Continua il genocidio palestinese
Israele invade la Cisgiordania con l'obiettivo di annettersela
I nazisionisti contano sulla complicità degli imperialisti Usa e Ue che finora hanno coperto l'occupazione militare di Gaza
La notte del 27 agosto un gruppo di coloni armati, alcuni militari della riserva, attaccavano il villaggio di Wadi Rahal lanciando pietre contro le auto e le case e quando i residenti sono usciti per difendersi hanno aperto il fuoco. Un palestinese è morto e altri 4 sono stati feriti. Soltanto due settimane prima altri coloni avevani assaltato il villaggio di Jit dando fuoco a case e automobili e ucciso un palestinese. Il regime sionista condannava gli attacchi dei coloni e il capo dei servizi interni scriveva una dura lettera di condanna del “terrorismo ebraico”. Ma solo alcuni dei coloni aggressori e assassini sono stati arrestati, le vuote parole di condanna non hanno fermato glia ssalti dei coloni. D'altra parte nella Cisgiordania occupata dai sionisti negli ultimi 11 mesi l'esercito "regolare" di Tel Aviv ha ucciso circa 600 palestinesi, secondo i dati dell’Ufficio Affari Umanitari delle Nazioni Unite.
I più recenti pogrom tentati dai coloni sionisti sui villagi palestinesi erano solo il preludio della più vasta offensiva militare nella Cisgiordania occupata che l'esercito lanciava la mattina del 28 agosto in tutta la parte nord della regione palestinese. Gli attacchi dei droni accompagnavano l'assalto delle truppe di terra sulle città di Jenin, Tulkarem e Tubas e si registravano subito una decina di vittime palestinesi. I principali bersagli dell'offensiva sionista erano in particolare i campi profughi delle tre città ma l'attaco era diretto anche contrio gli ospedali, assediati dai soldati che impedivano l'accesso al personale medico. Ricordiamo che l'attacco agli ospedali è un crimine di guerra che i nazisionisti hanno ampiamente e impunemente praticato negli 11 mesi di guerra a Gaza e che si conferma essere uno degli strumenti pianificati dal regime di Tel Aviv per la sua politica di genocidio dei palestinesi.
L’esercito sionista presentava l'invasione della Cisgiordania come un'operazione “antiterrorismo” limitata alle tre città pur essendo, a detta della stessa stampa sionista, il più grande attacco condotto dall’esercito dopo quello chiamato “Scudo Difensivo” del 2002, al culmine della Seconda Intifada. Il ministro degli Esteri Israel Katz, il nazisionista che ha bollato come antisemita qualsiasi critica, anche la più velata e innocua, avanzata dai governi imperialisti pur amici e financo dall'Onu e dal suo Segretario generale, dichiarava che l'obiettivo dell'operazione era quello di "contrastare le infrastrutture terroristiche islamico-iraniane", perché l'Iran secondo lui "sta lavorando per stabilire un fronte terroristico orientale contro Israele in Cisgiordania, secondo il modello di Gaza e Libano, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi sofisticate dalla Giordania". La versione che i nazisionisti sarebbero le vittime è avallata dalla campagna propagandistica che per esempio nell'Italia della neofascista Meloni li copre a reti unificate ma è l'opposto di una realtà che li vede violare tutte le leggi internazionali col genocidio palestinese e con le continue aggressioni a Libano, Siria e Iran che ricschiano di appiccare il fuoco a tutta la regione. Ma tanto serve ai nazisionisti per dichiarare, come Katz che "Israele deve affrontare la minaccia esattamente come si affronta l’infrastruttura terroristica a Gaza, compresa l’evacuazione temporanea dei civili palestinesi e ogni altra misura necessaria”, per indicare una precisa strategia che ha come bersaglio tutto il popolo palestinese, anzi ha come principale bersaglio i civili palestinesi per spingerli fuori da Gaza e con la stessa pratica anche dalla Cisgiordania. Una criminale politica che era già apparsa evidente dalle incursioni degli utlimi mesi nei campi e nelle città palestinesi con i carri armati accompagnati da mezzi adatti a distruggere infrastrutture, strade, impianti idrici ed elettrici, ripetuta su larga scala nell'attacco iniziato il 28 agosto, così come a Gaza è stata sistematica la distruzione dele strutture civili, e che persegue l'obiettivo di costringere più palestinesi possibile a andarsena da Gaza per facilitare l'occupazione militare sionista, magari coperta da un governo fantoccio diretto dall'Anp di Abu Mazen, e ora dalla Cisgiordania, chiamata Giudea e Samaria, per annetterla.
