Lo certifica il Rapporto Svimez 2024
Tagli al Mezzogiorno di 5,3 miliardi in tre anni
Taglio di 700 milioni all'università e alla ricerca

La legge di bilancio taglierà al Mezzogiorno 5,3 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Ciò contribuirà al rallentamento di una crescita che, per effetto dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è stata più alta di quella registrata al Nord. Lo dice il rapporto Svimez: sulla legge di bilancio “c’è il rischio di un rallentamento della crescita” ha detto Luca Bianchi, direttore generale di Svimez, nel corso della presentazione del rapporto annuale 2024 dell’associazione fondata da Pasquale Saraceno nel 1946.
Sul taglio delle risorse per il Sud pesa l’eliminazione di “Decontribuzione Sud”, uno sgravio contributivo alle imprese istituito nel 2020 dal governo Conte durante il Covid che ha avuto un certo impatto sulla crescita trainata in particolare dalle costruzioni e dalla spesa in opere pubbliche. Nel 2023 ha interessato più di due milioni di lavoratori.
Il taglio pluriennale complessivo di 5,6 miliardi euro agli enti locali (regioni, province, comuni) porterà a chiudere le scuole primarie di 4 mila comuni con meno di 125 bambini che già oggi sono a rischio. Ciò produrrà l’effetto opposto a quanto il governo annuncia di volere fare per contrastare il “gelo demografico” a tutto danno delle donne.
C'è poi il taglio di 702 milioni di euro in tre anni che colpirà l’università e la ricerca e non solo metterà in ginocchio gli atenei medio-piccoli del Centro-Sud ma aumenterà la fuga dei giovani laureati. In soli 10 anni, si legge nel rapporto Svimez, hanno lasciato il paese quasi 40 mila studenti laureati. E in 200 mila si sono trasferiti nel Centro-Nord. “C’è il rischio di una desertificazione delle università meridionali” denuncia Svimez.
Ci si chiede l’impatto che avrà il taglio di 4,6 miliardi al fondo per la transizione “green” dell’automotive, un’altra decisione del governo in manovra. In prospettiva, ha ricordato Federica Brancaccio dei costruttori Ance intervenuta alla presentazione del Rapporto Svimez, non giovano le incertezze del Pnrr: “Temiamo che dopo la sua fine ci sarà una brusca frenata se non interveniamo subito”.
Poi c'è l'autonomia a differenziata. “Il Nord – ha detto Adriano Giannola presidente Svimez – è relativamente più in crisi del Sud. In prospettiva sarà pesante per entrambi. È da qui che nasce la legge Calderoli che è stata dissezionata dalla Corte costituzionale. La sua logica era quella del prendere tutte le risorse e poi scappare. Si vogliono creare due sistemi destinati a fallire. Bisogna tornare a un progetto unico. E rimettere in moto il Sud per rimettere in moto anche il Nord”.
Insomma il governo Meloni abbandona sempre più a se stesso il nostro martoriato Meridione con la sua politica antipopolare e i tagli,urge costituire un ampio fronte unito per abbattere questo nero governo da sinistra e dalla Piazza prima che possa fare ulteriori danni al nostro martoriato popolo.

15 gennaio 2025