Per il 145° Anniversario della nascita del grande Grane Maestro del proletariato internazionale
I marxisti-leninisti milanesi studiano il colloquio tra Stalin e lo scrittore keynesiano Wells

Dal corrispondente della Cellula “Mao” di Milano
Sabato 21 dicembre, per celebrare in stile marxista-leninista il 145° Anniversario della nascita di Stalin, militanti e simpatizzanti milanesi del PMLI si sono riuniti nella Sede di Milano del Partito per lo studio del testo del colloquio tra il Grande Maestro del proletariato internazionale e lo scrittore inglese keynesiano Herbert George Wells avutosi a Mosca il 23 luglio 1934.
Conversando con Wells, Stalin ci insegna in modo dialettico a controbattere a quelle affermazioni che, seppur dette in buona fede, esprimono illusioni riformistiche nel credere sia possibile trasformare pacificamente il capitalismo in socialismo senza che i rapporti di produzione strutturali del primo siano aboliti e accontentandosi di proclamare formalmente il secondo solo per alcune riforme sovrastrutturali (come invece Wells crede sia possibile negli USA tramite il New Deal di Franklin Delano Roosevelt). Per Wells l’insurrezione armata è un metodo obsoleto perché, secondo lui, il socialismo è raggiungibile per via legale e costituzionale, Stalin allora lo invita a ragionare sui fatti concreti dimostrando che la rivoluzione violenta è una necessità storica oggettiva - e quindi un obbiettivo strategico ineludibile dei marxisti-leninisti - laddove lo Stato, pur non dichiarandosi tale, è borghese de jure et de facto e perciò ha come scopo la salvaguardia armata del sistema capitalistico che è antagonista alla trasformazione socialista della società. Tale antagonismo permane anche quando lo Stato borghese è costretto ad intervenire economicamente nel capitalismo, non certo per sostituirlo col socialismo, ma bensì per salvarlo quando versa in una delle sue inevitabili crisi fisiologiche di sovrapproduzione e finanziarie.
All’interclassismo di Wells, Stalin contrappone la visione scientifica della società divisa in classi propria del materialismo storico, e nell’esporla dà una semplice ma convincente spiegazione della lotta di classe che intercorre tra le due principali classi sociali della società capitalistica: il proletariato e la borghesia.
Stalin espone anche la duttilità tattica del marxismo-leninismo che riconosce l’utilità delle riforme parziali strappate - al potere politico della classe dominante borghese - dalla lotta di classe del proletariato in lotta, pur senza illudersi che tali riforme costituiscano dei passaggi rivoluzionari. Inoltre Stalin sottolinea che se alcune leggi borghesi possono essere utilizzate nella lotta per avanzare verso la conquista del potere politico del proletariato e del socialismo, allora tali leggi debbono essere senz’altro utilizzate.
Nel contraddittorio con Wells, Stalin confuta anche l'idea che l'intellighenzia culturale e tecnica possa avere un ruolo storico indipendente, dimostrando invece che i suoi membri possono schierarsi tanto con la classe dominante quanto con quella rivoluzionaria, anche se inizialmente a parteggiare con quest’ultima ne sono una minoritaria parte d’avanguardia. Gli intellettuali d’avanguardia sono quindi quelli che servono gli interessi del proletariato aiutandolo nel suo complesso a prendere coscienza da essere classe in sé ad essere classe per sé, acquisendo la propria concezione del mondo di classe e militando politicamente nel proprio Partito rivoluzionario marxista-leninista con l’obbiettivo strategico della conquista del potere politico senza il quale non potrà mai edificare il socialismo.
L’iniziativa si è conclusa con la soddisfazione politica dei partecipanti, consci che stando sulle spalle dei cinque giganti che sono i Grandi Maestri del proletariato internazionale, noi marxisti-leninisti italiani riusciamo a vedere più lontano nel continuare a far crescere il PMLI - radicandolo nella classe operaia e tra le masse sfruttate e oppresse in Italia – affinché abbia non solo una testa ma anche un corpo da Gigante Rosso, proseguendo a lottare con più fiducia e determinazione contro la dittatura capitalista neofascista della borghesia italiana - oggi governata dalla ducessa Meloni - al fine di spazzarla via per realizzare l'Italia unita, rossa e socialista!
Con Stalin per sempre, contro il capitalismo, per il socialismo!
Al servizio del Partito!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

8 gennaio 2025