Esemplare iniziativa della Cellula “Mao” di Milano
Celebrato il 107° Anniversario della Rivoluzione d'Ottobre studiando il Documento del CC del PMLI per il Centenario

Dal corrispondente della Cellula “Mao” di Milano
Militanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI si sono riuniti sabato 9 novembre presso la Sede milanese del Partito per celebrare il 107° Anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre con un pomeriggio di studio del Documento del CC del PMLI pubblicato in occasione del Centenario di questo grande e cruciale evento storico, dal titolo: “Viva la Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre. Gloria eterna a Lenin, Stalin e ai marxisti-leninisti russi; è la via che dobbiamo seguire in Italia”.
Lo studio ha innanzitutto permesso di approfondire i motivi dell'attualità dell'Ottobre e del suo carattere universale e internazionale per la conquista del potere politico da parte del proletariato di tutti i Paesi: per la prima volta nella storia dell'umanità, la rivoluzione non vedeva l'avvicendamento di due classi sfruttatrici, ma la presa del potere da parte di una classe sfruttata - il proletariato - che aveva come obiettivo l'abolizione di ogni sfruttamento e delle classi. Ciò ha reso necessario non un semplice avvicendamento di governo o la riforma dell’apparato statale preesistente, bensì lo smantellamento di quest’ultimo (strutturato e finalizzato alla salvaguardia dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo per mezzo della proprietà privata dei mezzi di produzione sociale) e alla sua sostituzione con un nuovo tipo di Stato diretto dal proletariato (strutturato e finalizzato alla salvaguardia dei bisogni e degli interessi materiali e culturali della classe operaia e delle masse lavoratrici e popolari da soddisfare tramite la socializzazione dei grandi mezzi di produzione e la collettivizzazione volontaria della piccola produzione) che privi la borghesia del suo potere non soltanto politico ma anche e soprattutto economico, premessa indispensabile per edificare la società socialista.
L’altro fondamentale insegnamento marxista-leninista universale, dimostrato inconfutabilmente dall’Ottobre, è la necessità - sostenuta sin dal 1903 da Lenin e dai bolscevichi - dell'esistenza del Partito della classe operaia, inteso come reparto d'avanguardia ma legato profondamente alle masse, basato sul centralismo democratico e ancorato al marxismo-leninismo-pensiero di Mao, quale teoria rivoluzionaria aggiornata al giorno d’oggi. Un Partito di quadri, di rivoluzionari di professione, capaci di mobilitare le larghe masse sfruttate e oppresse al maturare della condizione rivoluzionaria, in cui la classe dominante sfruttatrice e il suo apparato statale non possono più governare come prima e la principale classe sfruttata con la maggioranza delle masse oppresse non sono più disposte a vivere come prima.
II PMLI, da 47 anni, marcia sulla via dell'Ottobre, senza mai cadere nel dogmatismo, applicando dialetticamente i suoi immortali insegnamenti alla situazione italiana. Il vero socialismo, quello scaturito dalla Rivoluzione d'Ottobre, in Italia è sostenuto e propagandato solo dal PMLI che ne ha elaborato un disegno generale - adatto alla situazione del nostro Paese, approvato dal 3° Congresso nazionale svoltosi nel dicembre 1985 - del quale il Documento riporta i più significativi estratti.
II Partito ha ancora un corpo piccolo (ma la testa è già grande), ecco perché l'obiettivo strategico a medio termine da raggiungere è l'acquisizione di un corpo da Gigante Rosso, condizione indispensabile per far acquisire alla classe operaia italiana la coscienza di essere classe per sé (e non solo in sé) e condurla verso il socialismo, superando uno dopo l'altro tutti gli ostacoli che si frappongono a questo inevitabile evento: la conquista della dittatura del proletariato. D'altra parte il socialismo è l'unica alternativa al capitalismo, ha già dimostrato ampiamente di essere superiore al capitalismo e, peraltro, al proletariato il potere politico spetta di diritto, producendo esso stesso l'intera ricchezza del Paese. La restaurazione del capitalismo nell'URSS nel 1956 e dopo la morte di Mao in Cina dunque, confermano e non smentiscono la via dell'Ottobre.
Il compagno Angelo Urgo, Segretario della Cellula e del Comitato lombardo del PMLI, ha aggiunto che così come nella Russia di allora l’abbattimento del regime zarista fu la premessa necessaria per passare dalla rivoluzione democratica borghese di febbraio a quella socialista d’Ottobre, così oggi in Italia l’abbattimento del regime neofascista di stampo piduista, a cominciare del suo attuale governo oggi presieduto dalla ducessa Meloni, è la premessa per la presa rivoluzionaria del potere politico da parte del proletariato per mezzo del quale si potrà avere l’Italia unita, rossa e socialista!
L’iniziativa si è conclusa con la soddisfazione politica dei partecipanti che grazie a questo importante Documento hanno rafforzato la motivata convinzione che la via dell'Ottobre è ancora aperta, che l'esempio della Grande Rivoluzione Socialista Sovietica non si è spento e che il valore del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e dell’autentico socialismo resta intatto. Un nuovo mondo ci attende, lottiamo per conquistarlo!
Impariamo da Lenin, da Stalin e dai bolscevichi russi!
Impariamo da Mao che, impugnando le due spade di Lenin e di Stalin, difese la via universale dell’Ottobre dalle deviazioni riformiste del revisionismo moderno!
Buttiamo giù il governo neofascista Meloni!
Avanti con forza e fiducia sulla via dell’Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Al servizio del Partito!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

13 novembre 2024