Entusiasmante Commemorazione di Mao nel 48° Anniversario della sua scomparsa. Martenghi rilancia una storica dichiarazione di Scuderi su Mao e invita il Partito ad applicare le sue indicazioni approvate dalla 7ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI
Forte e a tratti commovente discorso di Panzarella su Mao e sulla lotta per il socialismo in Italia
Le istanze di base del PMLI esaltano Mao e sostengono la relazione di Scuderi al CC del PMLI. Apprezzato e applaudito l'intervento di un giovane comunista cinese. Applauditi gli interventi dei simpatizzanti e degli amici del PMLI e in particolare quello di Antonio di Sassari. Commemorata Liliana Sansebastiano. Accolti con calore i messaggi di sostegno delle Organizzazioni e di singoli comunisti esteri, in particolare quelli di Alleanza proletaria del Partito comunista cinese, del Partito popolare socialista (Hong Kong) e del Partito maoista russo. Un buddista americano invita a leggere un discorso di Scuderi su Mao
Scuderi: Seguaci di Mao di tutto il mondo uniamoci, risolviamo le contraddizioni, lottiamo per liberare il globo dall'imperalismo per il socialismo
Anche quest'anno il PMLI ha adempiuto al suo solenne giuramento di onorare degnamente Mao ad ogni anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 9 Settembre 1976, con l'entusiasmante e memorabile Commemorazione del grande Maestro del proletariato internazionale, dal tema “La vita e l'opera di Mao, la lotta per il socialismo in Italia”, che si è tenuta domenica 8 settembre a Firenze, nella Sala delle ex Leopoldine in Piazza Tasso, nel quartiere popolare di San Frediano dove il Partito ha le sue radici storiche.
Degnamente significa per noi marxisti-leninisti non soltanto rievocare la figura di questo gigante del pensiero e dell'azione rivoluzionari, a cui siamo e saremo sempre eternamente grati per averci illuminato la via in tempi in cui il revisionismo moderno dominava incontrastato a livello internazionale e tra il proletariato e le masse popolari italiane, apparentemente impossibile da abbattere come le due montagne di Yu Kung, ma anche trarre sempre nuova ispirazione dalla sua esemplare vita e dalle sue opere sempre vive e ricche di insegnamenti per orientarci nelle nuove sfide che ci attendono nel nuovo anno politico.
Come ha sottolineato il compagno Franco Panzarella, in apertura del bel discorso commemorativo che ha tenuto a nome del Comitato centrale del PMLI: “Si tratta di un avvenimento di vitale importanza per tutto il Partito; l'occasione giusta per fare un accurato tagliando di controllo dei livelli politici, ideologici e organizzativi che abbiamo raggiunto; per verificare che il nostro navigatore sia sempre puntato sulla giusta via del marxismo-leninismo-pensiero di Mao per proseguire con maggior sicurezza e determinazione nella Lunga marcia politica e organizzativa del PMLI fino al raggiungimento del nostro obiettivo finale che è il socialismo”. E il compagno, con il suo forte, brillante e a tratti commovente discorso, ha dato il principale e fondamentale contributo al successo di questa 48ª Commemorazione, degna di essere ricordata negli annali del PMLI per la calorosa partecipazione e l'entusiasmo militante da parte di tutte le istanze, simpatizzanti e amici del Partito.
Ad accogliere i partecipanti, provenienti da ogni parte d'Italia, era la splendida sala rossa addobbata con grande cura dalle commissioni di Organizzazione e di Stampa e propaganda del CC del PMLI, dal Comitato provinciale di Firenze, dalla cellula “Nerina 'Lucia' Paoletti” di Firenze e da simpatizzanti attivi del Partito. In fondo alla sala risaltava il rosso tavolo della Presidenza, dietro al quale campeggiava il grande pannello con il tema della Commemorazione scritto a grandi caratteri, con il bel manifesto raffigurante Mao su uno sfondo di bandiere rosse del PMLI, a simboleggiare l'indissolubile legame tra il nostro amato Partito e il Grande Maestro del proletariato internazionale.
