Presi di sorpresa i nazizaristi russi
Avanza con successo l'operazione militare dell'Ucraina nella regione russa di Kursk
Centinaia e centinaia di missili e droni di Putin sull'Ucraina

Dal 6 agosto è in corso una vittoriosa offensiva della Resistenza dell'Ucraina in territorio russo. Il capo di Stato maggiore, Oleksandr Syrskyi, ha annunciato che le forze ucraine hanno aperto un ufficio di comando militare nel Kursk, precisando che il responsabile è il generale Edouard Moskaliov. L'ufficio avrà compiti di polizia, vale a dire "assicurare il rispetto della legge e rispondere alle necessità dei civili".
Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Heorhii Tyhiy aveva reclamato successi dell'operazione ucraina, spiegando che l'offensiva nel Kursk "impedisce alla Russia di trasferire ulteriori unità a Donetsk e complica la sua logistica militare". "Serve una pace equa". A Kiev non interessa annettere alcun territorio russo, ha poi assicurato il portavoce di Kiev, ma solo colpire "strutture militari e contingenti militari" russi. E "quanto prima la Russia accetterà di ristabilire una pace equa, tanto prima cesseranno le incursioni ucraine sul territorio russo". Il quadro si è poi delineato sempre più chiaro nelle parole dei funzionari ucraini: l'operazione a Kursk serve ad alleggerire la pressione sul fronte est della guerra e guadagnare un ‘fondo di scambio’ - come lo ha definito lo stesso Zelensky - da usare contro i russi per riottenere i territori occupati.
L'incursione ucraina nella regione russa di Kursk è una conseguenza dell'“aggressione russa”, ha detto il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. "La Russia ha sempre creduto che nei suoi confronti non si applicassero norme legali restrittive e che quindi potesse attaccare impunemente i territori dei paesi vicini e pretendere ipocritamente l'inviolabilità del proprio territorio", ha denunciato Podolyak. "Ma la guerra è guerra, con le sue regole, l'aggressore inevitabilmente ne paga le conseguenze", ha concluso.
Quindi nessuna "aggressione" o "invasione" quella dell'Ucraina in territorio russo, ma una forte e importante operazione militare che si inserisce nell'eroica guerra di Resistenza all'invasione nazizarista russa.
Il 31 agosto il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, nel suo discorso serale ha affermato che l'Ucraina continuerà a "spingere la guerra sul territorio russo". "Oggi ho parlato con il comandante in capo Syrsky - ha detto - la direzione di Pokrovsk ha il maggior numero di assalti, inoltre la situazione non è facile nelle direzioni di Kramatorsk, Toretsky, Kupyansky. Quasi 200 battaglie ogni giorno lungo l'intero fronte. La cosa più importante ora è infliggere il massimo delle perdite all'occupante e rispondere a tutti gli attacchi russi". Zelensky e Syrsky hanno anche discusso "i dettagli delle nostre operazioni offensive e delle operazioni attive nella regione di Kursk. Continuiamo a spingere la guerra sul territorio russo".
"Abbiamo spiegato" agli Usa "di quali capacità abbiamo bisogno per proteggere i cittadini dal terrore russo" e "spero ci abbiano ascoltato". Lo ha detto in un'intervista alla Cnn il ministro ucraino della Difesa, Rustem Umerov, confermando di aver presentato il 30 agosto agli interlocutori un elenco di obiettivi che gli ucraini vorrebbero colpire in territorio russo con i missili Atacms se fosse loro consentito. "Stiamo dimostrando che le basi aeree che usano per colpire le nostre città sono nel raggio di raid in profondità - ha detto Umerov alla Cnn - Stanno uccidendo la nostra gente. È per questo che vogliamo scoraggiarli. Vogliamo fermarli. Non vogliamo permettere che la loro Aeronautica si avvicini ai nostri confini per bombardare le nostre città".
L'Ucraina non cerca di impadronirsi di territori stranieri: Kiev non è interessata a conquistare il territorio della regione di Kursk, "gli obiettivi delle Forze armate dell'Ucraina sono solo le strutture militari e contingenti militari" russi. Così si era espresso il 13 agosto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tyhiy, riportato da “Rbc-Ucraina”. "È stata la Russia a portare la guerra in Ucraina ed è giusto che ora questa guerra ritorni in territorio russo - ha aggiunto -. Quanto prima la Russia accetterà di ristabilire una pace equa, tanto prima cesseranno le incursioni ucraine sul territorio russo".
Il 17 agosto Sudzha è la più grande città russa a cadere nelle mani delle forze ucraine dall'inizio della loro incursione oltre confine. Il 19 agosto, in un discorso davanti agli ambasciatori ucraini a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivendicato il controllo da parte delle sue truppe di oltre 1.250 km quadrati e 92 località nella regione russa di Kursk. Intanto la Russia ha perso 600.470 soldati dall’inizio dell’aggressione. Lo ha riferito nella stessa giornata lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 8.513 carri armati, 16.495 veicoli corazzati da combattimento, 23.047 veicoli e serbatoi di carburante, 17.104 sistemi di artiglieria, 1.165 sistemi di lancio di razzi multipli, 925 sistemi di difesa aerea, 367 aerei, 328 elicotteri, 13.809 droni, 28 navi e imbarcazioni e un sottomarino.
