Considerazioni sulla Relazione del Segretario generale alla 7a Sessione plenaria del 5° CC del PMLI
L'ampio e profondo discorso di Scuderi, di respiro congressuale, rilancia il PMLI alla grande per il futuro
Con grande piacere e attenzione ho letto la Relazione del compagno Giovanni Scuderi alla 7ª Sessione del 5° CC del PMLI. Un discorso ampio e profondo, di respiro congressuale che fa il punto della situazione del PMLI e rilancia il Partito alla grande per il futuro.
Da subito Scuderi rilancia la lotta contro il governo Meloni in carica, nemico principale del PMLI e delle masse popolari italiane, che ha rimesso la camicia nera all'Italia nelle vesti femminili, democratiche e costituzionali. I suoi atti in politica interna e estera ci dicono che non può essere trattato come un qualsiasi governo borghese, ma l'antagonismo di classe è irrinunciabile e irriducibile, si tratta di una dittatura neofascista in contrasto con la stessa democrazia borghese, va quindi combattuto in ogni modo, tenendo presente che la stessa lotta di classe non ha vincoli democratico-borghesi, quindi potrebbe benissimo spazzare via il governo, come noi vogliamo, come avvenuto con il governo Tambroni durante la prima repubblica. Non è semplice pensare di mobilitare le masse contro il governo perché esse sono sotto l'influenza del riformismo e del costituzionalismo borghesi, eppure bisogna continuare a farlo, ci indica il compagno Scuderi. Soprattutto dobbiamo chiarire alle masse l'inganno della Costituzione del '48 e lavorare perché le masse si emancipino da essa.
Il compagno si sofferma poi sui pericoli di una nuova guerra mondiale imperialista, che mai è stata così vicina allo scoppio come in questa fase storica, la contraddizione interimperialista principale è quella tra gli Usa e la RPC. Gli Usa sono in fase calante ma con i loro alleati hanno ancora il predominio militare che useranno per far valere i propri interessi. La RPC sta recuperando sul piano militare, investendo quantità enormi di denaro per colmare il divario che la separa dagli Usa. Alleato della Cina è l'imperialismo russo, la quarta economia del mondo oggi in guerra contro l'Ucraina, insieme alla RPC formano l'imperialismo dell'Est. Putin vuole restaurare l'impero russo lo dice chiaramente, la Cina con questa alleanza mira a scardinare il decadente unipolarismo Usa e costruire un mondo multipolare favorevole a Pechino. Tanto gli Usa e i loro alleati quanto l'imperialismo dell'Est sono i principali nemici mortali dell'umanità, le uniche forze che li combattono in armi al momento sono lo Stato islamico, Al Quaeda e altri movimenti minori.
Scuderi ci invita nell'ambito del fronte unito antimperialista a smascherare la parole d'ordine che in realtà fanno il gioco della Russia e dell'imperialismo dell'Est, propagandate da un vasto schieramento nel nostro Paese che va da Travaglio ad alcuni falsi comunisti. Certamente occorre essere pronti in caso di partecipazione dell'Italia alla guerra imperialista, invitando il nostro popolo ad insorgere e alla guerra civile per impedirlo, posizione già espressa con forza e chiarezza che poi coincide con quella di Lenin alla vigilia della Prima guerra mondiale imperialista, quella di Mao alla vigilia dello scoppio della Seconda guerra mondiale e ancora nel 1969 contro le guerre di aggressione degli Usa e dell'Urss socialimperialista.
La Relazione di Scuderi riafferma l'obiettivo strategico a medio-termine sul quale è concentrato il PMLI: l'acquisizione di un corpo da Gigante Rosso (la testa lo è già). Da questo punto di vista occorre migliorarsi su diversi fronti: la militanza e la qualità delle istanze, lo studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, lo studio della linea del Partito e della situazione concreta in cui si opera, migliorare i metodi di lavoro, lo stile di lavoro e lo spirito di Partito, migliorare nel mettere gli interessi generali sopra i propri interessi personali, dare continuità al lavoro politico personale e di istanza, migliorare la vita interna di Partito, nel rispetto del centralismo democratico, nella critica e nell'autocritica, migliorare nell'osservare anche le più piccole indicazioni del Partito. Tutto questo cercando di migliorare oggi nella qualità per poter quindi migliorare in futuro sia in qualità che in quantità.
Fare proselitismo marxista-leninista non è semplice, per via dei cinque grossi ostacoli già rilevati dal IV Congresso nazionale, sia perché le masse di sinistra sono ancora sotto l'influenza della Costituzione e del riformismo borghese, ecco perché è così difficile trovare nuovi militanti e simpatizzanti. Sta ai marxisti-leninisti lottare per sottrarre a questa influenza le masse e spingerle verso il socialismo, una volta fatto questo sarà possibile vedere scegliere la militanza marxista-leninista da parte delle forze giovanili e proletarie da noi influenzate.
Occorre non demoralizzarsi e proseguire nel cammino, tenendo a mente che il Partito ha solo metà della chiave della questione in mano, l'altra metà è della lotta di classe, del proletariato e delle nuove generazioni.
