Dal “Salva Milano” a un generalizzato salva abusi edilizi
Asse tra PD e governo per condonare gli scempi ambientali
 
Lo scorso 21 novembre è stato approvato alla Camera - con i voti della maggioranza, del Pd, di Azione, di +Europa e di Italia Viva, ma con l’opposizione del M5S e di Avs – il disegno di legge n. 1987 denominato “SalvaMilano”, che di fatto è uno dei peggiori condoni di illeciti edilizi, urbanistici, paesaggistici e ambientali della storia dell'intera Repubblica.
Il disegno di legge, sotto le mentite spoglie di legge di interpretazione autentica, contiene un solo articolo il quale stabilisce che le regole urbanistiche seguite a Milano sono legittime, nonostante la Procura della Repubblica del capoluogo lombardo abbia da anni aperto almeno una ventina di indagini contestando ad almeno cinquanta tra costruttori, progettisti e dirigenti del Comune che hanno firmato permessi ritenuti illegittimi reati in campo urbanistico, edilizio, ambientale e paesaggistico: infatti i magistrati milanesi hanno già accertato che nuove costruzioni sono state illegalmente fatte passare per ristrutturazioni e che grandi operazioni edilizie sono state realizzate con una semplice autocertificazione del costruttore – la Scia - mentre per legge sarebbe necessario un piano attuativo, che ricalcoli e addebiti ai costruttori i servizi quali il verde, i parcheggi e le scuole che sono indispensabili per l’arrivo in tali aree di molte centinaia di nuovi abitanti.
Questa disinvolta speculazione urbanistica nel segno della più assoluta illegalità - che è iniziata già prima dell'Esposizione Universale Milano 2015 in vista di quest'ultima dalla giunta di “centro-sinistra” retta dal sindaco Giuliano Pisapia che ha retto Milano dal 2011 al 2016 ma che è proseguita con maggior vigore anche successivamente dalle giunte di “centro-sinistra” rette a partire dal 2016 fino ad oggi da Giuseppe Sala - ha attirato enormi capitali a Milano, ma secondo i dati dell'Ispra ha anche aumentato il consumo di suolo e, secondo i dati dell'Esa e dell'Arpa, l’inquinamento consegnando il capoluogo lombardo alla rendita e accrescendo il costo della vita non soltanto nel capoluogo lombardo ma in tutti i Comuni della Città metropolitana di Milano.
A seguito delle numerose indagini giudiziarie che hanno colpito il settore edilizio milanese, Sala e la sua giunta hanno ripetutamente fatto pressioni sul parlamento affinché ci fosse un intervento legislativo che mettesse ordine, secondo Sala, a norme contraddittorie e confuse, con la conseguente necessità di un'interpretazione autentica da parte di una legge, che altro non è che il disegno di legge in discussione. Si sono uniti a Sala l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, i costruttori, i consulenti dei costruttori come Ada Lucia De Cesaris, che è ex assessore all’Urbanistica di Pisapia, la presidente dei costruttori milanesi, Regina De Albertis, il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
Ciononostante in più occasioni il Giudice per le indagini preliminari e il Tribunale del riesame del capoluogo lombardo hanno messo in rilievo concordemente che non c’è alcuna contraddizione tra le norme, che esse sono chiare e che non hanno bisogno di alcuna interpretazione autentica: semmai tali magistrati hanno messo in evidenza – citando decine di sentenze della Cassazione, del Consiglio di Stato e della Corte costituzionale – che costruttori disonesti hanno deliberatamente violato, in combutta con tecnici e funzionari comunali disinvolti, la normativa.
Grazie a questo provvedimento costruttori e proprietari di immobili potranno sanare con sanzioni molto ridotte numerose tipologie di abusi commessi, anche in aree protette, mentre verranno allargati o addirittura aboliti tutta una serie di vincoli edilizi attualmente in vigore, dai cambiamenti della destinazione d'uso alle tolleranze nelle difformità costruttive in corso d'opera, dall'aumento delle cubature e delle superfici alla riduzione delle condizioni di abitabilità, superficie e altezza minime dei locali, dal recupero dei sottotetti e dei seminterrati all'aumento dei tempi concessi per le demolizioni degli abusi non sanabili. Tutto, in base al disegno di legge, avverrà con il silenzio-assenso che renderà la stragrande maggioranza delle richieste di sanatoria approvate automaticamente dopo 45 giorni in caso di mancati rilievi da parte dell'autorità comunale, vista l'impossibilità pratica di quest'ultima di poter esaminare in tempo le pratiche edilizie per la nota mancanza di personale e di mezzi.
Il disegno di legge, inoltre, andando a giustificare condotte illecite da un punto di vista amministrativo che sono comunque integrative di norme penali, avrà riflessi anche sui numerosi procedimenti penali in corso a Milano, rendendo lecite per legge condotte che fino a ieri erano assolutamente illecite, e vanificando così il lavoro della magistratura e consentendo agli indagati per reati edilizi e urbanistici di farla franca.
E non mancano i timori che il disegno di legge in discussione sia soltanto una prova generale di ciò che in futuro potrebbe diventare una sistematica politica di deregolamentazione edilizia su tutto il territorio nazionale
Anche se il disegno di legge dovesse essere approvato dal Senato e diventare così legge, non è affatto detto che possa avere una vita facile, perché già ora si profilano ombre di incostituzionalità, in quanto è evidente che non si tratta di interpretazione autentica di norme urbanistiche bensì di una loro riscrittura che va a danneggiare beni costituzionalmente tutelati, come il paesaggio e l'ambiente urbano con relative ricadute negative sulla qualità della vita, e perché interviene su indagini in corso, con un’evidente intromissione del potere legislativo ai danni del potere giudiziario e all'autonomia di quest'ultimo, come previsto dalla Costituzione.
È comunque un fatto politicamente gravissimo che il maggior partito della “sinistra” borghese in Italia - il Pd – accompagnato da Azione, +Europa e Italia Viva – abbiano aiutato la maggioranza di destra a varare una norma abnorme volta a salvare i cementificatori e speculatori milanesi forti della connivenza della giunta del sedicente progressista Sala, che tanto danno stanno provocando alle masse popolari del capoluogo lombardo a causa della sciagurata politica sua e del suo predecessore, nonché degno compare, Pisapia.

11 dicembre 2024