Ai lati del tavolo e del podio per gli oratori, quattro gruppi di bandiere del PMLI e dei Maestri completavano la scenografia della presidenza. I muri perimetrali della sala erano ravvivati da altre bandiere e da diversi manifesti del PMLI, una ricca e splendida galleria dei principali manifesti recenti del PMLI degna degli “Uffizi” marxisti-leninisti. Vicino all'ingresso, ad accogliere gli intervenuti, un grande tavolo rosso con i libri e i documenti del Partito, con in evidenza gli opuscoli con i discorsi e gli scritti di Scuderi, il grande volume dedicato a Mao e la lotta del PMLI per il socialismo, i volumi con le biografie su Lenin e Stalin, gli audiovisivi, le spille e altro materiale di propaganda, comprese delle copie a colori de “Il Bolscevico”, con l'ultimo numero, il 31/2024, e il numero del suo cinquantenario. Un sottofondo musicale di canzoni popolari e partigiane e degli inni del Partito completava il clima di calda accoglienza ai partecipanti.
Il saluto di Monica Martenghi ai partecipanti
Alle ore 10, sulle note solenni de “L'Internazionale”, i compagni dirigenti hanno preso posto al tavolo della presidenza, con al centro il Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, affiancato dal compagno Franco Panzarella e dalla compagna Monica Martenghi, Direttrice responsabile de “Il Bolscevico” e Responsabile della Commissione donne del CC del PMLI, che a nome del Comitato centrale del Partito ha aperto la Commemorazione dando il benvenuto ai partecipanti con un importante e applaudito discorso, pubblicato integralmente su questo numero del giornale.
La compagna ha rivolto un calorosissimo saluto a tutti i presenti e in special modo a chi ha gravi problemi di salute, anche non presenti, a chi aveva fatto un lungo viaggio e a chi partecipava per la prima volta alla Commemorazione di Mao.
Ha ringraziato le Commissioni centrali del Partito, il Comitato provinciale di Firenze e tutte le compagne e i compagni che col loro generoso lavoro hanno permesso di tenere questo importante evento. Ha ringraziato inoltre i simpatizzanti che inviano donazioni mensili al Partito e il compagno Gabriele Urban, Responsabile dell’Organizzazione di Biella, e la cara amica Alessandra, per aver deposto, il giorno precedente a nome del PMLI, un mazzo di fiori al busto di Lenin a Cavriago.
Martenghi ha poi salutato con calore fraterno e internazionalista il compagno cinese presente in sala: “Un avvenimento storico”, ha sottolineato tra gli applausi, salutando di seguito e ringraziando di cuore una serie di partiti, organizzazioni e personalità che hanno inviato messaggi di saluto e di sostegno dall'estero, che sono tutti pubblicati su questo numero speciale de “Il Bolscevico”. Tra questi la compagna ha citato alcune frasi particolarmente importanti, incoraggianti e commoventi, salutate ognuna da calorosissimi applausi della sala: quelle di Alleanza proletaria del Partito comunista cinese, del Partito popolare socialista (Hong Kong) e del Partito maoista russo, così come quella del compagno buddista americano Zìyóu Fǎ, che invita a studiare il magistrale discorso di Scuderi tenuto per il 30° Anniversario della scomparsa di Mao, citando la sua frase in cui esorta chi aspira a dedicare la propria vita alla causa del proletariato ad unirsi al PMLI come militante, e chi vuol dare un contributo grande o piccolo che sia ad unirsi come simpatizzante.
Martenghi ha salutato come un evento storico la presenza per la prima volta alla Commemorazione di Mao di un rappresentante della Sardegna, il compagno Antonio da Sassari. Il Segretario generale si è unito ai suoi saluti e agli applausi entusiasti dei presenti con un caloroso “bravo, bravo, viva la Sardegna”.
La compagna ha denunciato il deliberato silenzio stampa, anche di quella che si richiama al comunismo, che anche quest'anno è stato riservato alla nostra Commemorazione, stigmatizzando anche il vergognoso comportamento della giunta comunale fiorentina della piddina Funaro che ha negato l'affissione del nostro manifesto sulla Liberazione di Firenze, in quanto contenente l'immagine della ducessa in orbace come Mussolini.
Riallacciandosi all'apprezzabile appello del sostenitore del PMLI compagno Cartesio di Napoli pubblicato su “Il Bolscevico” n. 29, che invitava i rivoluzionari ad aprire un confronto col PMLI, Martenghi ha poi detto: “Parliamoci, e a cuore aperto, compagne e compagni rivoluzionari, lo esige la lotta di classe. Le nostre porte a livello centrale e locale per voi sono spalancate. Venite tranquillamente a trovarci. 'Il Bolscevico' è pronto ad accogliere il vostro pensiero”.
