Su iniziativa di Von der Leyen
I neofascisti italiani nel governo dell'UE
Il PD verso il voto a Fitto
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato il 17 settembre a Strasburgo la lista completa dei nuovi commissari che proporrà al Parlamento Europeo. Sono 27, uno per ogni paese membro, compresa la stessa von der Leyen: 11 donne e 16 uomini, di questi sono 14 quelli aderenti al suo gruppo del PPE. Il commissario italiano sarà Raffaele Fitto, l'unico del gruppo dei conservatori ECR, e sarà anche vicepresidente esecutivo della Commissione – come chiesto esplicitamente da Giorgia Meloni – con competenze ai fondi di Coesione e alle Riforme. I lavori della nuova Commissione cominceranno a dicembre, sei mesi dopo le elezioni europee. Secondo indiscrezioni le audizioni del Parlamento Europeo per i nuovi commissari dovrebbero tenersi tra il 4 e il 12 novembre. Von der Leyen starebbe spingendo per anticiparle a metà ottobre e far cominciare prima le attività della Commissione. L’imperialismo europeo scalpita in un momento storico delicato che vede come non mai lo scontro tra le superportenze imperialiste per il dominio del mondo, non più solo economico e finanziario, ma anche militare.
“L’Italia è tornata ad avere un ruolo centrale in Europa”, ha affermato la ducessa Meloni riferendosi alla nomina di Fitto, che era osteggiata dalle forze di “sinistra” e di centro al parlamento europeo. L’esponente di Fratelli d’Italia oltre che uno dei 6 vicepresidenti è stato incaricato di gestire la Politica di Coesione e le Riforme. Tra i suoi compiti ci sarà quello di monitorare l'attuazione del Recovery Plan e quindi i diversi Pnrr nazionali. “L’incarico affidato a Raffaele Fitto riflette l’importanza di un paese fondatore come l’Italia ma ho guardato anche alla composizione del Parlamento europeo, dove ECR ha due vicepresidenti”, ha spiegato la presidente della Commissione europea dopo l’incontro con la Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo.
Di fatto con Raffaele Fitto i neofascisti italiani entrano per la prima volta nel governo della UE. Da giovanissimo consigliere regionale DC in Puglia, passando dalla lunga militanza berlusconiana, all’approdo a Fratelli d’Italia, governatore della Puglia, parlamentare europeo per tre legislature, ministro nel 2008 con Berlusconi e nel 2022 con Meloni, infine regista della svolta che ha condotto la stessa Giorgia Meloni nei Conservatori europei. "Io penso che Fitto e l'Italia abbiano avuto una delega molto importante: una vicepresidenza esecutiva, che era la nostra grande ambizione, vuol dire chiaramente avere uno dei ruoli più influenti all'interno della Commissione europea, con una delega molto importante che è riforme e fondi di coesione" ha detto la presidente del Consiglio, nella puntata di 'Cinque minuti' di Vespa. "Nella lettera di incarico che Ursula von der Leyen scrive a Raffaele Fitto - ha aggiunto la ducessa - quando si parla di riforme si dice di garantire che l'Europa metta in campo gli adeguati investimenti e le adeguate riforme per la sua crescita, quindi va inteso come materia di competenza economica. I fondi di coesione sono quasi 400 miliardi di euro di competenza del commissario Fitto per questa programmazione che finisce nel 2027, dopodiché c'è quella che inizierà nel 2028 e sono altri 400 miliardi. Sono fondi molto importanti: l'Italia ha 47 miliardi di fondi di coesione in questa programmazione, sono quelli che servono a combattere il divario tra i territori. Quindi per esempio in Italia sono importantissimi per il Mezzogiorno, per le aree interne, ma sono in generale importanti in Europa...Il Pnrr che prima aveva solamente commissario Dombrovskis e adesso hanno insieme Dombrovskis e Fitto - ha aggiunto Meloni - sono altri 600 miliardi di euro di competenza. Dopodiché Fitto come vicepresidente della commissione coordina il lavoro di alcuni altri commissari. Quali sono le materie che vengono affidate a Raffaele? Agricoltura, trasporti, turismo, pesca, economia del mare. Tutte deleghe fondamentali per gli interessi italiani. L'Agricoltura è molto importante, c'è attenzione particolare ai nostri agricoltori, al loro sviluppo, al loro futuro. Sull'economia del mare, noi siamo stati il primo governo che in Italia ha istituito un ministero che si occupava di mare. Perché? E vuol dire anche che Fitto ha un ruolo molto importante secondo me per quelle che sono le nazioni mediterranee d'Europa. Ci siamo detti tante volte che forse il Mediterraneo dovrebbe far sentire un po' più il suo ruolo e il suo peso. Quel momento arriva ed è un momento nel quale l'Italia ha un ruolo particolarmente centrale", ha concluso.
Invece di sparare a alzo zero contro la nomina del neofascista Fitto il PD va verso il voto favorevole. Seppur la segretaria Schlein abbia commentato a caldo su “La Stampa” che “Di certo non siamo soddisfatti di questa Commissione”, una compagine “più conservatrice di prima”, anche a causa dei “governi che hanno espresso le nomine”. Per quanto riguarda Raffaele Fitto, la segretaria dem non si è sbilanciata sul consenso del suo partito ma sa bene che la maggioranza del PD, in nome del bene supremo dell'Italia imperialista, è favorevole alla nomina del ministro per gli Affari europei del governo Meloni come vicepresidente esecutivo a Bruxelles. “Useremo le audizioni senza fare alcuno sconto per verificare la sua adeguatezza al compito. Non è più il portafoglio economico, ma anche le politiche di coesione sono importanti per l’Europa e per il nostro Paese: speriamo che gestisca il Pnrr meglio lì di quanto ha fatto in Italia”.
25 settembre 2024