la tutela dell’ambiente”. Nient'altro che illusioni, illusioni riformiste, illusioni parlamentariste. Tanto più gravi e pericolose dal momento che si riferiscono alla istituzione parlamentare di una alleanza imperialista governata dalla grande finanza e dal grande capitale.
Sarà praticamente impossibile per la Salis battersi su questi temi in seno all'europarlamento, che è solo un orpello privo di vere funzioni e serve solo a dare una patina di democrazia alla Unione europea imperialista. Questa volta, col pretesto di strappare Ilaria Salis ingiustamente e barbaramente detenuta nelle nere prigioni ungheresi, imbroglioni riformisti come Frantoianni e Bonelli hanno cercato di ricondurre all'ovile del capitalismo e dell'imperialismo quegli elettori più combattivi e consapevoli della natura di classe della Ue.
Come abbiamo detto nel documento del CC del Partito sulle elezioni europee: “Occorre abbandonare le illusioni europeiste e lottare per l’uscita dell’Italia dall’Ue. Il punto focale è capire che solo il socialismo è in grado di realizzare l'Europa dei popoli, di abbattere tutte le barriere siano esse fisiche o economiche. È questa la proposta che rinnoviamo all'elettorato. Battersi per l'Europa socialista rimane un dovere per la classe operaia, le masse lavoratrici e popolari, le ragazze e i ragazzi rivoluzionari e per chiunque si professi antimperialista e aspiri ad un'Europa senza più sfruttati e sfruttatori. Noi faremo fino in fondo la nostra parte perché un giorno venga instaurata la Repubblica socialista d'Europa. Ma sarà impossibile passare pacificamente e elettoralmente a questa nuova Europa se non si realizzerà prima il socialismo nei singoli paesi dell'UE, a cominciare dall'Italia.
Fuori l’Italia dalla UE. Solo così, svincolandosi da ogni vincolo associativo, compreso quello militare, che rischia di coinvolgerci in nuove guerre imperialistiche, l'Italia riacquisterebbe la sovranità e l'indipendenza nazionale, almeno in riferimento alla UE. Ciò creerebbe migliori condizioni per lo sviluppo della lotta di classe contro il capitalismo, per il socialismo e per la conquista del potere politico da parte del proletariato”.
Per questo rivolgiamo un nuovo appello agli elettori che in buona fede hanno votato per i partiti della “sinistra” borghese a abbandonare ogni illusione elettorale e riformista tanto in riferimento alla UE quanto al regime neofascista italiano,battersi con forza sui vari temi nei vari luoghi di vita,lavoro,studio delle masse e comprendere che solo con la lotta di classe e il socialismo si possono risolvere gli enormi problemi delle masse,tenendo nel mirino tanto la UE imperialista dalla quale occorre che il nostro Paese esca al più presto,quanto il nero governo Meloni che cura gli affari della borghesia italiana e che ha rimesso la camicia nera all'Italia,il quale va buttato giù da sinistra e dalla Piazza prima che possa danneggiare ancora il nostro martoriato popolo e i migranti.
19 giugno 2024