Successivamente la compagna ha ricordato, citandoli per nome, le compagne e i compagni militanti e simpatizzanti del PMLI che sono scomparsi. Al cui elenco si è aggiunta quest'anno la compagna simpatizzante Liliana Sansebastiano, invitando la sala ad onorarla osservando un minuto di silenzio in piedi. Di seguito ha rivolto un pensiero commosso anche a tutte le vittime del capitalismo, del suo sfruttamento e della sua cultura patriarcale, omofoba e razzista, ai lavoratori che lasciano la vita sul posto di lavoro, le donne vittime di femminicidi, le persone transessuali violentate e massacrate, i migranti lasciati morire in mare.
Martenghi ha poi presentato l'oratore, compagno Franco Panzarella, Segretario della Cellula “Stalin” di Prato e Responsabile del PMLI per la Toscana, rimandando per la sua biografia completa nel suo saluto integrale. Tuttavia ha dato ai presenti una breve sintesi della sua storia politica, mettendo in risalto tra l'altro il suo encomiabile lavoro con i lavoratori dell'ex GKN e l'aver issato per la prima volta la bandiera del PMLI sui cancelli di una fabbrica occupata.
Subito dopo la compagna ha svolto il suo intervento politico, in forma abbreviata per necessità di tempo, iniziando col sottolineare il legame indissolubile del PMLI e di Scuderi con Mao, proclamato solennemente fin dalla prima Commemorazione pubblica del 9 Ottobre 1976, nel trigesimo della scomparsa dell'amato grande Maestro del proletariato internazionale. In quell'occasione Scuderi indicava in particolare quattro suoi esempi da seguire: fare nostro in tutti i suoi aspetti il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong; dedicare le nostre migliori energie alla costruzione del Partito marxista-leninista, che sarà fondato esattamente 6 mesi dopo; non staccarsi mai dalle masse e fare sempre i loro interessi; mettere le nostre vite al servizio della lotta di classe con il coraggio e la preparazione di Mao.
Scuderi così concludeva: “Il gigante proletario rivoluzionario del ventesimo secolo, il padre della nuova Cina, l’amico più fedele e il grande maestro del proletariato, delle nazioni e dei popoli oppressi, colui che ci ha dato la luce e ci ha lanciato nell’avvenire, non è più presente fisicamente fra il suo popolo e fra tutti noi, il suo grande cuore ha cessato di battere per sempre, la sua prodigiosa mente non potrà più lavorare alla risoluzione dei problemi della rivoluzione e del socialismo, la sua luminosa figura di condottiero non sarà più lì ad incitarci ad andare avanti con forza e determinazione sulla strada che lui ha tracciato, ma la sua opera, il suo insegnamento, il suo tesoro d’esperienza di tutta una vita spesa per la rivoluzione rimangono incancellabili e sta a noi e a tutti i suoi discepoli sparsi in ogni dove nel mondo impadronircene e farli vivere in eterno nella costruzione del nuovo mondo senza più sfruttamento, miseria e guerra” (Giovanni Scuderi, I marxisti-leninisti italiani saranno sempre fedeli a Mao, Firenze, 9 ottobre 1976, in: Mao e la lotta del PMLI per il socialismo, pagg. 6-8).
La compagna ha concentrato l'attenzione dei presenti sull'imprescindibile necessità di studiare e applicare la magistrale e lungimirante relazione, di valore congressuale, del compagno Scuderi alla recente 7ª Sessione del 5° CC del PMLI, definendola tra gli applausi “una questione di vitale importanza per il presente e il futuro del PMLI”. E ha aggiunto: “Attualmente al centro del nostro studio ci deve essere la linea del PMLI”.
Avviandosi a terminare il suo intervento, in un crescendo di applausi entusiasti della sala, Martenghi ha ricordato le tre preziose indicazioni che il compagno Scuderi ci ha dato nella suddetta Sessione e che bisogna tenere bene a mente: “Dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso, Abbattere Mussolini nelle vesti di Meloni con la lotta di piazza, guerra civile nel caso l’Italia partecipi alla guerra imperialista mondiale in gestazione. Agiamo di conseguenza con perseveranza, tranquillità e fiducia verso il proletariato e le masse e verso il futuro socialista”, ha concluso accompagnata da un prolungato e scrosciante applauso e dagli elogi personali del Segretario generale. Il suo importante intervento e le parole d'ordine scandite di seguito per due volte dall'intera sala in piedi, “Mao, Mao, Mao”, e “PMLI, PMLI, PMLI”, sono stati un perfetto lancio per il discorso di Panzarella.
