Denuncia del Consiglio d'Europa
“Polizia italiana razzista”
Mattarella e Meloni difendono la polizia razzista
L'Ecri la Commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa lancia l'allarme sulla polizia italiana, nel report di uno studio della commissione pubblicato il 22 ottobre scorso il dito è puntato sulle autorità che durante i controlli “profilerebbero razzialmente”, ossia in base all'origine etnica, in particolare "la comunità Rom" e le "persone di origine africana".
Un atteggiamento denunciato dalla delegazione dell'Ecri, venuta a conoscenza del problema attraverso "molte testimonianze". Un problema della cui entità le “forze dell'ordine” italiane non sembrerebbero nemmeno essere "consapevoli".
La profilazione razziale, sottolinea l'Ecri, "ha effetti notevolmente negativi", perché genera un senso di "umiliazione ed ingiustizia" per i gruppi coinvolti, provocando "stigmatizzazione e alienazione". È inoltre "dannosa per la sicurezza generale", in quanto "diminuisce" la fiducia nella polizia e contribuisce alla tendenza a non denunciare i reati. Per la commissione le autorità dovrebbero sottoporre le pratiche di fermo della Polizia ad un esame indipendente. L'esame dovrebbe essere condotto con la partecipazione attiva delle organizzazioni della società civile e dei rappresentanti dei gruppi potenzialmente esposti alle pratiche di profilazione razziale".
Dovrebbero essere sensibilizzati i funzionari delle forze dell'ordine sulle pratiche che possono potenzialmente condurre alla profilazione razziale, con effetti nocivi sulla fiducia dei cittadini nella polizia, nonché per identificare modelli indicativi di razzismo istituzionale all'interno delle forze dell'ordine, "in particolare nei confronti dei Rom e delle persone di colore o di origine africana".
La Commissione punta poi il dito contro le sparate razziste di alcuni politici, a cominciare da Matteo Salvini che nel 2018 si espresse pubblicamente in termini razzisti nei confronti dei Rom, così come contro i Rom si espresse il consigliere di quartiere della Lega Alessio Di Giulio, di Firenze, che ha pubblicato un video online con una donna Rom, con la didascalia che incoraggiava gli elettori a votare per il suo partito “per non vederla mai più”.
L'Ecri accusa anche il generale Vannacci per le opinioni espresse nel suo libercolo "Il mondo al contrario" nel quale ha scritto che i gay “non sono normali” e ha indicato che l'accettazione delle persone Lgbti è il risultato di complotti da parte della “lobby gay internazionale”.
Il generale, ricorda l'Ecri, "ha anche attaccato gli italiani di colore, affermando che le persone non sono nate tutte uguali e che gli immigrati saranno sempre diversi. Ha fatto l'esempio di una campionessa di pallavolo italiana di colore, Paola Egonu, affermando che “è italiana di cittadinanza, ma è chiaro che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità”. A seguito di queste affermazioni, “l'autore è stato rimosso dalle sue posizioni di comando e di gestione nell'Esercito".
L'Italia, questo quindi l'invito, deve "combattere l’incitamento all’odio da parte di personaggi pubblici", dice la commissione del Consiglio d'Europa che chiede di istituire un organismo per l’uguaglianza "pienamente indipendente" ed "efficace", nonché di rafforzare l’Ufficio nazionale contro la discriminazione razziale, come organo di coordinamento ufficiale a pieno titolo. In particolare le persone Lgbti "continuano a subire pregiudizi e discriminazioni nella vita di tutti i giorni". Inoltre, la procedura per il riconoscimento legale del genere continua ad essere "complicata, lunga ed eccessivamente medicalizzata". L’Italia, secondo l'Ecri, dovrebbe adottare un piano d’azione nazionale contro il razzismo, organizzare una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere l’uguaglianza, la diversità, il dialogo interculturale e interreligioso.
I massimi vertici del regime neofascista venuti a conoscenza del report hanno fatto quadrato attorno alle "forze dell'ordine" a cominciare da Mattarella che si è detto "stupito" dal contenuto del rapporto. La Meloni parla di "ingiurie" contro gli agenti in divisa mentre Salvini ha affermato: "Sentirsi dire che le forze dell'ordine sono razziste ti girano le scatole, siamo sempre con le divise, se a questi signori piacciono i rom e clandestini se li portino a Strasburgo".
Quanto denunciato dal Report invece è giusto e non fa che prendere atto e respingere il razzismo, le discriminazioni, le profilazioni e quant'altro è diventato purtroppo pratica quotidiana tra le "forze dell'ordine".
Una politica antirazzista conseguente passa dalla lotta per buttare giù da sinistra e dalla piazza il nero e razzista governo Meloni che ha rimesso la camicia nera all'Italia.
30 ottobre 2024