Il compagno Scuderi individua poi alcuni vecchi problemi rimasti aperti e già indicati nella Sessione precedente:il problema economico, di impossibile soluzione se non aumentano i militanti e i simpatizzanti, il problema dell'allargamento del gruppo di lavoro del Centro del Partito, purtroppo problema peggiorato e comunque risolvibile anch'esso con lo sviluppo del PMLI, il problema del radicamento locale.
Per Scuderi si deve provare a risolverlo intanto studiando e ristudiando la linea del Partito, per evitare che si rimanga indietro e si invecchi, poi studiando la realtà locale e occupandosi dei problemi delle masse aiutando così le masse stesse a risolverli, urge quindi essere attivi e propositivi e proporre sempre nuove iniziative politiche, solo così è possibile guadagnarsi la fiducia delle masse, tenendo a mente la parola d'ordine sempre importante: "Studiare, concentrarsi sulle priorità, radicarsi (e viceversa)” tenendo bene in mente che occorre coinvolgere i simpatizzanti e gli amici del Partito, migliorando quindi nel fronte unito dove va fatta una politica di unità e di dialettica (unità-critica-unità) evitando di cadere nel codismo come nell'ultrasinistrismo.
In particolare il compagno esorta i dirigenti nazionali ad essere degli esempi di lotta, dei modelli per tutto il Partito e le masse perché così si rafforza tutto il Partito. Finora il PMLI è riuscito a dotarsi di una testa da Gigante Rosso, occorre decuplicare gli sforzi per dotarlo di un corpo da Gigante Rosso.
Scuderi si sofferma poi su due temi, Ucraina e Gaza, sui quali il Partito ha ricevuto alcune critiche da parte di simpatizzanti, specie sull'Ucraina, in virtù delle posizioni di alcuni partiti con la bandiera rossa.
Secondo alcuni non è comprensibile la posizione del PMLI sull'Ucraina, secondo Scuderi a parte il fatto che non bisogna generalizzare questo è comunque un effetto dell'odio verso Usa e Nato e della martellante campagna dei putiniani nostrani, spesso schierati violentemente contro Zelensky, da noi sostenuto. Non bisogna scoraggiarsi, dice Scuderi, e nemmeno smettere di tenere la giusta posizione antimperialista del Partito sull'Ucraina e su Zelensky, occorre rafforzare il lavoro di propaganda aggiustando la tattica in base alla situazione operativa, come fatto dalla Cellula "Mao" di Milano e dal Comitato lombardo del PMLI.
Alcuni hanno criticato il sostegno alla fornitura d'armi all'Ucraina che ci avrebbe reso troppo filoccidentali. Ma non è così ribadisce Scuderi, era necessario farlo e comunque sono le motivazioni quelle che contano, che nulla hanno a che spartire con le trame dell'imperialismo dell'Ovest, massima contrarietà infatti all'uso di armi Nato da parte dell'Ucraina.
Ci è stato detto che l'uso di fondi PNRR avrebbe comportato dei sacrifici per le masse, il che è vero, ma di fronte all'antimperialismo, che non può essere una parola vuota, e di fronte al fatto che sono avvenimenti che interessano direttamente le masse non si potevano non chiedere anche da parte del PMLI alcuni sacrifici alle masse italiane in chiave antimperialista. Quanto all'essere troppo filoZelensky questo non è corretto, il PMLI appoggia tutte le forze, anche anticomuniste, che sono oggettivamente in lotta per le liberazione del proprio Paese e cerca nel contempo di non delegittimarle, perché Zelensky dovrebbe essere un'eccezione?
C'è poi chi ci ha detto che non raccontiamo le ragioni di Putin per semplificare il quadro, che siamo troppo filoOvest, ma sono cose non vere, mai il PMLI ha taciuto sulle vicende che dividono oggi il campo ucraino tra aggressore e aggredito, quanto all'essere filoOvest è fuori dalla realtà, noi sosteniamo con motivazioni ben differenti il popolo ucraino rispetto agli imperialisti occidentali, siamo contrari all'ingresso nella Ue e nella Nato, non è cosa da poco, sono sempre le motivazioni che fanno la differenza.
Altri ci hanno detto che è troppo esplicito il sostegno ad Hamas da parte del PMLI, ma il punto è che non potrebbe essere diversamente così come il sostegno alla altre forze antisioniste in lotta contro Israele e del resto che sia giusto lo dimostrano i tentativi di bloccarci e non far conoscere la parola d'ordine suddetta sia in piazza che online.
Più in generale la politica del PMLI verso la Palestina è incentrata sulla giusta parola d'ordine “Uno Stato due popoli" che trova sempre maggiore consenso e che poi era la posizione dell'Urss di Stalin nel 1947.
Evviva, evviva, evviva, la 7ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI!
Viva il compagno Giovanni Scuderi, cofondatore, Segretario generale e Maestro del PMLI!
Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Giordano - provincia di Cosenza
24 luglio 2024