Importantissimo comunicato dell'Associazione giuristi democratici
“Uniamoci per combattere sul piano sociale, giuridico e costituzionale le politiche autoritarie, repressive e fasciste del governo Meloni”
Pubblichiamo il testo integrale dell'importantissimo comunicato finale approvato dall'assemblea generale dell'Associazione giuristi democratici contro il ddl Sicurezza tenutasi a Torino il 9 e 10 novembre 2024
All'indomani della rielezione di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti d’America, appare ormai evidente che la distinzione tra democrazie liberali e illiberali, tra sistemi democratici pluralisti e autocrazie risulta superata. Gli spazi di agibilità del conflitto sociale, essenza di ogni sistema politico che si voglia considerare veramente democratico, sono ormai sempre più assottigliati e incominciano a emergere modalità esplicite di repressione e criminalizzazione del dissenso, oltre che di ogni manifestazione di opposizione politica e sociale.
Il nostro Paese, in questo quadro, si è dimostrato essere ancora una volta un laboratorio di nuove pratiche giuridiche e politiche a-democratiche —un modello in Europa insieme all'Ungheria di Orban—, tese apertamente all'esautoramento delle istituzioni di garanzia e dei principi che reggono il nostro sistema di democrazia costituzionale, anzitutto l'inviolabilità dei diritti fondamentali da parte della maggioranza politica e la separazione dei poteri. A fronte di un ritorno mediatico delle narrazioni sicuritarie, improntate all'esaltazione di slogan reazionari come "legalità e ordine pubblico", assistiamo in questa congiuntura politica allo smantellamento della democrazia così come l'abbiamo conosciuta sino ad oggi, a partire dalla messa in discussione delle sue radici antifasciste.
L'ultimo ed ennesimo provvedimento sulla "sicurezza" del Governo, il DDL Piantedosi-Nordio-Crosetto, insieme alle proposte di riforme istituzionali approvate o in discussione alla Camera e al Senato —premierato, autonomia differenziata, separazione delle carriere e sorteggio del CSM— dimostrano la visione reazionaria che l'attuale Esecutivo vorrebbe realizzare per sfigurare il volto della nostra democrazia. A questo progetto eversivo si affianca il ritorno a politiche pan-penalistiche che, a partire dai Decreti "Rave party" e "Caivano", stanno aumentando esponenzialmente il numero di detenuti nelle carceri, anche minorili, arrivando in pochissimi mesi a toccare livelli di sovraffollamento pari a quelli che in passato hanno portato alla condanna del nostro Paese da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo.
Come Giuristi Democratici siamo profondamente preoccupati della deriva neo-fascista che sta investendo non solo le istituzioni repubblicane, ma l'intera società, alla luce del clima d’odio, intolleranza e razzismo che si respira nel Paese, sintomo di un malessere sociale e di una guerra tra poveri che è conseguenza diretta delle politiche di austerity neo-liberista che il Governo sta mettendo in campo per distruggere ciò che resta del Welfare, a partire dalla privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e dell'istruzione. Denunciamo quindi il clima di intimidazione e repressione venutosi a creare nei confronti di tutte le forme di opposizione sociale, sindacale e politica che manifestano il loro dissenso nei confronti delle leggi eversive dell'Esecutivo in carica. Le guerre in corso, inoltre, aggravano pericolosamente la crisi economica, politica, ecologica e sociale in cui ci ha collocato l'egemonia di un profitto incontrollato e per tale motivo dobbiamo concorrere a costruire un sempre più grande impegno di massa per la pace e per il disarmo, recuperando, così, un diritto internazionale evanescente.
In questo senso, confermiamo il nostro impegno fattivo al fianco di chi rifiuta, obietta e diserta, che ci ha visti impegnati anche come osservatori ai processi nei confronti dei pacifisti, privati della libertà personale per essersi opposti a ogni forma di violenza.
Pertanto, oltre a sostenere lo stop all'invio delle armi a Israele e all'Ucraina, chiediamo una tregua immediata in entrambi i teatri di guerra e la convocazione di una Conferenza Internazionale per la Pace e la Sicurezza tra le Nazioni.
In conclusione, come Giuristi Democratici sentiamo la necessità, in questo momento così difficile per il futuro della democrazia italiana, di rivolgere un appello all'unità e alla mobilitazione a tutte le forze sociali, sindacali e politiche, a tutti i soggetti di movimento e alla società civile, al fine di combattere sul piano sociale, giuridico e costituzionale le politiche autoritarie, repressive e fasciste del Governo Meloni.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI
Torino, 9/10 novembre 2024