Il 30 agosto le forze armate ucraine hanno avanzato di altri due chilometri nella regione di Kursk, nella Russia meridionale, in direzione Pokrovsk. Lo ha dichiarato il comandante in capo dell'esercito ucraino, Oleksandr Syrsky, aggiornando il presidente Volodymyr Zelensky sulla situazione al fronte. I militari ucraini hanno quindi preso il controllo di altri cinque chilometri quadrati in territorio russo. L'Ucraina ha conquistato 100 insediamenti e catturato circa 600 militari russi nell'incursione nella regione oltre confine di Kursk. Come ha riferito lo stesso Syrsky, sono 594 i prigionieri di guerra russi catturati dall'inizio dell'offensiva.
Colti di sorpresa i nazizaristi russi, impauriti e scioccati, hanno reagito veementemente. L'attacco ucraino nella regione russa di Kursk è "una provocazione su larga scala", ha affermato il 7 agosto il nuovo zar del Cremlino Putin, secondo il quale le forze di Kiev fanno fatto ricorso a "bombardamenti indiscriminati, anche con missili, su strutture civili". Da Mosca si parla di azioni “terroristiche” di Kiev che avranno risposte durissime. Tant’è che non è passato giorno senza vittime civili e distruzioni in Ucraina, dove la furia nazizarista si è abbattuta col lancio di missili e droni senza soluzione di continuità. Il 31 agosto gli attacchi russi su Chasiv Yar nella regione di Donetsk hanno causato cinque morti, mentre le difese aeree ucraine hanno abbattuto droni russi a Kiev e nelle regioni di Poltava, Cherkasy, Kyrovohrad e Dnipropetrovsk nell'Ucraina centrale, nelle regioni di Chernih. Il giorno prima l'attacco russo a Kharkiv ha ucciso almeno 7 persone, tra cui un bambino, mentre il numero di civili feriti nell'attacco a un edificio della città ucraina è salito a 97, tra cui 22 minorenni. Il 27 agosto 4 le vittime nell'attacco russo all'hotel nella città di Krivoy Rog, nella regione di Dnepropetrovsk. Il 26 agosto cinque le persone rimaste uccise in Ucraina nell'ultimo attacco russo, che il presidente Volodymyr Zelensky ha definito "uno dei più vasti", rivelando che la Russia ha effettuato attacchi contro l'Ucraina utilizzando più di 100 missili e circa 100 droni. "E' stato uno degli attacchi più grandi, combinato. Più di un centinaio di missili di vario tipo e un centinaio di 'shahed'", ha detto Zelensky in un video messaggio pubblicato su Telegram, riferendosi ai droni d'attacco di Mosca. Il 22 agosto i criminali bombardamenti russi hanno ucciso otto civili in quattro regioni dell'Ucraina orientale e meridionale. Il 9 agosto 14 i morti nell'attacco missilistico russo che ha colpito Kostiantynivka, nel Donetsk.
La Russia ha lanciato contro l'Ucraina oltre 43.000 missili di vario tipo dall'inizio della sua invasione del Paese nel febbraio 2022: lo ha scritto su Telegram il 25 agosto Zelensky. "In due anni e mezzo di guerra totale, la Russia ha sparato contro l'Ucraina circa 10.000 missili di vario tipo e più di 33.000 missili antiaerei. Gli attacchi alle nostre città possono essere fermati colpendo i vettori di queste armi, gli aerei russi negli aeroporti militari".
Il mese di luglio ha registrato in Ucraina il maggior numero di vittime civili dall'ottobre del 2022, con un totale di 219 morti: lo ha riferito il 10 agosto la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese (Hrmmu). Allo stesso tempo, l'Alto Commissariato dell'Onu per i diritti umani - citato da Save the Children - riporta che a luglio sono stati uccisi o sono rimasti feriti in Ucraina almeno 71 bambini, un bilancio che porta il totale a 2.184 bambini coinvolti dall'inizio della guerra (633 morti e 1.551 feriti). Il mese scorso, secondo la Hrmmu, sono rimasti feriti in Ucraina 1.018 civili. Il bilancio dei morti e dei feriti nel mese di luglio è il più alto dall'ottobre 2022, quando nel Paese persero la vita 317 civili a causa della guerra e altri 795 rimasero feriti. Quanto ai bambini, l'Alto Commissariato dell'Onu per i diritti umani ha reso noto che il bilancio di 71 bambini uccisi o feriti a luglio, ha reso questo mese più letale dal settembre 2022. La maggior parte di loro (95%) è stata uccisa da armi di tipo esplosivo. Nei primi sette mesi di quest'anno, ha aggiunto, c'è stato un aumento del 40%, con 341 bambini uccisi o feriti rispetto ai 243 uccisi o feriti nello stesso periodo del 2023.
Dopo la nuova ondata di pesanti raid delle forze di Mosca in Ucraina, il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato che colloqui di pace con Vladimir Putin sarebbero in questo momento "privi di significato". "Il mondo intero sta aspettando che l'Ucraina presenti una proposta di compromesso su come porre fine alla guerra domani. Non è che non ci siano compromessi con Putin, ma con lui oggi il dialogo sarebbe vuoto, privo di significato, perché non vuole porre fine alla guerra con mezzi diplomatici", ha dichiarato Zelensky a Kiev. “Putin sarebbe quindi anche disposto ad avviare negoziati, ma a condizione che Kiev riconosca la cattura del 30 per cento del territorio ucraino”, ha aggiunto. "Non staremo al suo gioco".

4 settembre 2024