Atto repressivo del regime neofascista meloniano durante il mercato di Desio (Milano)
Solidarietà militante del Comitato lombardo del PMLI a Marco Borrella
430 euro di sanzione per essersi rifiutato di rimuovere lo striscione “Stop bombing Gaza, stop genocide” dal proprio banco di vendita di miele

Dal corrispondente del Comitato lombardo del PMLI
Il Comitato lombardo del PMLI esprime la sua militante solidarietà antifascista, antisionista e antimperialista a Marco Borrella per il gravissimo atto repressivo al mercato di Desio (Milano) inflittogli lunedì 14 ottobre dalle “forze dell’ordine” del regime neofascista governato dalla ducessa Meloni, complice dei crimini dei nazisionisti in Palestina e in Libano. Pubblichiamo volentieri qui di seguito la trascrizione del suo audio di denuncia.
 
Care amiche e cari amici, ciao a tutti e a tutte.
Vi mando questo messaggio perché ci tengo a condividere con voi quello che mi è successo questa mattina, un episodio che reputo molto grave.
Come sapete oltre ad essere un educatore, da qualche anno faccio anche l'apicoltore e questa mattina ero a fare il mercato con il mio banchetto del miele. Io sul mio banco, da un paio di mesi, tengo uno striscione con la scritta “Stop bombing Gaza, stop genocide”, quindi basta bombe su Gaza e basta genocidio.
Questo striscione evidentemente ha destato l'attenzione di qualcuno a cui non era gradito e sono stati chiamati i carabinieri; sono arrivati sul posto i carabinieri che mi hanno chiesto di rimuoverlo perché altrimenti avrebbero dovuto procedere con verbale, una denuncia nei miei confronti dicendo che “stavo facendo una propaganda politica non autorizzata”. Io mi sono rifiutato di rimuovere il mio messaggio, che è sostanzialmente un messaggio di pace, non offende nessuno, non viola i diritti di nessuno e, soprattutto, non istiga all'odio razziale, di genere, religioso, etnico, culturale, nessun tipo di odio viene veicolato dal mio messaggio. Semplicemente chiedo che venga posta fine a un genocidio.
Al mio rifiuto, di fatto, i due carabinieri presenti hanno chiamato un loro collega di grado superiore e, quando questo è arrivato al mercato, mi è stato fatto un verbale con una sanzione di 430 euro.
Ora io vi chiedo di diffondere questo messaggio perché credo che il significato politico di quello che è successo sia molto grande e credo che quello che è successo sia molto grave, perché è una repressione del dissenso ed è un modo per mettere in silenzio chi chiede la fine di questa guerra oscena e disumana.
Non mi è possibile separare la giustizia ambientale che voglio per le api, e per la nostra terra, da quella che è la giustizia sociale, anzi non ci può essere l'una senza l'altra, per questo motivo io sono convinto che il mio striscione non dovesse essere rimosso e anzi quando le persone si fermano a parlare è già un primo passo perché noi abbiamo bisogno che di questo massacro indiscriminato se ne parli, è la prima cosa, perché fino ad ora quello che viviamo è il silenzio e l'indifferenza.
Con questo vi ringrazio, se potrete diffondere questo messaggio, vi mando un abbraccio per chi è insieme a me una buona continuazione di questa lotta per i diritti. A tutti buona giornata, ciao!

16 ottobre 2024