Soldi e promesse in cambio di voti: costretto alle dimissioni il sindaco di Nola e comune commissariato

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Nola del PMLI
A Nola (Napoli) il teatrino della squallida, affaristica politica borghese, travalica i ristretti confini cittadini per presentarsi amplificata su scala nazionale. Un programma televisivo fa uscire dall'occultamento melmoso, ciò che dai tempi della Democrazia cristiana, del Psi a trazione Craxi, non ha mai smesso di unire come un filo nero il clientelismo di oggi come quello di ieri.
Si sono rivolti al programma le "Iene" una serie di piccoli ambulanti raggirati da consiglieri comunali - tra i quali diversi candidati nelle liste collegate al sindaco di estrazione Pd e magistrato del Tar, Carlo Buonaro.
Dietro promessa di un compenso per ogni voto procurato alla lista summenzionata, ma soprattutto dietro promessa ai denuncianti di non far rimuovere le loro baracche abusive (risto-bar; vendita di cd taroccati), i politicanti borghesi sono venuti meno a tale "impegno". Il motivo? L'arrivo dei denari del PNRR e la conseguente costruzione nella piazza più grande di Nola, dov’erano allocate le suddette baracche, di un non meglio precisato "Parco dei divertimenti" che vedrà chiusa la stessa piazza, con grandi ripercussioni sul traffico cittadino. La costruzione di tale parco ha fatto venir meno le promesse dei consiglieri comunali cosicché le “baracche” sono state abbattute. Per intenderci stiamo parlando di quella piazza dove l'11 settembre del 1944 si consumò l'eccidio di Nola, ossia il primo caso in cui per l'uccisione di un tedesco vennero fucilati 10 italiani, piazza dove sorgeva il campo sportivo di Nola, quando la squadra cittadina di calcio negli anni '90 militava nelle serie superiori.
Lo scandalo ha visto le dimissioni del sindaco, la sospensione dei consiglieri comunali coinvolti e l'ennesimo commissariamento del comune.
È semplicemente vergognoso che a Nola le ultime - e non solo - amministrazioni cittadine terminino con la "tutela di Stato" (borghese e quindi tra le grinfie del capitale e della corruzione ad esso sottesa).
Sono passati i tempi delle promesse da "apriscatola" dei 5 Stelle. Non si può vedere il nuovo dal Psi craxiano che tenta, con una sede a Nola, un rilancio alquanto sospetto: saranno combattuti. Non si può tracciare una linea di discontinuità tra il PD dei democristiani e rinnegati del socialismo e quelli di oggi. Serve una forza radicata come il PMLI che faccia comprendere alle masse l'inganno della politica borghese.
Radicandoci senza fretta, studiando, concentrandoci sulle priorità alzeremo in alto la bandiera del PMLI, per essere seguiti dalla maggioranza delle masse nolane ormai allo stremo da anni di malgoverno statale e cittadino e sta a noi denunciare soprattutto quest'ultimo.

18 dicembre 2024