Firenze in piazza per la Palestina
Slogan e striscioni contro Israele sionista. Suonate e cantate Bella Ciao e Fischia il vento. Grande attenzione intorno al PMLI

Redazione di Firenze
Domenica 12 gennaio le strade di Firenze si sono riempite nuovamente in sostegno alla Resistenza del popolo palestinese in lotta contro l'occupazione sionista. Un appuntamento importante, promosso da “Firenze per la Palestina” e dai Giovani Palestinesi all'indomani di una importante assemblea nazionale della Rete Libere e Liberi di lottare contro il DDL 1660 che si era tenuta presso il CPA Firenze Sud, nella quale il tema del sostegno alla Resistenza palestinese era stato rilanciato più volte da tutte le forze politiche, sindacali e sociali che la compongono, inclusi il PMLI e Il Bolscevico .
Il corteo di circa seicento manifestanti di ogni genere ed età era aperto dallo striscione “Gaza è un genocidio”. Partito da piazza Santa Maria Novella è poi giunto dopo circa tre ore in piazza San Marco. Molte le bandiere palestinesi, delle quali una grandissima, assieme a due del Perù imbracciate dalla comunità peruviana in solidarietà. Presenti alcune sigle della sinistra extraparlamentare, delegazioni della “Casa dei Diritti dei Popoli”, del “No Comando Nato” di Rovezzano, del Collettivo di fabbrica Ex-GKN, che hanno sfilato assieme allo striscione “Sanitari per Gaza”. Ad animare il serpentone ci hanno pensato i “Fiati Sprecati” che, fra l'altro, hanno intonato “Bella Ciao” e “Fischia il Vento”, cantati con entusiasmo dai partecipanti.
Il corteo ha effettuato due soste, la prima in San Lorenzo e la seconda in via Martelli, nelle quali sono stati pronunciati svariati interventi che hanno denunciato lo sterminio sionista, la parzialità dei media e il governo Meloni che continua a collaborare e ad inviare armi al boia Netanyahu. L'intervento finale in piazza san Marco è stato pronunciato dall'Imam di Firenze a nome della comunità palestinese della città del Giglio.
"Abbiamo visto tutti le immagini di Los Angeles, devastata dalle fiamme, bruciata e rasa al suolo - ha detto Sereen Debuch dei Giovani palestinesi di Firenze -. In quei momenti come non pensare a Gaza dove non ci sono solo le fiamme di un incendio, ma le bombe, i missili che radono al suolo interi quartieri, lasciando solo una serie di tende bruciate. Come possiamo tollerare che la nostra indignazione resti selettiva? Dov'è lo sconvolgimento? Dov'è il dolore per un genocidio che si consuma da più di 450 giorni e che in realtà si perpetua da più di 76 anni, come possiamo guardare in faccia la storia e ignorare ciò che sta succedendo?".
Oltre ai più noti “Free Palestine”, “Siamo tutti palestinesi” e “Se non cambierà, Intifada pure qua”, molti slogan hanno preso di mira il console onorario di Israele, il renziano e sionista Marco Carrai, così come la sindaca Funaro ed altri per la loro posizione opportunista e sostanzialmente filo-Israeliana nel conflitto. “Fuori i sionisti da Firenze”, si leggeva infatti in uno striscione ed in alcuni cartelli.
In piazza c’era una Delegazione del PMLI formata da compagni provenienti da Firenze e provincia che hanno portato in piazza le bandiere del Partito e il manifesto con le parole d'ordine sulla questione palestinese, molto fotografato. Tanti gli attestati di stima ai compagni da parti da donne, studenti e da due compagni cinesi che hanno voluto fotografarsi con la bandiera del PMLI che riporta l'effige di Mao. Un giovane, vedendo un nostro compagno affaticato, gli ha chiesto se avesse avuto bisogno di aiuto per portare la bandiera. La partecipazione del nostro Partito è stata registrata nel lancio di cronaca dell’agenzia Ansa e dal sito www.firenzedintorni.it
“Promuoviamo la campagna Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni contro Israele. - avevano scritto i promotori nell'appello di convocazione del corteo -. Poiché lo Stato non ottempera alle prescrizioni della Corte Internazionale di Giustizia, invitiamo i cittadini ad agire in prima persona nel boicottaggio e a esigere che siano rescisse tutte le collaborazioni e i contratti con Israele, da parte delle Imprese delle Università e delle Istituzioni”.
Giovani Palestinesi e Firenze per la Palestina hanno dato un nuovo appuntamento in piazza per il 18 gennaio; contestualmente anche la Rete Liberi e Libere di lottare contro il DDL 1660 ha promosso nello stesso giorno una giornata di mobilitazione nazionale con iniziative contemporanee in diverse città italiane.

15 gennaio 2025