Seconda assemblea pubblica dell'azionariato popolare convocata dal Collettivo di Fabbrica ex Gkn
Oltre mille partecipanti all'assemblea ex Gkn a Firenze
Bilancio di tre anni di lotta e rilancio del piano industriale elaborato dai lavoratori
“La lotta va avanti”
Il 17 novembre circa mille persone: operai, azionisti e solidali, hanno preso parte in piazza Poggi a Firenze alla seconda assemblea pubblica dell'azionariato popolare convocata dal Collettivo di Fabbrica dell'ex Gkn.
Un appuntamento per fare il bilancio di tre anni di lotta contro i licenziamenti, rilanciare la battaglia per la nascita di un consorzio industriale e dare gambe al progetto di riconversione ecologica della fabbrica.
“Abbiamo un piano industriale ecologico, basta con lo stillicidio dei licenziamenti”, ha rivendicato uno dei membri del Collettivo in apertura del dibattito confermando fra l'altro che la volontà di tutta l'Assemblea è che “la lotta va avanti... Non ci lasciamo piegare dal logoramento, nonostante questo sia una realtà concreta, fatta di mancanza di reddito e immobilismo”.
Il dibattito è poi proseguito anche nel pomeriggio con vari interventi che hanno ripercorso le tappe salienti di questi tre anni di lotta e con le varie associazioni e realtà solidali che hanno ribadito sostegno e solidarietà ai lavoratori stringendosi ancora una volta attorno al Collettivo di fabbrica.
“Ci prepariamo a resistere all'inverno - ha concluso l'assemblea - Chiediamo la nascita di un consorzio industriale, per dare gambe al progetto di riconversione ecologica della fabbrica... I prossimi mesi sono di resistenza, prima di tutto mutualistica - hanno detto gli operai - considerando che siamo da 11 mesi senza stipendio né ammortizzatore, con il paradosso che abbiamo un piano industriale senza fabbrica e una fabbrica senza piano industriale”. Pertanto chiediamo alle istituzioni “atti concreti, a partire dallo stipendio a cui abbiamo diritto, come ribadito da diverse sentenze. La legge regionale è finalmente in discussione, ora occorre lavorare pancia a terra sul consorzio industriale, per dare un futuro a un progetto che interessa a un'intera comunità”.
Mentre in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Collettivo di Fabbrica fra l'altro si legge: “In Piazza Poggi c’è stato un tutto: non è stata solo una assemblea, non è stata solo una comunità che si ritrova, non è stato solo uno spettacolo, non è stata solo narrazione, non è stato solo un concerto. E’ stato tutto questo. Un ibrido complesso perché complessa è la situazione. E al contempo la situazione è assolutamente semplice.
Lo stabilimento ex Gkn è ufficialmente in mano a dei soggetti immobiliari. Qf non è più ufficialmente il soggetto reindustrializzatore. La vendita dello stabilimento è potenzialmente un metodo per depauperare la ex Gkn e evitare il pagamento degli stipendi...
Noi, metalmeccanici a tempo indeterminato non licenziati, siamo senza stipendio da 11 mesi. … Su quello stabilimento, su quella fabbrica, aleggiano avvoltoi e logiche poco chiare. Senza un intervento chiaro, da parte di soggetti pubblici, con strumenti pubblici, quelle logiche non verranno rotte.
Il nostro piano industriale ogni giorno entra in un livello di dettaglio maggiore... I dipendenti hanno un piano industriale (preventivi delle linee produttive, delle materie prime, linee di finanziamento), la proprietà no. La proprietà lascia i dipendenti senza stipendio. Non c’è altro da dire.
La legge sui consorzi pubblici è oggi proposta della maggioranza del Consiglio regionale. Il tabù dell’intervento pubblico è rotto. Senza intervento pubblico, non c’è lotta alle delocalizzazioni, né conversione ecologica. Ma l’intervento pubblico deve dimostrare di essere efficace nella sostanza, non sulla carta. La legge va fatta subito e un secondo dopo deve partire la formazione del Consorzio”.
20 novembre 2024