Dopo il suo intervento Martenghi ha invitato la delegazione ad hoc ad andare a deporre l'omaggio floreale del Partito alla lapide dedicata ai martiri di Piazza Tasso trucidati dai fascisti repubblichini il 17 luglio 1944, invitando la sala a salutarla con un applauso.
Prima degli interventi dei delegati delle istanze di base, dei simpatizzanti e degli amici del Partito, la compagna ha letto, ringraziandole/i e proponendo un applauso per ciascuna di esse/i, la lista delle istanze di base del Partito assenti per motivi di salute, professionali o economici e la lista dei simpatizzanti e degli amici del PMLI che hanno inviato un messaggio di saluto.
Chiudeva l'elenco la lista dei compagni esteri che hanno inviato un messaggio di saluto e che non erano presenti. Messaggi che non è stato possibile leggere per mancanza di tempo, ma pubblicati integralmente anch'essi su “Il Bolscevico”.
I saluti delle istanze e dei simpatizzanti
Si sono quindi succeduti 16 interventi di delegati delle istanze di base, di simpatizzanti e di amici del Partito per portare il loro saluto alla Commemorazione. La serie degli interventi, necessariamente abbreviati per stare nei tempi, si è aperta col saluto del compagno cinese, letto dal compagno Denis Branzanti, e si è conclusa con il saluto del compagno Antonio di Sassari: “Come ha detto il compagno Scuderi, la Sardegna, assieme alle altre regioni del Mezzogiorno, sta al centro del cuore del Partito”, ha ricordato la compagna Martenghi.
Tutti gli interventi, calorosamente applauditi dalla sala ed incoraggiati dal Segretario generale, rivolto in particolare alle compagne e ai compagni che parlavano per la prima volta alla Commemorazione, hanno espresso un grande amore per Mao ed esaltato la sua figura e la sua opera, che continuano a vivere nel PMLI, esprimendo un corale impegno ad applicare i suoi insegnamenti a partire dalla lotta per buttare giù il governo neofascista Meloni e per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso. Le istanze di base hanno sostenuto fortemente la relazione di Scuderi alla 7ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI e hanno espresso l'impegno a studiarla e applicarla nelle loro realtà di lavoro e di lotta.
Non riportiamo qui quanto detto negli importanti interventi, che comunque si possono leggere integralmente su questo numero de “Il Bolscevico”, ma citiamo alcuni tra i momenti più significativi ed emozionanti degli stessi, a partire dall'intervento del compagno cinese, assai toccante nell'esaltazione di Mao e della sua grandezza rivoluzionaria, in particolare per il suo capolavoro della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. Prendendo spunto dal suo apprezzato intervento, Scuderi ha detto: “Viva i compagni cinesi, uniamoci e cooperiamo per restaurare il socialismo in Cina e per il trionfo del socialismo in Italia. Seguaci di Mao di tutto il mondo, uniamoci, risolviamo le contraddizioni, lottiamo per liberare il globo dall'imperialismo per il socialismo”.
Il compagno avvocato Francesco Mandarano di Prato, di cui Martenghi ha ricordato che è amico del PMLI e autore di un meritorio libro sul gappista fiorentino Bruno Fanciullacci, che ha donato al compagno Scuderi e al Centro del Partito, ha fatto un intervento dal forte carattere antifascista, denunciando il tentativo dei neofascisti al governo di riscrivere la storia, in particolare con la riabilitazione del fascista Giovanni Gentile, col pretesto che era un “grande filosofo”: “Non mi interessa se è stato un grande filosofo o meno, mi interessa che è stato un grande fascista”, ha ribadito con forza il compagno. Al termine del suo intervento Scuderi ha aggiunto: “Viva l'antifascismo militante! Mettiamo al centro la lotta contro il governo neofascista Meloni per abbatterlo con la lotta di piazza”.
Particolarmente emozionante ed applaudito è stato l'intervento del compagno Antonio di Sassari, preceduto da una breve introduzione di Martenghi che ha detto: “Il compagno Antonio di Sassari si è unito al PMLI come simpatizzante nell'aprile di quest'anno, dopo aver studiato per tre anni la linea del Partito attraverso il sito. Da allora ha dimostrato di essere un compagno intellettuale di valore scrivendo degli importanti articoli su 'Il Bolscevico'. Ed è estremamente sensibile ai problemi politici e alle necessità economiche del Partito comportandosi conseguentemente. La Sardegna finalmente ha generato il suo primo affidabile rappresentante marxista-leninista attivo. Il compagno Antonio è seguace di Mao fin da quando era studente e membro di un'organizzazione marxista-leninista”.
