Indennità d’oro per 17 attuali ed ex consiglieri regionali campani
La Corte dei conti di Napoli indaga per un danno all'erario di 3,7 milioni di euro
Coinvolti esponenti di tutti i partiti del regime neofascista

Redazione di Napoli
La Procura della Corte dei conti di Napoli - tramite i sostituti Mauro Senatore e Davide Vitale, coordinati dal procuratore Antonio Giuseppone - ha notificato 17 inviti a dedurre (una sorta di avviso di conclusione delle indagini ma secondo le regole del procedimento processuale tributario) ad altrettanti attuali ed ex consiglieri regionali per un ingente danno all’erario di 3,7 milioni di euro (esattamente 3 milioni 688mila e 177 euro) per indennità non dovute e che riguardano anche alcune decine di dirigenti della Regione Campania. I “beneficiati”, sfruttando una vera e propria forzatura della normativa vigente, si sono di fatto addebitati somme importanti che vanno negli anni tra il 2019 e il 2022, che hanno 45 giorni di tempo per rispondere alle deduzioni della Procura salvo poi vedersela direttamente con la sezione giurisdizionale della Corte dei conti e affrontare il processo.
Coinvolti esponenti di tutti i partiti del regime neofascista: dal presidente del Consiglio regionale, l’ex PSI Gennaro Oliviero (PD), l’ex leader regionale del M5S, Valeria Ciarambino (gruppo misto) e Loredana Raia (PD), entrambe vicepresidenti del Consiglio regionale, Alfonso Piscitelli (FdI), l’ex IdV Fulvio Frezza (gruppo misto), Andrea Volpe (PSI), Massimo Grimaldi (Moderati e riformisti). Tra gli ex consiglieri regionali, Ermanno Russo, Tommaso Casillo, Antonio Marciano (PD), Vincenzo Maraio (segretario nazionale PSI), Rosa D’Amelio, e tra i dirigenti Lucio Varriale, Santa Brancati, Maria Salerno, Mario Vasco.
La Procura contesta in particolar modo un trattamento economico analogo a quello dirigenziale a “figure prive di un profilo professionale adeguato” in contrasto, quindi, con la competenza esclusiva assegnata in materia al legislatore statale, con il CCNL e la stessa normativa regionale, tramite le delibere che hanno aggirato di fatto la legislazione. Molto gravi le posizioni di Oliviero, con la contestazione di ben 771.254 euro e dell’ex presidente del Consiglio regionale D’Amelio, danno erariale calcolato in 394.855 euro. Tutto sotto le due legislature regionali con la giunta antipopolare guidata da De Luca dove le indennità d’oro raggiungevano un extra di 40mila euro l’anno.

4 settembre 2024