L'ex sottosegretario PD Bocci indagato per corruzione
L’ex sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci, già segretario del Pd umbro, è indagato dalla Procura di Milano per corruzione. L’inchiesta è la stessa nella quale sono coinvolti il generale dei carabinieri Oreste Liporace e l’imprenditore Ennio De Vellis, entrambi agli arresti domiciliari. Bocci, che è stato in carica al Viminale con i governi Letta (dove era sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno sotto il Ministro Angelino Alfano), Renzi e Gentiloni, è accusato di aver “indebitamente ricevuto in qualità di sottosegretario al ministero degli Interni e pertanto di pubblico ufficiale”, 12.182 euro in cambio della concessione di un appalto per servizi di facchinaggio all’impresa di De Vellis del valore di quasi 60 mila euro. Più nello specifico – secondo l’accusa – avrebbe ricevuto il denaro attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Bocci si difende sostenendo di aver svolto per quattro mesi un’attività di consulenza per conto di una società di servizi di Roma, i cui compensi ha regolarmente fatturato; ma guarda caso, quella stessa società, coinvolta nelle indagini della Procura di Milano a carico, fra gli altri, del generale dei Carabinieri Liporace, aveva ottenuto nel 2017 un appalto di circa 50 mila euro per servizi di facchinaggio dal competente Dipartimento del Ministero dell’Interno.
I fatti risalgono al marzo 2019, un mese prima dell’inchiesta sulla sanità in Umbria, quando cioè, il 12 aprile 2019 la Guardia di Finanza lo sottopone ad arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta della procura di Perugia su presunti illeciti nelle assunzioni nel sistema sanitario umbro.
Al termine delle indagini preliminari è stato rinviato a giudizio e al processo di fronte al Tribunale di Perugia, dove la Regione Umbria si è costituita parte civile, è iniziato il 5 febbraio 2020 e terminato con una condanna in primo grado a due anni e sette mesi di reclusione, proprio il 4 luglio 2024. Appena emessa la sentenza di condanna di Perugia si è aperta per lui la nuova indagine a Milano per corruzione e fatture false. D'altra parte le amicizie scelte non sono certo degli esempi di correttezza e onestà: sia Liporace che De Vellis sono indagati per altri e più lucrosi intrallazzi nei palazzi del nero potere capitalista.
4 settembre 2024