Una denuncia dell'Unicef
Nel solo mese di ottobre almeno 64 attacchi contro le scuole a Gaza
Le scuole trasformate in rifugi sono la prima linea di guerra dei soldati di Tel Aviv
Solo nel mese di ottobre sono stati registrati 64 attacchi contro le scuole, la metà nel nord della Striscia, nell'area che i sionisti vorrebbero occupare definitivamente; il 95% di tutte le scuole della Striscia di Gaza ha subito danni nell’ultimo anno di guerra. Sono questi i due passaggi evidenziati nel rapporto presentato l'11 novembre dall'agenzia dell'Onu Unicef.
Almeno 64 attacchi contro le scuole a ottobre vuol dire quasi due al giorno e almeno 128 palestinesi sono rimaste uccise negli attacchi, molte delle quali bambini. Questi attacchi alle scuole che servono in gran parte come rifugi per i bambini e le famiglie sfollate portano il numero complessivo a 226 attacchi di questo tipo da più di un anno. Non un evento casuale ma una precisa espressione della volontà dei nazisionisti di colpire i profughi financo in strutture che dovrebbero essere bersaglio, al pari degli ospedali.
“Le scuole non dovrebbero mai essere in prima linea nella guerra e i bambini non dovrebbero mai essere attaccati indiscriminatamente mentre cercano un riparo”, sosteneva il Direttore esecutivo dell’UNICEF, Catherine Russell nel presentare il rapporto. “Gli orrori a cui stiamo assistendo a Gaza stanno creando un oscuro precedente per l’umanità, in cui i bambini vengono colpiti da bombe in numero record mentre cercano sicurezza all’interno delle aule scolastiche. Traumi e perdite sono diventati la loro norma quotidiana”. Soprattutto nel nord di Gaza dove i nuovi intensi bombardamenti del mese di ottobre, lo sfollamento di massa e la mancanza di aiuti sufficienti stanno creando una situazione insostenibile per i bambini e la pooplazione. Oltre al riparo, alcune scuole forniscono anche punti di cura per la malnutrizione a chi ne ha bisogno.
Secondo il diritto internazionale umanitario, le scuole sono spazi protetti, ribadiva l'Unicef. Tuttavia, dall’inizio delle ostilità nell’ottobre 2023, più del 95% delle scuole di Gaza sono state parzialmente o completamente distrutte. Almeno l’87% richiederà una ricostruzione significativa prima di poter tornare a funzionare. Nel frattempo, almeno 658.000 bambini in età scolare a Gaza sono stati scollegati da tutte le attività formali di apprendimento, gettando un’ombra di incertezza sul loro futuro; le loro vite sono state travolte da problemi di salute mentale, nonché da un aumento del rischio di lavoro minorile e di matrimonio infantile.
L’Unicef ribadiva l’invito a tutte le parti a porre fine alle gravi violazioni contro i bambini e a porre fine agli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili in linea con il diritto internazionale; ribadiva inoltre il suo appello per un cessate il fuoco immediato e per la protezione di tutti i bambini e delle infrastrutture civili a Gaza. Una opzione non contenuta nei progetti annessionistici degli occupanti nazisionisti nella Striscia dove tra l'altro il 70% delle vittime sono bambini e donne, secondo un rapporto dell'8 novembre dall'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, con una dato indica "una violazione sistematica dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale”.
20 novembre 2024