Risoluzione della Cellula "Stalin" di Forlì
"Scuderi, Segretario generale e Maestro del PMLI, ha donato al Partito un altro documento di grande e acuta analisi marxista-leninista, dando delle lungimiranti indicazioni per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso"
Alla 7ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale e Maestro del PMLI, ha donato al Partito un altro documento di grande e acuta analisi marxista-leninista della situazione attuale in campo nazionale e internazionale e sulla situazione del Partito, dando nel contempo delle lungimiranti indicazioni di lavoro affinché il nostro amato Partito acquisisca un corpo da Gigante Rosso e possa finalmente conquistare lo spazio che storicamente e politicamente si merita e si è guadagnato per guidare le masse lavoratrici e popolari del nostro Paese all’abbattimento del capitalismo e dell’imperialismo e alla conquista dell’Italia unita, rossa e socialista!
Il compagno Scuderi ci ha “abituati bene” ma non si può non rendergli il merito guidare con forza e lungimiranza il nostro Partito da 55 anni, se si considera anche il periodo di preparazione prima della fondazione del PMLI.
Partendo dalle recenti elezioni amministrative ed europee dove la marea astensionista europea, regionale e comunale ha premiato la propaganda astensionista del PMLI che ha contrastato con forze impari la propaganda elettoralista ma con armi politiche e ideologiche ben più superiori e qualificate della propaganda borghese, il compagno ha rimarcato come a livello elettorale l’astensionismo sia “fondamentale per delegittimare il regime capitalista neofascista, il suo governo, le sue istituzioni, i suoi partiti e la sua cultura e morale, e per elevare la coscienza politica e la combattività del proletariato, delle ragazze e dei ragazzi anticapitalisti e antimperialisti e delle masse popolari. Al contempo dobbiamo decuplicare gli sforzi per convincere i sostenitori del socialismo, a qualsiasi partito appartengano, astensionisti o no, a unirsi per creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo. Un passaggio politico e organizzativo fondamentale per passare dalla lotta riformista alla lotta per il socialismo e per il potere politico del proletariato”.
Smascherando la natura neofascista del governo Meloni, con il quale è ritornato al potere il fascismo nelle vesti femminili, “democratiche” e costituzionali di Giorgia Meloni, denunciandone la composizione e i principali provvedimenti, e l’imbelle opposizione parlamentare con la quale occorre cercare comunque di fare fronte unito sui temi condivisi, ha detto chiaramente come l'antagonismo di classe e antifascista verso di esso sia irriducibile e irrinunciabile e va quindi combattuto e abbattuto senza esclusione di colpi, usando tutte le forme di lotta, legali e illegali, parlamentari e extraparlamentari, pacifiche e violente di massa.
Il governo Meloni ha già manifestato la propensione a partecipare a fianco dei suoi alleati dell'Ue e della Nato ad un’eventuale guerra imperialista mondiale che incombe sui popoli a causa delle contraddizioni crescenti tra l'imperialismo americano e il socialimperialismo cinese che si disputano su tutti i fronti l'egemonia mondiale, alla quale si stanno preparando freneticamente anche l'Ue imperialista e l'imperialismo russo. E il compagno Scuderi ha indicato ancora una volta al proletariato, ai giovani e all'intero popolo italiano come sia necessario non schierarsi con nessuno dei due poli imperialisti, perché “Che il mondo sia sotto l'egemonia degli Usa o sotto l'egemonia della Cina per i popoli dei vari paesi non cambia assolutamente nulla”
.
Purtroppo nonostante gli enormi sforzi profusi sinora, il PMLI non ha ancora maturato le forze necessarie per potere affrontare adeguatamente l'attuale situazione nazionale e internazionale, in particolare a causa dei 5 grossi ostacoli che rallentano e rendono difficoltoso lo sviluppo del PMLI, identificati già da tempo: l'intossicazione parlamentarista, elettoralista, riformista e pacifista della classe operaia e delle masse, e in particolare l’influenza costituzionale è quella più dura a morire e ad essere debellata, il forte indebolimento dell'attrazione del socialismo, l'esistenza (allora) di un falso partito comunista, il PRC, la nostra povertà di mezzi e di risorse economiche, il ferreo black-out stampa che vige da sempre su di noi, e di tre vecchi problemi non ancora risolti: quello economico, quello dell'allargamento del gruppo di lavoro del Centro e quello del radicamento locale del Partito.
Per questo il compagno Scuderi ha spronato il Partito a decuplicare gli sforzi per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso, migliorando la militanza e la qualità delle Istanze, lo studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, della linea del Partito, in particolare la concezione del Partito, e della situazione concreta in cui operiamo, i metodi di lavoro, lo stile di lavoro e lo spirito di Partito, nel mettere gli interessi del Partito, della causa e del proletariato al di sopra dei propri interessi personali, nel dare continuità al lavoro politico personale e di istanza, nella vita interna di Partito, nel rispetto del centralismo democratico e nella pratica della critica e dell'autocritica. “Un lavoro lungo, faticoso e snervante, che solo dei marxisti-leninisti a prova di bomba possono reggere, che va fatto con tranquillità, senza ansietà, senza demoralizzarsi se i frutti ritardano a maturare”
, a partire dalla piena comprensione della posizione del Partito sul governo Meloni, sull'imperialismo, sulla Costituzione e sull'astensionismo, e dall’occuparsi dei problemi immediati delle masse in generale, e in particolare dei problemi delle masse del proprio luogo di lavoro, di studio e di vita, che è la condizione principale per radicarsi e per radicare il Partito, stando sempre attivi e propositivi, e basandosi sulla parola d'ordine Studiare, concentrarsi sulle priorità, radicarsi; radicarsi, concentrarsi sulle priorità, studiare, migliorare il lavoro di propaganda, facendo bene il lavoro di fronte unito, che “è parte integrante e fondamentale dell'azione del PMLI, ma non può e non deve sostituire, o essere il tutto, il lavoro diretto del Partito. Un principio che vale a livello nazionale come a livello locale. Al primo posto ci deve essere il lavoro diretto del Partito, salvo momenti eccezionali e temporanei”.
Sono poi state trattate le contraddizioni sorte in merito alle posizioni su Ucraina e Gaza.
“Avanti, compagne e compagni, rimanendo in cordata e applicando le indicazioni della settima Sessione plenaria del 5° Comitato centrale possiamo dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso, raggiungere gli obiettivi antigovernativi, antifascisti e antimperialisti prefissati e avanzare sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista!”,
cosi il compagno Scuderi ha concluso il suo discorso “La situazione politica, il pericolo di una guerra mondiale imperialista e il lavoro per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso”,
che la Cellula “Stalin” di Forlì fa suo, approva e si impegna a mettere in pratica per radicare e sviluppare il PMLI nella propria città e nel proprio ambito, per dargli un corpo da Gigante Rosso e conquistare l’Italia unita, rossa e socialista!
24 luglio 2024