Comunicato stampa del Coordinamento delle Sinistre d'Opposizione - Molise (PCI, PCL, PMLI, PC)
Case popolari a Campobasso, degrado e incuria sotto gli occhi di tutti
Oltre il danno la beffa: i costi dei piccoli interventi programmati dal comune saranno a carico degli inquilini. Le recenti piogge hanno provocato crolli, muffe, infiltrazioni

“Chiamiamo al comune e non rispondono, i vari assessorati fanno scaricabarile, ci sentiamo abbandonati”, “guardi come siamo ridotti, sporcizia ovunque, muri fradici, muffe sulle pareti, si può vivere in queste condizioni”?
Queste le parole con cui i residenti delle case popolari di Campobasso, in particolare di via Jezza e via Quircio, hanno espresso la loro rabbia per l’indecente situazione che sono costretti a patire da tempo. Ad ogni acquazzone, sempre la stessa storia: acqua che penetra dappertutto, dai piani alti a scendere, sia nelle trombe delle scale di alcuni condomini che nelle mura, giù fino agli scantinati; non occorre essere ingegneri per capire i rischi che si corrono! E nessuno che si prenda la briga di porvi rimedio; anzi, per la verità il comune ha mosso i primi passi, quasi “incolpando” gli inquilini per il degrado.
Le giunte del secondo dopoguerra, si trovarono a fronteggiare molti problemi, fra cui quello della forte richiesta di alloggi: optarono, anche sotto la pressione popolare e delle relative lotte sociali, in primis di lavoratori e studenti, di pianificare consistenti investimenti sull’edilizia pubblica, basti pensare al solo quartiere CEP.
Centinaia di lavoratori, che con il loro sudore contribuirono alla ripresa economica della città, vennero così ripagati con appartamenti decenti a prezzi calmierati. Ciò è quello cui le vecchie amministrazioni DC ci avevano abituato (non che si trattasse di regalie: come detto, il diritto alla casa fu ottenuto a seguito delle possenti manifestazioni e lotte di quegli anni!). Avevano, per l’appunto.
Da decenni, l’edilizia popolare si è quasi fermata; peggio ancora riguardo a qualità e manutenzione degli immobili, basta farsi un giro in città per capire in che modo siano stati realizzati gli ultimi edifici: definirle case, pare un eufemismo.
Infiltrazioni e intonaci che si sgretolano, difatti, fanno il paio con i recenti crolli di solai, per non dire dell’assenza di aree verdi e di spazi idonei all’aggregazione sociale: insomma, siamo di fronte a quartieri dormitori, veri e propri ghetti .
E dicevamo della reazione della giunta cittadina di “centro-sinistra”: problemi di sicurezza, rischio crolli, complicazioni sanitarie dovute alla scarsa igiene, risalita di ratti e animali portatori di malattie, ecc. Cosa si è fatto? L’amministrazione ha inviato una lettera ai condomini di una di queste palazzine con la quale s’impegna a ripulire gli “scantinati” (semplici aree comuni accessibili a tutti, animali compresi, e divenute ormai discariche) a spese dei condomini stessi. Cioè persone estranee buttano qui i loro rifiuti, vi bivaccano e i danni devono pagarli i residenti?
Ovviamente, per infiltrazioni, muffe e quant’altro, nessun impegno ad intervenire.
Come partiti comunisti, esprimendo solidarietà ai residenti, lanciamo un appello alla giunta Forte e alle istituzioni in generale, sperando che agiscano come si dovrebbe: non sarebbe oltremodo tollerabile l'incapacità di mettersi nei panni di questi assegnatari, a non voler attuare una seria campagna di riqualificazione dell’area. Non è possibile vedere tante disparità a Campobasso: ieri, città giardino, oggi, zone curate ed altre, specialmente quelle periferiche, abbandonate a se stesse. Non possono esistere cittadini di serie A e di serie B. Avere un’abitazione è un diritto, la casa, anche se popolare , deve essere dignitosa.
 
Coordinamento delle Sinistre d'Opposizione - Molise
PCI, PCL, PMLI, PC
Campobasso, 11 settembre 2024