Genova
Da tutta la Liguria 25 mila in corteo. Alta l'adesione allo sciopero, con punte dell'80% sia nel Porto che in varie realtà. Molte scuole chiuse. Al corteo anche i sindacati di base (Cub) anche se con posizione conflittuale rispetto ai confederali
Dal corrispondente di Genova de “Il Bolscevico”
Questo sciopero generale sarà pure tardivo, perché la manovra economica del governo è, se non in minima parte, in pratica immutabile, ma non poteva essere procrastinato oltre; era necessaria una risposta e quella la poteva dare solo la piazza. Se non altro lo sciopero generale è servito per saggiare la reazione delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati e per fare venire al pettine alcuni nodi, in ogni modo, già conosciuti e che andrebbero dal proletariato affrontati e risolti. Il nodo più evidente è lo smarcamento della Cisl. A sentire questi ultimi la manovra finanziaria ed economica del governo è positiva, perché soddisfa le loro richieste e lo sciopero, di conseguenza, va contro il mondo del lavoro. Fosse vero, verrebbe da obiettare a costoro, ci sarebbe da capire perché allora il governo con in testa il ministro dei Trasporti e manovratore dei treni sempre in orario, Matteo Salvini, inveiva e inveisce contro lo sciopero generale. E perché, sempre lo stesso Salvini, rivendicava il diritto di precettare, a priori, i lavoratori dei trasporti.
In ogni modo, seppur la piattaforma rivendicativa sindacale sia davvero debole, poiché non affronta la contraddizione principale che è affossare, e non modificare, la manovra economica e buttare giù il governo neofascista Meloni, resta un dato inoppugnabile; la grande e combattiva partecipazione dimostrata in tutte le piazze coinvolte dalle manifestazioni.
La manifestazione regionale indetta e confluita a Genova da varie realtà ha visto circa 25 mila partecipanti (dati Cgil Uil). Al corteo hanno aderito anche i Sindacati di Base (CUB), ma con una posizione critica, rispetto alle sigle confederali che vengono definiti sindacati concertativi. Il corteo è stato aperto da uno striscione unitario Cgil-Uil: “Sciopero Generale in Liguria contro la manovra finanziaria”. La manifestazione è partita da piazza Acquaverde, slargo vicino alla stazione ferroviaria di Genova Principe, e dopo aver percorso, con un lungo serpentone, le vie del centro cittadino è giunta in piazza Matteotti, dove, tra gli altri, ha preso la parola la segretaria generale della Funzione Pubblica, Serena Sorrentino e il sub-commissario della Uil Liguria, Luca Cerusa. Alte le adesioni allo sciopero. Punte oltre l’80%. Sia nel Porto, sia in aziende locali, e pure nel mondo della scuola in cui vari plessi scolastici sono rimasti chiusi. Insomma, un segnale che deve essere ascoltato dal governo, ma pure dai sindacati e da quei partiti che definendosi di opposizione al governo neofascista meloniano, si trasformano troppo spesso in autentici zerbini della borghesia.
Può essere un inizio. Ma perché sia un buon inizio occorre la partecipazione e l’intervento di tutte le organizzazioni anticapitaliste, e anche di quelle critiche nei confronti dei sindacati confederali che sovente si auto-escludono. E perché sia davvero un buon inizio serve ancor di più che tutte quelle organizzazioni anticapitaliste si pongano l’obbiettivo primario di divenire trainanti fra il proletariato e, come primo passo, chiudere la partita con il governo neofascista della ducessa Meloni.
4 dicembre 2024