Le abitazioni civili, le tende dei campi profughi, sono il bersaglio quotidiano dei soldati nazisionisti a Gaza che registra nel solo giorno dell'1 settembre 48 morti ealmeno 70 feriti. Il bilancio complessivo al 2 settembre sale a 40.786 vittime registrate e 94.224 feriti, pere la maggior parte donne e bambini. I soccorritori paletinesi non sono stati in grado di raggiungere altre vittime rimaste sepolte sotto le macerie o sparse sulle strade della Striscia perché gli occupanti sionisti ostacolano sistematicamente i movimenti delle ambulanze e degli equipaggi della difesa civile, quando non sparano sui mezzi di soccorso come il 28 agosto su quelli dell'Onu. L'associazione Euro-Med Human Rights Monitor denunciava che gli occupanti hanno continuato gli attacchi sulla Striscia di Gaza anche durante la campagna di vaccinazione contro la poliomielite, ignorando tutte le richieste di attuare una tregua umanitaria o una sospensione temporanea degli attacchi durante le ore di vaccinazione nella campagna concordata tra il ministero della Salute palestinese e le Nazioni Unite, tra cui l’Unicef, e organizzazioni non governative dopo il primo caso registrato a Deir al-Balah.
Le tappe dell'escalation nazisionista contro il popolo palestinese e i paesi della regione non allineati con i complici imperialisti erano state preannunciate dal criminale premier Netanyahu, in visita negli Stati Uniti, nel discorso del 24 luglio all’assemblea del Congresso americano a Washington. Il leader nazisionista definiva quanto accaduto il 7 ottobre 2023, un orrore paragonato a “20 undici settembre in un giorno”, in base alle dimensioni della popolazione, che ha trascinato 255 persone “sia vive sia morte” nelle prigioni di Gaza ad opera di Hamas, il gruppo islamico definito “puro male”. Con toni messianici che hanno accarezzato il pelo del ben predisposto uditorio, con i rappresentanti democratici e repubblicani impegnati a fare a gara a chi applaudiva di più, volteggiava su un presunto scontro non di civiltà ma “tra la barbarie e la civilizzazione" e "per far trionfare le forze della civiltà, Stati Uniti e Israele devono restare insieme” contro il cosidetto “asse del terrore” costuito dall’Iran, contro il quale si può vincere solo restando uniti: “Quando stiamo insieme vinciamo noi e loro perdono, vinceremo noi e sarà una vittoria totale”. Da macellaio del popolo palestinese col consenso imperialista, il leader nazisionista indossava i panni del difensore della civiltà contro i barbari, in una nuova crociata di cui sarebbe la testa di ariete nella regione per conto dello schieramento dei paesi imperialisti dell'Ovest contro glia alleati dei paesi imperialisti dell'Est. Un discorso bellicista che preparava l'assassinio del 31 luglio leader palestinese Ismail Haniyeh a Teheran, un atto criminale dei nazisionisti vergognosamente ignorato dall'Onu, ancora una volta ostaggio dei complici imperialisti Usa e Ue impegnati nei giorni successivi in una campagna contro l'Iran per indurla a non rispondere per non "allargare il conflitto", scambiando da criminali l'aggredito per aggressore.
Registriamo infine dal sito di AssopacePalestina un Appello internazionale di ebrei contro il genocidio a Gaza, del Gruppo Ebraico internazionale lanciato il 25 agosto con la sottoscrizione di quasi 150 firme, che denuncia come "Da oltre 10 mesi, ogni giorno a Gaza, anziani, donne, bambini e uomini – tutti civili – vengono presi di mira e uccisi. La potenza occupante attacca scuole, ospedali e campi profughi. Gli occupanti mirano in particolare a medici, giornalisti e atleti. Stanno inoltre organizzando la carestia.
Ormai da mesi, centinaia di migliaia di persone a Gaza sopravvivono sotto le tende nelle peggiori condizioni, con una mancanza di igiene che favorisce le epidemie.
Il mondo intero lo sa ma i suoi leader rimangono in silenzio. Alcuni di loro dicono di essere “preoccupati”, ma collettivamente lasciano che il governo di estrema destra al potere in Israele distrugga il diritto internazionale. Quel che è peggio è che continuano a fornire armi e munizioni a chi commette il genocidio. Gli Stati Uniti hanno appena votato un finanziamento militare di miliardi di dollari per armi e attrezzature militari.
La decisione che deve essere presa è quella di sanzionare fortemente questo stato che sta commettendo i peggiori crimini in piena impunità. Eppure questa decisione non è stata ancora presa.
Noi, in quanto ebrei, poiché questo crimine viene commesso in nostro nome, poiché rifiutiamo di essere complici di tali atroci crimini, poiché rifiutiamo che l’antisemitismo – che fa parte della nostra storia intima – venga usato per giustificare tali orrori, chiediamo una solidarietà concreta con la popolazione martirizzata di Gaza; chiediamo un cessate il fuoco e chiediamo la fine di questa carneficina; chiediamo a tutti i Paesi di imporre sanzioni allo Stato di Israele; chiediamo che i criminali di guerra e i loro complici rispondano dei loro atti davanti a un tribunale".
4 settembre 2024