Tanti giovani al presidio contro il Ddl sicurezza a Catania
In piazza il manifesto del PMLI “Affossare il decreto fascista sicurezza, buttiamo giù il governo neofascista Meloni”

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 25 settembre si è svolto a Catania un partecipato presidio sotto il palazzo della prefettura in via Etnea. A indirlo la CGIL di Catania con la parola d'ordine "No al Ddl sicurezza"; - per difendere la libertà e il diritto di manifestare il dissenso; - per contrastare una norma che introduce nuovi reati penali e limita le mobilitazioni sindacali; - per opporci all'incarcerazione di donne in gravidanza o con figli piccoli; - per dire no alla criminalizzazione dei migranti; Proteggere la democrazia del nostro Paese".
Si sono uniti il PMLI, PRC, ANPI, Associazione Olga Binario, ambientalisti di Nuova generazione e tanti giovani e meno giovani, che guardano a questo ddl fascista con preoccupazione.
I marxisti-leninisti catanesi hanno fatto girare sui social l'articolo “Il fascista ddl sicurezza non deve passare. Il PMLI e Il Bolscevico , hanno aderito all'appello 'Fermiamo insieme il ddl 1660'”, dove si denuncia che si tratta una legge di regime neofascista chiaramente classista rivolta ai proletari, agli studenti e a chi lotta per diritti sociali e civili, un provvedimento liberticida e fascista senza precedenti dai tempi della legislazione emergenziale "antiterrorismo" degli anni '70-'80.
Compagni della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI diffondevano il volantino con alcuni articoli de Il Bolscevico: "La via maestra è il socialismo e il potere politico del proletariato. Abbandonare le illusioni costituzionali, riformiste, elettorali, parlamentari governative, pacifiste e legalitarie. Affossare la controriforma piduista e neofascista del premierato e l'autonomia regionale differenziata. Abbattere il governo neofascista Meloni”.
Tanti i dialoghi con giovani e meno giovani sulla linea politica del PMLI. I compagni portavano la rossa bandiera del Partito e il manifesto "Affossare il decreto fascista sicurezza, buttiamo giù il governo neofascista Meloni”, molto ripresi e fotografati. I nostri compagni hanno così affermato tra le masse la posizione di classe contro il governo neofascista Meloni.
Il compagno Sesto Schembri è apparso in una foto in primo piano su “Catania Today”, a cui ha dichiarato: “Lotto contro chi attenta alla libertà da quando ero adolescente. Assurdo che ci si voglia impedire di manifestare. Questa è una norma pericolosa che minaccia i principi fondamentali della nostra democrazia e per questo è giusto manifestare contro”.

2 ottobre 2024