Il 7 ottobre un evento storico
Un contributo straordinario alle guerre di liberazione nazionale
Del vicedirettore de ”Il Bolscevico “
Il 7 ottobre 2024 è stato il primo anniversario del diluvio di Al-Aqsa, allorché Hamas scatenò la tempesta contro Israele sionista e neonazista per la liberazione della Palestina. Un’operazione senza precedenti, 50 anni esatti dopo quello del Kippur, allorché furono gli eserciti egiziano e siriano a far tremare lo Stato di Israele.
Un evento storico. Un contributo straordinario alle guerre di liberazione nazionale. Sì perché il 7 ottobre 2023, con lo sfondamento della barriera di contenimento che isola la striscia di Gaza da Israele, mentre dal cielo si riversava una pioggia di almeno 5.000 razzi verso il sud e il centro del Paese ebraico, ha di fatto segnato una nuova fase nella lotta della Resistenza palestinese contro il sionismo israeliano, terrorizzando non solo lo Stato genocida di Israele, ma anche l’imperialismo occidentale. Noi marxisti-leninisti gli rendiamo omaggio senza se e senza ma, come abbiamo fatto dall’inizio con l’appoggio incondizionato espresso dalle pagine de “Il Bolscevico”, nelle piazze con i nostri cartelli e volantini portati da militanti e simpatizzanti in tutta Italia.
Con il 7 ottobre Israele e l’imperialismo occidentale hanno ricevuto una dura lezione. Questo evento scatenato dalla Resistenza palestinese ha dimostrato la possibilità di sconfiggere gli Stati oppressori imperialisti anche con delle forze più deboli, purché unite e organizzate, e potendo contare sull’appoggio del popolo. Proprio come affermò Mao in un comizio del 20 maggio 1970 tenutosi a Pechino: “Un paese debole può vincere un paese forte, e un piccolo paese può vincere un grande paese. Se il popolo di un piccolo paese osa sollevarsi per la lotta, osa impugnare le armi e prende nelle mani il destino del proprio paese, sarà certamente in grado di conquistare la vittoria sull’aggressione da parte di un grande paese
”.
In quasi un anno di guerra in un’area così piccola, il militarmente possente Stato israeliano non è riuscito nemmeno a raggiungere i prigionieri di guerra detenuti dalle Forze di resistenza palestinesi, e tanto meno a ottenere la vittoria. È stato capace di portare immani morti e distruzioni, di macchiarsi di indelebili crimini contro l’umanità, di assassinare i leader della Resistenza palestinese e libanese violando impunemente il territorio di altri Stati sovrani, Iran, Siria e Libano, in spregio assoluto del diritto internazionale ormai ridotto a brandelli. Il suo capo attuale, Benjamin Netanyahu, è un nuovo Hitler, e dovrebbe essere incriminato e condannato dalla Corte di giustizia internazionale come criminale di guerra.
Lo Stato genocida di Israele è l’incarnazione dell’aggressione imperialista e del colonialismo. “Se Israele non esistesse, - ha affermato senza tanti rigiri di parole il presidente USA Joe Biden - gli Stati Uniti dovrebbero inventare un Israele. Israele è la più grande potenza che gli Stati Uniti hanno in Medio Oriente per proteggere i propri interessi nella regione. Immagina il mondo in questa situazione senza Israele. Quante navi da guerra ci sarebbero nel Mediterraneo? Quante truppe verrebbero schierate in Medio Oriente?”.
Identificare la Resistenza palestinese con Hamas, restringere la Resistenza e presentarla come un “conflitto con gli islamisti” è il tentativo degli imperialisti e dei loro lacchè di legittimare pubblicamente i genocidi israeliani. La realtà è che Hamas e altre forze islamiche della Resistenza hanno guadagnato la stima e la simpatia del popolo palestinese rispetto a coloro, come l’attuale direzione dell’OLP di Abu Mazen, che hanno costantemente fatto concessioni all’espansionismo israeliano e agli imperialisti perdendo credibilità. Coloro che rifiutano la legittimità della lotta delle forze resistenti palestinesi contro l’occupazione e per l’indipendenza nazionale sulla base della natura di Hamas sono i sostenitori dell’imperialismo che legittimano l’occupazione del sionismo israeliano e giustificano l’occupazione e l’aggressione degli alleati imperialisti e reazionari, in particolare l’imperialismo statunitense.
Che ci piaccia o no attualmente Hamas e altre organizzazioni di orientamento islamico svolgono un ruolo fondamentale nella Resistenza palestinese, sono i più risoluti nello spingere verso un governo di unità nazionale con tutte le altre forze, comprese quelle che si richiamano al marxismo-leninismo come l’FPLP e che si battono contro l’ingiustizia della schiavitù, della sottomissione e dell’oppressione della Palestina da parte di Israele. Questa lotta non ha un carattere islamista, ma ha un contenuto che mira a liberare la Palestina dal giogo sionista e imperialista. In questo contesto, la lotta del popolo palestinese è in ogni senso una lotta di liberazione nazionale. E come hanno sottolineato Lenin, Stalin e Mao, le guerre civili proletarie contro la borghesia e le guerre rivoluzionarie nazionali dei popoli oppressi contro l’imperialismo sono guerre giuste, inevitabili e rivoluzionarie.
Viva la Resistenza palestinese!
Onore ai martiri di Gaza, di Cisgiordania, della battaglia del diluvio di Al-Aqsa!
Fermiamo il genocidio!
Governo neofascista Meloni rompi le relazioni diplomatiche e non vendere più armi a Israele nazisionista!
Palestina libera!
Uno Stato due popoli!
16 ottobre 2024