Antonio ha descritto sinteticamente il suo percorso politico, studiando il materialismo scientifico e storico e praticando la lotta di classe fino a diventare un marxista-leninista. Richiamando l'incitamento di Mao ad “osare dare l'assalto al cielo”, tra gli applausi entusiasti dei partecipanti, ha così concluso il suo intervento: “Allora, compagne e compagni, diamo l'assalto al cielo degli imperialismi, dei capitalismi, delle borghesie, dei revisionismi! Senza tregua, e organizzati nel Partito Marxista-Leninista Italiano, per la rivoluzione proletaria e per l'Italia unita, rossa e socialista”! Il Segretario generale si è unito agli applausi esclamando: “Viva il compagno Antonio, portabandiera del PMLi a Sassari”!
Il discorso di Franco Panzarella
Alla fine degli interventi la compagna Martenghi ha dato la parola al compagno Panzarella per il suo importante discorso commemorativo tenuto a nome del CC del PMLI, invitando i partecipanti a leggere la versione integrale pubblicata su questo numero de “Il Bolscevico” e sul sito del Partito.
Con la sua voce chiara e forte acquisita nelle tante assemblee sindacali e politiche, che ha tenuto con sicurezza per oltre un'ora, conquistando la costante attenzione della sala che ha punteggiato con molti applausi il suo discorso, Il compagno ha iniziato ribadendo il significato profondo che ha per il nostro Partito la Commemorazione annuale della scomparsa di Mao e sottolineando il “rapporto speciale, quasi filiale” che esso ha con lui grazie all'influenza che ha avuto sui primi quattro pionieri e sulla nascita stessa del PMLI. Di seguito ha svolto un'inedita e approfondita dissertazione sul perché si deve usare il termine corretto “Pensiero di Mao” anziché quello tendenzioso e revisionista di “Maoismo”, dimostrando che solo il primo esprime il legame naturale e indissolubile del Pensiero di Mao col marxismo-leninismo e l'unità dei cinque Grandi Maestri, come le cinque dita di una stessa mano che si completano a vicenda.
L'oratore ha poi regalato al partito un'eccellente sintesi della biografia di Mao, facendo con parole semplici ed efficaci un ritratto vivo del Grande Maestro del proletariato internazionale, mettendo in evidenza il suo stile proletario e rivoluzionario, la sua proverbiale modestia, il suo rifiuto dei miti e la sua incrollabile fiducia nelle masse, che sono i veri eroi della storia, tra le quali si è mosso per tutta la vita come un pesce nell'acqua. Il compagno ha rievocato anche episodi poco conosciuti della sua vita esemplare, a tratti anche assai commoventi, emozionando i partecipanti che lo hanno sottolineato con intensi applausi. Come il racconto, particolarmente toccante, dell'amore di Mao per i libri e la lettura, al punto che nelle sue ultime ore di vita, già infermo, ha voluto farsi aiutare a leggere dei libri e dei documenti che gli premevano.
Il discorso ha tratteggiato con grande efficacia la lotta contro il revisionismo interno al Partito e internazionale che Mao ha combattuto vittoriosamente per tutta la sua vita: dall'incessante lotta all'interno del PCC tra le due linee, e in particolare contro il revisionismo di destra dei traditori Liu Shaoqui e Deng Xiaping, e quello di “sinistra” della banda dei quattro e del golpista Lin Biao, alla lotta contro il revisionismo kruscioviano nel movimento operaio internazionale, fino al suo capolavoro politico della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. L'oratore ha concluso la biografia di Mao con l'invito a studiare le opere di Mao, rivolgendo l'invito soprattutto ai giovani nei quali Mao riponeva una grande fiducia.
Passando poi al tema della lotta per il socialismo il compagno ha innanzi tutto descritto e ribadito che cos'è il socialismo, servendosi della magistrale definizione di Mao, applauditissima dalla platea, che il socialismo "consiste nella distruzione della proprietà privata capitalista e nella sua trasformazione in proprietà socialista di tutto il popolo, nella distruzione della proprietà individuale e nella sua trasformazione in proprietà collettiva socialista".
Definizione ripresa e sviluppata per l'Italia dal PMLI nel suo III Congresso, che Panzarella ha elencato dettagliatamente, sottolineando tra gli applausi che in sintesi il socialismo in Italia significa “dare tutto il potere alla classe operaia, che si deve insediare dal basso in alto in tutti i campi della gestione dello Stato, in tutto l'edificio dello Stato, esercitando con forza e sicurezza la dittatura del proletariato”.
Nel quadro della lotta del PMLI per il socialismo, ha auspicato che sorgano corrispondenti de “Il Bolscevico” in ogni luogo di lavoro e di studio, specialmente operaie e operai, ha richiamato le nostre rivendicazioni di lotta per difendere i diritti e gli interessi delle masse e ha rinnovato l'invito alle masse lavoratrici a costruire dal basso un grande sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori fondato sulla democrazia diretta e sul potere sindacale e contrattuale della Assemblea generale.
Il compagno ha poi denunciato la natura neofascista del governo Meloni, che ha riportato il fascismo di Mussolini al potere per via “democratica” parlamentare e costituzionale con l'avallo e la complicità della “sinistra” borghese. Riallacciandosi saldamente al magistrale rapporto del Segretario generale alla 7ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI del 30 giugno scorso, ha bollato con enfasi e tra gli applausi la linea razzista, fascista, presidenzialista e piduista di questo governo in politica interna e istituzionale, e neocolonialista, guerrafondaia e imperialista in politica estera.
L'oratore ha denunciato anche le complicità della “sinistra” borghese e la sua opposizione di tipo aventiniano, votata al fallimento con questo governo come quella di allora di fronte all'ascesa di Mussolini, se resta sorda al nostro appello a fare fronte unito per mobilitare le masse a lottare per abbattere al più presto il governo neofascista Meloni.
Infine il compagno ha affrontato il tema della guerra imperialista mondiale che si sta facendo sempre più reale e incombente per il confronto egemonico tra i due blocchi imperialisti dell'Ovest e dell'Est. Riallacciandosi ancora al Rapporto di Scuderi ha rilanciato l'esortazione alle masse a non schierarsi con nessuno dei due imperialismi in campo, e in caso di guerra – suscitando a questo punto un boato di applausi - ad opporsi ad essa con la guerra civile, seguendo la lungimirante indicazione di Mao ad “annientare la guerra di aggressione con la guerra rivoluzionaria
”.
Avviandosi alle conclusioni, in un crescendo di forza oratoria e applausi entusiasti dei partecipanti, il compagno Panzarella ha ribadito che è assolutamente necessario decuplicare gli sforzi per dare al PMLI un Corpo da Gigante Rosso, auspicando che tutte le rivoluzionarie e i rivoluzionari raccolgano l'appello pubblicato sul n. 29 de “Il Bolscevico” del compagno Cartesio, a confrontarsi con il PMLI. Chiudendo infine il discorso con una vibrante promessa a Mao, a nome di tutto il Partito, di tenere sempre alta la sua bandiera e di essere fedeli in eterno ai suoi insegnamenti.
Le conclusioni della manifestazione
Al termine del discorso di Panzarella, mentre tutta la sala in piedi gli tributava un lungo, affettuoso e meritato applauso, il Segretario generale lo ha abbracciato complimentandosi con lui e ringraziandolo calorosamente.
Dopo il lancio delle parole d'ordine, “Mao, Mao, Mao” e “PMLI, PMLI, PMLI”, scandite ciascuna due volte, tutta la sala in piedi e a pugno chiuso ha intonato in coro i tre inni del Partito: “L'Internazionale”, “Bandiera Rossa” e “Il Sole Rosso”. Seguiti subito dopo dal lancio delle parole d'ordine:
“Giù, giù, giù, governo Meloni buttiamolo giù”!
“Il proletariato al potere, la via maestra è l'Ottobre”!
“Lavoriamo a più non posso, diamo al PMLI un corpo da Gigante Rosso”!
“Guerra imperialista mondiale, se l'Italia partecipa guerra civile”!
“Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, Viva Mao Zedong”!
“Con Mao per sempre”!
“Coi Maestri e il PMLI vinceremo”!
Al termine la compagna Martenghi ha ringraziato tutti i partecipanti, rivolgendo un ringraziamento particolarmente caloroso a tutti coloro che hanno versato dei contributi economici, prima e anche durante la Commemorazione. Citando i compagni Antonio di Sassari e Giancarlo di Padova per le loro donazioni piuttosto consistenti. “Tutte le donazioni, da un euro in su, per noi sono come il pane, l’acqua e l’aria”, ha sottolineato la compagna.
Infine, augurando a tutti buona salute e un buon ritorno a casa, e invitando i simpatizzanti e gli amici del Partito presenti a scrivere a “Il Bolscevico” le loro impressioni sulla manifestazione, la compagna ha dichiarato vittoriosamente conclusa la Commemorazione di Mao del 2024.
11 settembre 2024